mercoledì 4 gennaio 2012

Il grande passo.

Ok, credo che sia giunto il momento di prendere coscienza.
Penso che non averne parlato finora che per accenni sibillini e vaghi sia stata solo l'ultima manifestazione dell'implicito rifiuto del mio cosciente alla presa d'atto che lo stiamo per fare davvero.
Come la nostra cronica mancanza di scadenze, l'incertezza fino all'ultima ora, il partiremo-non partiremo che si è protratto fino all'ultimissimo giorno, procrastinando ogni decisione a un poi imprecisato, quando le cose saranno più chiare, quando avremo le risposte, quando saremo pronti. Allora sarà il momento di prendere coscienza, di calarci nel ruolo di viaggiatori, fare armi e bagagli e affrontare lo spauracchio, l'incognita del viaggio.
Ma fino ad allora, come convincerla, la tua coscienza, di ciò? Come metterla alle strette e costringerla a fare i conti con l'immediato salto nel buio?
Perchè è così che lo sento, ora, ed ammetto che per una certa porzione è paura dell'ignoto, per un'altra è un'incredibile senso di liberazione, sollievo, come un dente da levare, che se non lo fai rimane lì, e anche se a volte puoi non pensarci, ecco che il dolore rispunta a rovinarti tutti i momenti più dolci, i sacrosanti piaceri del palato.

Insomma, lo dico? Perchè anche il dirlo ora rende questa immediatezza un po' più immediata, più concreta, ed io ho bisogno di prepararmi mentalmente, ché non ci sto dentro alla consapevolezza del viaggiatore, e un poco invidio quando leggo di quelle viaggiatrici indefesse per le quali ogni nuovo partire non si carica di altro che dell'emozione del nuovo, e per le quali tutti i preparativi e le incombenze ad esso correlati non si riducono che a poche semplici, trascurabili, faccende di routine.

Andremo in Libia.
Ecco, ce l'ho fatta.
Abbiamo ottenuto i biglietti dall'ambasciata, ultima colossale fatica. Abbiamo ottenuto i visti sui passaporti, miei e di pupa. Abbiamo, prima, ottenuto il passaporto di pupa. Abbiamo risolto l'annoso problema delle fototessere di pupa, alla quale la cabina fotografica procurava inarginabili accessi di pianto disperato. Abbiamo atteso, per essere sicuri che la situazione si fosse veramente tranquillizzata, ristabilita, che i rischi fossero ridotti al minimo, e nonostante tutto non riesco a cacciar via quel sentore d'ansia e paura che qualcosa di brutto possa accadere, non tanto a me, quanto a lei, lei che non può decidere, lei che dipende in tutto e per tutto da me, da noi, dalle nostre scelte anche per lei.

E poi mi dico: ma su, devo smetterla, di farmi paranoie senza avere nemmeno cognizione di causa. Magari non c'è davvero alcun rischio reale, e devo, una volta per tutte, sfatare queste paure irrazionali, andare, con la dovuta prudenza, è ovvio, ma insomma, non è mica che partiamo per la guerra.
No, dice l'altra, partiamo solo per un paese che era in guerra fino a tre mesi fa. E le mine? E le armi? E se fosse tutto intossicato dal plutonio? Un paese distrutto, devastato, reduce da massacri... che ci vai a fare?
Poi la doccia fredda delle ultime notizie di disordini a Tripoli... eccheccazzo! Di nuovo?
Dicono che sono episodi isolati. Ma proprio ora che ci eravamo finalmente decisi, ecco che non sono più tanto sicura.

Ci avevo provato, anche a perdermi il passaporto.
Non che l'abbia fatto di proposito, ma non ho letto Freud invano. E alla fine, cerca che ti ricerca, è saltato fuori, non senza lunghe ore di angosciose indagini e "adesso chi glie lo dice ad Hasuna, che era così felice di essere finalmente riuscito ad ottenere i visti!" Tutto a puttane? Perché la casa di nonna ingoia gli oggetti, e raramente li restituisce al legittimo proprietario. E invece no: stavolta l'ha risputato fuori...

