venerdì 19 dicembre 2014

Libri: due proposte per i più piccoli.

E' successo che al nido di Rania le maestre mi hanno coinvolto in un laboratorio di lettura con i bimbi, ed è successo che io mi sia talmente calata nel ruolo da essermi buttata a capofitto nella ricerca di libri adatti alla situazione.
In una mattina di pessimo umore e tristezze varie, dopo aver accompagnato a scuola le bimbe, mi sono diretta verso la biblioteca e mi sono infilata nell'area dei libri per l'infanzia.
Con mia grande soddisfazione ho scoperto una discreta quantità di nuovi titoli, recentemente acquistati dalla biblioteca e spulciando spulciando ho trovato alcuni che mi sono sembrati davvero perfetti per mio scopo.
Oggi vi presento questi due libri, a mio parere estremamente fruibili per bambini anche piccolissimi.
Io ho fatto per ora il test con la mia, che si avvicina ai ventun mesi, e il risultato è stato positivo, per quanto questi due libri siano un pochino più impegnativi rispetto a quelli finora prediletti da lei.

Sono davvero graziosi e piacevoli da leggere e da sfogliare, entrambi dotati di splendide e coloratissime immagini a pagina intera, un grande formato con copertina rigida e spesse pagine di carta ruvida, che la senti proprio sotto i polpastrelli.
Del resto trattasi di due case editrici sulle quali ho imparato a puntare, di quelle che stanno dando un contributo enorme al rinnovarsi della contemporanea letteratura per l'infanzia, senza dimenticare, anzi valorizzando le importanti lezioni del passato.
Temi semplici e quotidiani, alla portata dei bimbi che iniziano a scoprire il mondo intorno a loro, legati alla natura, quali sono l'alternarsi delle stagioni e del tempo meteorologico, del giorno e della notte, trattati in maniera chiara e comprensibile, ma anche originale, poetica e simpatica, un mondo animato da una natura personificata e partecipe, che introduce in una dimensione giocosa, da favola naive.

Ma veniamo al sodo:

Torna un capolavoro di Elve Fortis de Hieronymis, «un’illustratrice e autrice che precorse i tempi in quanto ad attenzione per il mondo dell’infanzia. Che tempo fa?, apparso in Francia nel 1972 e assolutamente innovativo per quegli anni, ha un testo in rima che trascina il lettore attraverso le avventure metereologiche di un tempo che cambia di pagina in pagina: dal sereno alla pioggia, dal temporale alla grandine…
Questa la presentazione che ne fa la casa editrice, a cui va il merito, con la collana Le rane, di aver recuperato e valorizzato piccoli-grandi gioielli dei maestri della letteratura per l'infanzia del secolo scorso in nuove edizioni ben fatte e rispettose dello spirito originario.
Protagonisti di queste pagine sono gli animali, che, inseriti in una cornice naturale in cui l'uomo non sembra contemplato, partecipano ai mutamenti meteorologici e, interagendo liberamente e direttamente con i fenomeni atmosferici, ne sottolineano prima di tutto l'aspetto anche emotivo.

Così le anatre giocano a nascondino nell'acquitrino, proprio come fa il sole tra le nuvole, e mentre gli animali fuggono spaventati all'avvicinarsi di minacciose nubi temporalesche, la pioggia è accolta con gioia da lumache e raganella, che ne approfitta per una bella bevuta "a garganella", il piccolo pulcino è distratto dall'avanzare a passettini del centopiedi, mentre la tartaruga non indietreggia nemmeno di fronte alle grandinate più toste, protetta com'è dal suo guscio.
Ma poi "dopo il brutto viene il bello" e il sole torna a splendere; gli uccellini lo salutano cantando e il ragno tesse la sua casa "in fil d'argento" proprio come l'arcobaleno stende nel cielo i suoi fili colorati.




C'è un continuo richiamo tra le vicende della terra e i fenomeni celesti, che ne condizionano la vita, un continuo scambio che sento sottolineato a ogni pagina: il vento che si diverte a confondere le foglie secche dell'autunno invita anche noi a giocare coi colori e i crepitii di quei cumuli variopinti, ma è anche il segnale che è ora di prepararsi per il freddo dell'inverno; e le nebbie novembrine nascondono alla vista la realtà che conosciamo e offrendoci l'occasione per "indovinarla", come i gatti che "accendono gli occhioni per vedere nei nebbioni".
E' una natura che guarda se stessa con gli occhi dei bambini, cogliendo in ogni sua fase la meraviglia e il gioco, dove il freddo stende merletti sui rami degli alberi, e mentre la neve imbianca il mondo, avvolgendo la natura in un silenzio ovattato, quattro orsi mattacchioni improvvisano un'orchestra scatenata: "Scende neve e salgon suoni".



