Un paio di settimane fa ho acquisito coscienza di una verità sconcertante: eravamo appena a metà novembre,e già un abete doverosamente addobbato sbrilluccicava nella vetrina del negozio di fiori sotto casa (una botique di lusso del mazzolino dal nome inverosimilmente scherzoso "Siamo al verde"). Ovvero: eravamo già in pieno periodo natalizio.
Orrore e sgomento.
Oddio, ho pensato, ora non potrò più navigare per i blog senza venire sommersa da idee per realizzare un perfetto calendario dell'avvento, e affini.
Mimi per conto suo ha iniziato a fantasticare e a vaneggiare entusiasta di montagne di principezze e di Babbo Natale che viene a trovarci a casa di nonna insieme a Cenerentola e non so che altro.
Io intanto prendevo mentalmente nota nell'intento di azzeccare qualche desiderio senza però dare nell'occhio, perché non fosse chiaro il diretto rapporto di dipendenza tra il desiderio dell'oggetto e l'ottenimento dello stesso. Non mi è mai piaciuta questa cosa di inculcare nei bambini l'idea di una lista dei regali da ricevere. Nessuna letterina a Babbo Natale, dicevo.
Orrore e sgomento.
Oddio, ho pensato, ora non potrò più navigare per i blog senza venire sommersa da idee per realizzare un perfetto calendario dell'avvento, e affini.
Mimi per conto suo ha iniziato a fantasticare e a vaneggiare entusiasta di montagne di principezze e di Babbo Natale che viene a trovarci a casa di nonna insieme a Cenerentola e non so che altro.
Io intanto prendevo mentalmente nota nell'intento di azzeccare qualche desiderio senza però dare nell'occhio, perché non fosse chiaro il diretto rapporto di dipendenza tra il desiderio dell'oggetto e l'ottenimento dello stesso. Non mi è mai piaciuta questa cosa di inculcare nei bambini l'idea di una lista dei regali da ricevere. Nessuna letterina a Babbo Natale, dicevo.