Insomma, per farla breve: partiremo (partiremo?!). Lunedì o, al più tardi martedì, perchè dalle cose libiche c'è bisogno che ci fai l'abitudine, non puoi pretendere l'esattezza assoluta, non puoi far conto di poterti fare proprio tutti i conti a priori. Ma già è qualcosa che non si debba partire domani, come era previsto inizialmente, così, su due piedi, quando sono dieci giorni che telefoniamo e ci dicono richiamate domani, domani, lunedì, martedì, venerdì... il colmo sarebbe stato saperlo oggi per domani, con un giorno di preavviso.
Perché io ancora non mi sento proprio "pronta".

E così, care amiche, questo per dire che siamo finalmente in procinto, attrezzati per il grande salto, ognuno con le sue ansie e angosce individuali, io, lui, ma desiderosi anche di mettere finalmente la parola fine a questo lungo, infinito, tira e molla.
E per dirvi che probabilmente starò lontana dall'Italia e dal blog per un tempo lunghetto. Ché ci tengo, io, ai commiati.

Però magari, se riesco, vi mando una cartolina da laggiù, eh! E cerco un regalo per la vincitrice del minicontest di capodanno.

A proposito: visto che parto, vi propongo un sondaggio (vedi a lato).
Aiutatemi a scegliere se preferite che lo stupido minicontest "Chi ben comincia" termini già domenica, prima della nostra partenza, o a fine gennaio, al nostro ritorno. Perché in mezzo io non ci sarò.
Sarà pure una fesseria, ma ho bisogno di sdrammatizzare.

E ditemi, per favore, che sono scema a preoccuparmi tanto e che andrà tutto benone, che la pupa giocherà con i suoi zii e conoscerà la nonna libica, e mangeremo cuscus e non ci intossicheremo, e non ci stresseremo, e staremo al caldo mentre voi, qui, ancora nel bel mezzo dell'inverno del vostro scontento... Ecco: fatemi vedere i lati per i quali la mia condizione possa sembrare invidiabile, e non un atto di incoscienza, perchè, credetemi, sono mesi che mi ci arrovello, e che ne discutiamo, e ora non ne posso proprio più.

37 commenti:

  1. Sus vai tranquilla! E non lo dico per dire. Appena ho visto la foto ho capito che andavate. Io lo so come si sta, che sono ansiogena all'inverosimile, ma vedrai che andrà tutto alla grande.
    Appena sarai in viaggio passerà tutto. Avrai gli occhi aperti a tutto e la proteggerai come si deve. E poi vi rilasserete al caldo, come dici tu, mentre noi qui armeggeremo con antibiotici e misurini e medicine. Infinitamente più pericolosi della Libia.

    Io sono perchè il contenst finisca pewr quando tornerete! Che dici?

    Ti abbraccio!
    Un bacio alla Pupa!

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  2. io me le vedo le fotine dei calzini appesi ai balconi libici...me le vedo e sfrego le mani...
    a parte gli scherzi, sarà una bella esperienza per voi. buon viaggio

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  3. Capisco un po' le tue preoccupazioni, ma vedrai che andrà tutto bene... fai buon viaggio e goditi questa vacanza!
    Betty

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  4. Ma sei una mamma suster!e che pretendi di fare qualcosa senza l'ansia, la paura, l'agitazione?è spirito di conservazione, sanissimo. che a me fa rimandare da mesi il viaggio a barcellona, che a confronto è come....no lo so non è neanche lontanamente paragonabile.Quindi respira, controlla ossessivamente di aver messo tutto in valigia e parti.Sarà così poetico e divertente e liberatorio leggerti al tuo ritorno, che poi partirò anch'io!quindi fallo anche per chi appassionatamente ti segue e dalla tua esperienza trarrà insegnamento.
    Vado a vedere questa storia del mini-contest che mi interessa ;), si fallo terminare al tuo ritorno così hai un pensiero in meno!!!
    Poi se ti andrà il tuo diario di viaggio lo linkerò nel blog del mio b&b.
    post-mom