E senza che ce ne accorgiamo siamo tornati al punto di partenza, al sole che gioca a nascondino e scioglie il ghiaccio dell'inverno.
Il mutare del tempo e delle stagioni ci introduce al ritorno ciclico della natura e delle sue fasi, riassunto nella bellissima strofa finale:
giorni belli e un po' bruttini
caldi, tiepidi e freddini,
tutti in fila se ne vanno,
tutti insieme fanno l'anno.
Penso che questo tra tutti quali finora visti, sia forse il più bel libro sul tema delle stagioni, perché parla ai più piccoli con un linguaggio noto e infarcito di suoni e onomatopee che lo rendono ancora più immediato; perché alle parole corrisponde una resa dell'immagine altrettanto immediata e d'impatto, non solo per la splendida caratterizzazione dei personaggi-animali, ma anche per la perfetta integrazione tra questi e l'ambiente circostante, che è esso stesso protagonista onnipresente, nel formidabile alternarsi delle gamme cromatiche che dominano le varie scene, dai pastello primaverili, ai lividi temporaleschi, ai rossi infuocati estivi, ai bruni caldi del primo autunno, fino alle fredde tonalità di violetto che assume il sole basso sull'orizzonte nei brevi pomeriggi invernali.

L'impressione che mi rimane è quella di un generale senso di armonia: tra parola e immagine, tra causa ed effetto, tra tempo e spazio, inizio e fine.

Ed ecco il secondo:



Titolo: Il grande libro dei pisolini

Autore: Giovanna Zoboli

Illustratore: Simona Mulazzani

Editore: Topipittori













Della casa editrice Topipittori ho letto molto in rete. Mi piace molto l'impostazione di fondo scelta per i suoi libri, la volontà di considerare il libro illustrato come un mezzo di interazione per una conoscenza attiva:
un medium eccezionale per sviluppare e formare l’abilità di decodificare la realtà attraverso i simboli umani dell’arte, della comunicazione, della cultura.
Questo libro ripropone la formula ripetitiva propria di una ninna nanna, ampliandola fino a contenere una varietà di mondi e modi differenti in cui può essere espressa l'idea di riposo, che comprende il microcosmo di zanzare e tarme, mondi esotici cui appartengono molti degli animali qui citati, e mondi più vicini e domestici, come quello del gatto nell'armadio, o del topino in cantina; mondi di fiaba come quello dei sette capretti , accostati a mondi reali e prosaici, come quello del "mio cane" che sogna polpette e spaghetti.
Tutti però, che si trovino tra le onde del mare o tra i rami di un albero, sono accomunati dal sonno, dall'esigenza di trovarsi un giaciglio comodo, che sia fatto di aghi di pino o di foglie, di coltri di stelle, di onde o di... morbide sponde.






Un gioco letterario in cui le autrici credo si siano divertite da matte, e che diverte i piccoli, che seguono pagina dopo pagina le svariate soluzioni di pisolino qui proposte, a volte paradossali, a volte più realistiche, senza che si riesca a capire se è l'immagine a seguire le parole, o se siano queste ultime ad inseguire al ritmo cadenzato della filastrocca, la processione fantastica di queste illustrazioni notturne, di interni casalinghi ed esterni fiabeschi, di una natura accogliente come l'abbraccio di una mamma.

Con questo post partecipo alla rubrica settimanale I venerdì del libro.

Qui trovate le altre proposte sul blog.

Qui, come al solito la libreria su anobii dei libri di Mimi e di Rania, e la mia.

5 commenti:

  1. Non conoscevo Interlinea Junior, adesso approfondirò il catalogo.
    Del Grande Libro dei Pisolini ho parlato anche io, è piaciuto molto anche a D che ha quasi 5 anni, è veramente bello, ci siamo persi nelle rime e nelle illustrazioni!

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    1. Sì infatti piace molto anche a mimi.
      E persino a me che di anni ne ho 33...
      La poesia non ha età! :-)

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  2. Mia nipote ha apprezzato moltissimo "il paese delle pulcette", le ho letto qualche pagina e ne è rimasta incantata, davanti al dolcino aiccioccolato! Grazie Sus :* prendo nota anche per questi due libri, in occasione del suo imminente compleanno

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