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  5. Cazzoooooooooooo!!E io come faccio senza te? Eh? A me ci hai pensato?
    allora: tu vai tranquilla, andate tranquilli, sarà una bella esperienza vedrai e sarà tutto okay. LO SO. Saperti lì comunque mi fa un certo non so che, così, come ogni volta che parte qualcuno e mi dice 'non so quando torno'.
    vabbè, in bocca al lupo per tutto, ma prima di partì affacciati a FB che c'ho da dirti nartra cosa...
    ovvai.

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  6. Ho votato! Fine gennaio o giù di lì, quando capita, quando torni !
    Il cuore dice: che fai Sus, te ne vai? come farò io senza di te? senza i tuoi post che mi fanno ridere e pensare?
    la mente dice: Sus, che aspetti! cavolo... è il sogno di chiunque in questo momento potersene andare un pò da qui, uscire dalla solita routine, provare emozioni nuove di zecca, come l'incontro di una nonna e una nipotina che si conoscono solo a distanza, e strafogarsi di couscous, lasciando a casa cappottoni ingombranti!
    La ragione dice: ti capisco, o mi illudo di poterlo fare! In realtà la mia "ansia da partenza" si limita a quei 400km di distanza da casa e la stupida sensazione di aver dimenticato qualcosa!!! Non è proprio la stessa cosa!
    Però, lo dici, ci avete ragionato tanto. Non siete degli sprovveduti! Credo che abbiate valutato a lungo ogni aspetto!
    Vorrei essere capace di farti ridere, di sdrammatizzare. Allora sai cosa ti confesso? Che avevo già intuito qualcosa, ma quando ti ho letto così “spaurita” mi si sono inumiditi gli occhi…
    Dai, dimmi che sono riuscita a farti ridere!!!
    Ed ora lasciami andare che devo correre nel web a trovare una sostituta altrettando verace e spiritosa che mi tenga compagnia per questo lungo mese!
    Buon viaggio Sus, un respiro profondo e vedi di fare una gran bella vacanza!
    Un bacio grande grande.

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  7. ps: hai mica qualche bel blog da consigliarmi?

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  8. ci preoccupiamo invano di cose che, nella maggior parte dei casi, non accadono. Se vai in ansia non serve mica a niente! è vero che la pupa non può decidere, ma sono le sue origini...Buon viaggio e complimenti, magari la volta prossima ci uniamo a voi:)

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  9. Ieri sera ho iniziato a leggere Mare al mattino, e niente, ho pensato a te. "Sapevo", forse avendolo letto tra le righe, che stavate per partire.
    Ti dico che non solo che andrà tutto a meraviglia, ma che i tuoi timori verranno fugati appena l'aereo decollerà.
    Nel frattempo ti abbraccio, sarà una splendida esperienza per voi tre! E poi ti immagini quanti gatti incontrerete?

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  10. OOOh ma che bello, bravissimi!! Immagino che starete da familiari, e comunque abbiate una sufficiente cognizione della zona dove adrete a stare, per esser tranquilli. Quindi why not?!
    Ma non ho capito una cosa - in che senso non sapete quando partite?! Non ci son voli prestabiliti??

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  11. vai sarà sicuramnete una bella esperienza e quando tornerai avrai voglia di ripartire!
    goditi la famiglia...anche quella acquisita....noi qui ti aspettiamo.
    Un bacio e a presto.

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  12. Reazione n. 1: NOOOOOOOOOOO
    Reazione n. 2: No suster insomma echecazzo non puoi farmi questo!!
    Reazione n. 3: Suster, quando torni???????
    Reazione n. 4: Sono felicissima per te, per la pupa e per il beduino. Andrà tutto benissimo
    Semplicemente, ti aspetto.
    giuppy

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  13. Eccomi, sono tra quelle del "che bello si parte!!!"
    Se hai bisogno di qualsiasi consiglio pratico di come viaggiare con bimbi piccoli, causa lavoro del marito e sue trasferte anche per mesi siamo espertissime (eSSe, la mia bimba, e io...).
    Di Libia so poco e anche io avrei qualche timore al tuo posto, però avrete fatto le vostre valutazioni e ha ragione chi ti ha detto "sei una mamma, è il nostro DNA a farci preoccupare e stare all'erta" questo ti farà sempre stare attenta e vigile e tutto andrà benissimo se ti sarai documentata bene.

    Sarà un'esperienza che vi arricchirà tanto, come ogni periodo passato ospiti di una cultura diversa, assaggerete un pezzettino di mondo insieme, perchè in tre sarà qualcosa di diverso per ognuno di voi anche per chi tra voi c'è già stato (tu ci sei già stata?)
    Mangerete cibo meraviglioso... potrai vedere come lo cucinano, vedere i mercati delle spezie, imparare tante cose, di una cultura che è anche quella di tua figlia. Lei ricorderà tantissimo, credimi.

    Oh, come sono contenta per voi... :-)
    Quando torni leggerò con grande curiosità i tuoi racconti!

    Anche se non è richiesto mi permetto un suggerimento: parti con un quadernetto, io ho bellissimi diari di viaggio per i miei viaggi più speciali... piccoli tesori pieni di sensazioni ed atmosfere.

    Buon viaggio! :)

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  14. Ma dai!! Sì che andrà tutto benissimo!! Vedrete un posto che per la Pupa sarà anche un po' casa, e anche per te, in realtà. E starete al caldo a mangiare delizie!! Vorrà dire che per tornare a Pisa aspetteremo Febbraio e magari ci racconterai il viaggio a voce, davanti a una tazza di tè.

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  15. come ti capisco!! anche io mi farei tutte stè paranoie credo sia normale ma se ci pensi alla fine i vostri parenti ve lo direbbero se ci fossero seri pericoli no?? vedrai che la pupa si divertirà un sacco, conoscerà la famiglia del papà e le farà bene, e farà bene anche a te vi divertirete. Vedrete posti nuovi e farete nuove esperienze e poi c'è il tuo Lui quindi non sei sola. Stai tranquilla tanto che a fine gennaio avrai un sacco di cose interessanti e belle da raccontarci siamo tutte in attesa ;)

    buone vacanze!!!

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  16. I vostri commenti mi scaldano il cuore, tutti! non so davvero come ringraziarvi di questa partecipazione (e sono confusa quando mi dite che vi mancherò!).
    Per la verità in questi giorni sto sentendo notizie non troppo rassicuranti e mi chiedo se non sia il caso di fare un passo indietro. La Farnesina sconsiglia il viaggio nel paese se non per motivi di lavoro, e, anche in quel caso raccomanda prudenza. Si parla di milizie armate e di disordini e di una possibile ricaduta in una guerra civile...
    Tutte le ansie da partenza che accompagnano i preparativi dei miei viaggi "normali" sono spazzati via in questo caso dall'unico pensiero che a lei possa succedere qualcosa. E io preferirei morire cento volte piuttosto che questo accada. Me la sto un poo' ripensando in realtà... chissà magari non era destino (per quanto io mi dica sempre non fatalista).

    @Sfolli: i voli ci sono ma contano un fottio, oppure via Tunisi con attese inimmaginabili all'areoporto (dalle 24 alle 30 ore! Ecco, con la pupa appresso non me l'accollo proprio). Noi avevamo fatto domanda all'ambasciata per ottenere i biglietti a prezzo ribassato per il rimpatrio dei cittadini libici (io e pupa abbiamo ottenuto il visto da familiari, e questa è una cosa eccezionale se si considera che non siamo sposati!)

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  17. @Debbie: hai perfettamente ragione. Me lo dico anche io di continuo, che partire con l'angoscia non può essere salutare per il viaggio. Forse non ve l'ho contata giusta (vi ho detto solo la mezza messa perchè volevo essere rassicurata) e ora me la sto ripensando. E' sfibrante arrivare finalmente a capo di un progetto che insegui da più di un anno, e dover per l'ennesima volta ammettere che è meglio rimandare ancora.

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  18. @Cì: ci sono stata (sei anni or sono oramai), e credimi, ci tengo tantissimo che la pupa possa conoscere la sua famiglia paterna e la sua cultura d'origine. Immagina poi che voglia che ha il padre di farla conoscere a tutti i suoi familiari che finora l'anno sentita solo chiaccherare per telefono. Quello che mi preoccupa è l'instabilità politica che tuttora regna nel Paese, e più mi informo, più mi sento montare l'angoscia al pensiero di partire...

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  19. E allora rimanda. Non è cancellare il viaggio, ma considerare con saggezza farlo in un momento di stabilità e sicurezza maggiori, in cui non ci sarà nulla a turbarlo.
    Ogni cosa a suo tempo dicono le nonne, e loro sono sempre sagge.

    Stai serena, con un bimbo non si è mai certi di partire, figurati in una situazione così... ;-)

    Vedila così: ti sei preparata psicologicamente all'idea, quando il viaggio si concretizzerà sarà ancora più carico di significati.

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  20. scusa la forma e gli errori, in questi giorni non riesco a scrivere... :(

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  21. Grazie Cì. Mi sento un po' scema a fare e disfare tutto da sola, e a coinvolgervi pure nelle mie tergiversazioni. dopo questa valangata di commenti positivi, poi, ammettere che infine non me la sento! Ma hai ragione. Mantenere il punto se le cose non sono tranquille sarebbe solo stupido e irragionevole.

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  22. Prego, figurati... In fondo se non avete speso soldi per i biglietti non ci perdi niente, dai non ti autocriticare e non sentirti in difetto, denota coraggio e senso della realtà, sai, riuscire a tornare sui propri passi? :-) ("solo gli stupidi non cambiano idea"). Se tu, dentro di te, senti che non è il caso, segui l'istinto e al momento buono riorganizzerete, anche più velocemente con l'esperienza acquisita. ciao

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  23. Diciamo che l'ha detto già molto bene la Cì, qui sopra ... forse meglio aspettare tempi migliori.
    Comprendo lo stress e la rabbia di rimandare per l'ennesima volta un progetto che ormai si stava acchiappando tra le mani. Non so se avete già deciso per il no. Vi immagino sospesi sul filo delle notizie incerte. Mi dispiace!

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  24. *-* che bello!!!!
    Io sono felicissima per voi :)e nn vedo l'ora di sentire o leggere i tuoi racconti :) vedere le foto di questo incontro! Che emozione ^-^

    Quando tornerai tra l'altro mi troverai a Pisa e potrai raccontarmi a voce :)inoltre, sappi che mi hai fatto riflettere su una cosa. Sn stata un mese e mezzo a Pisa e in questo tempo nn ci siamo mai incontrate...causa sopratutto la mia totale incapacità di organizzarmi, di nn essere in ritardo, di tenere il cell a bada ecc..ecc.. e sinceramente mi è venuto spontaneo usare l'inizio del 2012 come buona motivazione per cercare di essere un minimo all'opposto ed evitare di perdere opportunità preziose con le persone per colpa del mio modo di fare sempre vago. Tipo incontrare te e la pupa... che se ci penso ora..mi sento un'idiota. Ma si può sempre migliorare.

    Buon viaggio :) p.s. portati un diario da scrivere con i tuoi pensieri durante il viaggio *-*

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  25. senti, io sono passata qui ieri e non sono riuscita a scriverti nulla perchè?
    perchè non ce la faccio a farti coraggio, ho la tua stessa ansia e sono preoccupata per voi e se fossi mia sorella ti direi di desistere e di aspettare ancora, la situazione è troppo instabile e se dovesse precipitare e vi trovaste nella situazione di non poter rientrare? Scusa suster, lo so che non dovrei scrivere queste cose e lo so che avrete ponderato la vostra decisione ma ho paura e benchè ritengo legittimo il desiderio di far conoscere alla piccola parte della syua cultura perso anche che ci saranno tempi migliori e più tranquilli per poterlo fare

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  26. @Stress: grazie. Il tuo commento invece è apprezzatissimo, soprattutto perchè è sincero, per quanto scomodo possa sembrare, e concretizza paure che anche io ho ma non ho il coraggio di tradurre in sintassi. Grazie soprattutto per quella frase "se fossi mia sorella"... in effetti i miei familiari sono i più restii ad incoraggiarmi in questa impresa. Pondereremo. Pondereremo ancora...

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  27. Ciao, capisco la voglia di far conoscere la piccola a tutti i parenti libici....però sinceramente se non è una questione vitale io in questo momento non lo farei, la Farnesina è chiara. Poi magari tu hai notizie dei famigliari sul posto che dicono che tutto è normale e non ci sono mai stati segni strani...non so in che posto dovete andare.
    Se però così non fosse io, potendo scegliere, non porterei mia figlia in un posto sconsigliato dalla Farnesina e dove in realtà ci sono gli strascichi ancora di una guerra così recente e l'instabilità e il caos politico è a livelli altissimi. E' triste per i parenti che non hanno mai visto la pupa, è triste per HAsuna, ma, sempre personalmente, penso che non sia ancora il momento giusto. Forse questa volta può partire Hasuna da solo, voi avete la fortuna di poter scegliere un momento migliore. Questo naturalmente è solo come la penso io e come mi comporterei io. Hai tutte le ragioni per avere paura, la vostra destinazione può provocare solo questo in una mamma, non ci vedo niente di strano. Credo che anche Hasuna non voglia portare la pupa in un posto ancora instabile. Magari organizzare un viaggio a metà strada raggiungibile sia da voi che da alcuni suoi parenti?Non so è un'idea....non so in che condizioni stanno vivendo là. Un abbraccio e pondera bene tutto quanto!

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  28. Mamma Nuvola, hai perfettamente ragione, e, intuisci bene: infatti parenti e amici da Misurata assicurano che "Lì da loro è tutto tranquillo".
    i comunicati ufficiali per contro non sono molto chiari, a parte il fatto che declinano qualsiasi responsabilità nel caso uno decida di partire comunque, e anche telefonando non ho ottenuto maggiori chiarimenti. Dicono che le zone a rischio sono quelle centro-meridionali, ma che non si escludono possibili azioni imponderabili di singoli gruppi locali.
    ecco, è l'incognita che non può tranquillizzarmi. magari non succede niente, ma "se invece"?

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  29. Nella vita non sai mai cosa succederà, magari esci dalla porta di casa e trovi il malvivente di turno che mai e poi mai potevi immaginare. Però qui si tratta di prendere una decisione se partire o non partire per un posto dove si può dire con certezza che la situazione politica è un caos, l'esercito e le forze dell'ordine che dovrebbero normalmente assicurare la sicurezza del cittadino non esiste quasi più e ci si affida letteralmente alla fortuna. Ho letto il sito di viaggiare sicuri e sono ancora più convinta che forse è meglio aspettare un anno ancora. Non dimenticarti che tu sei italiana e il tuo aspetto fisico lo dice lontano un chilometro che non sei libica. E penso che forse tra tutte le nazionalità gli italiani possano essere visti tra i peggiori dato le ultime parole di gheddafi che ci ha definito traditori. Magari Hasuna e la pupa passerebbero più inosservati e meno facilmente diventerebbero eventuali "bersagli", ma tu attiri l'attenzione. Scusa se sono così diretta nei miei pensieri, ma quel posto ora come ora mi fa paura.

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  30. Ma non ho capito.............non partite più?
    Comunque.. sei solo tu che puoi decidere! I commenti qua sotto li puoi leggere con attenzione, ma abbastanza distaccata. Io pensavo che la situazione fosse più calma ora. Ma se tu ci informi che in realtà nn lo è..allora forse è meglio ritardare ancora. Non deve essere un viaggio ansiolitico...deve essere una gioia come ti auguravo nel mio commento precedente. Forse a fare le cose forzatamente si sbaglia...forse a volte bisogna avere ancora pazienza affinchè le cose vadano davvero per il meglio e abbiano il significato che vuoi dar loro. Certo...avrai ancora questo avvenimento in sospeso nella tua vita...ma forse quando avverrà avrai l'animo più sereno e non sarà solo un viaggio d'ansia. Io credo che ci sia il momento giusto per ogni cosa. qualunque decisione prendiate..un abbraccio*

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  31. @Mel, scusa, ma il tuo messaggio mi era sfuggito! Del resto avrei voluto rispondere individualmente a tutte, ma avrei scritto uno dei miei soliti papiri, e comunque, davvero, grazie a tutti voi, gli entusiasti e i cauti. rappresentate due aspetti della mia mai pacificata personalità, preda continua di entusiasmi e paure...
    certo che ci incontreremo, non temere. In quanto a me, ora sono molto più tranquilla, e mi sento padrona del mio presente, quanto meno. Però priuma di pronunciarmi sulle mie decisioni, aspetto di avere tutti gli elementi necessari. Sto documentandomi alla fonte. credo che ricevere delucidazioni e rassicurazioni (barra dissuasioni) da chi ha nozione di causa sia molto più sensato che domandarle tanto per assecondare una tua necessità emotiva del momento. Hai ragione: deve essere affrontata con animo sereno questa cosa, e non con animo turbato, perchè se no rischia di diventare una penitenza per tutti. Io no parto con spirito da vacanziera, sia chiaro. La sento più come una cosa che, infine, vada fatta, e non mi aspetto che sia del tutto piacevole (non lo sarà vedere un paese sventrato dalla guerra, quando ti ricordi come lo hai conosciuto prima), ma quanto meno andarci con animo forte e consapevole. Ho fatto come mi avete raccomandato voi viaggiatrici: mi sono procurata un libriccino di viaggio, che riempirò di appunti e impressioni. In mancanza del blog. Grazie. A presto!

    @Mamma Nuvola: ma davvero, sei una grande: sei andata a controllare su viaggiaresicuri! Avevo controllato anche io, ma evitato di scendere nei particolari per non essere prolissa qui. comunque le notizie lì riportate anche se c'è scritto aggiornate al 4 gennaio, sono invariate dal 12 dicembre, e non si fa menzione degli ultimi episodi. Per questo ho consultato direttamente il ministero e sono finalmente riuscita a parlare con qualcuno che ha saputo dare risposte più chiare alle mie domande. NOn temere, sono tornata in me e sto cercando di prendere la mia decisione con lucidità e basandomi su notizie certe e fonti sicure. Grazie a tutte (/i) voi. Davvero.

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  32. Scopro solo orail tuo blog e questo post.. Mio fratello c'è stato 3anni in libia con 3bambini moltopiccoli. Certo era prima del casino.. Non so come sia la situaz ora ma nn credo si possa parlare di "caccia all'italiano".. I Libici sono persone, Gheddafi e quello che diceva è un'altra storia..

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  33. Grazie Alessia. per la verità siamo stati di recente all'ambasciata libica per ritirare i visti e i biglietti, e gli italiani che partono in questo momento non si contano, e per le più svariate ragioni. Non temo la caccia all'Italiano. Le mie preoccupazioni erano, se mai, indirizzate alla possibilità di trovarci in mezzo a uno scontro a fuoco tra clan rivali o roba del genere, senza proprio dover arrivare alla guerra civile. Ma su tutti i fronti siamo stati rassicurati, Infine partiamo. Grazie per la tua testimonianza!

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  34. O.O
    in ritardo e anche se non è necessario, tutto il mio sostegno e un grande abbraccio

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  35. Non necessario nel senso che sei forte, non che non mi faccia piacere trasmetterti il mio sostegno :)

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