mercoledì 9 luglio 2014

Come diventare una perfetta party-mama in pochi anni.

Tra le cose che impari quando diventi madre, una delle principali, se non addirittura, LA principale, è come si organizzano le feste per bambini.

Non è detto che voi dobbiate essere portati per farlo, e non è detto che vi debbano riuscire subito alla prima botta. Naturalmente c'è chi ci riesce, problemi loro, per quanto mi riguarda sto andando per tentativi specializzandomi di anno in anno, anche se poi la prima vera e propria festa di compleanno con gli amichetti è stata quella di quest'anno, evento clou, quaggiù in città, non si parlava d'altro da settimane, e abbiamo esaurito le prevendite quasi da subito.


Per chi fosse nuovo dell'ambiente c'è da dire che ai nostri gloriosi e proverbiali tempi non mi pare che le feste con gli amichetti si iniziassero a fare prima delle scuole elementari, poi c'era chi, come me, non ne ha proprio mai festeggiate, a parte quella in prima elementare dove non venne nessuno perché mi ero ostinata a voler scrivere i bigliettini da sola e poiché facevo il numero 6 che pareva una ciliegia, nessuno capì quale fosse esattamente il numero civico, o forse lo presero semplicemente per un gioco di bambina. A ripensarci che cavolo avevano in mente i miei per lasciare che a sei anni mi scrivessi da sola i bigliettini? Va be' che se avevo solo un decimo della testardaggine di Mimi sarà stato difficile persuadermi del contrario, ma torniamo a noi.

Dicevo che oggigiorno, almeno da quanto ho sperimentato sulla mia pelle, le feste con amichetti (e genitori a seguito, ohibò) si iniziano a festeggiare già dal nido, la qual cosa a pensarci è un po' agghiacciante, ma anche un interessante fenomeno sociologico se pensi che trattasi in fondo di una delle poche e rare occasioni di interazione tra infanti che teniamo sempre più isolati in monoporzione nelle loro case-scatole, e quindi ben venga, toh.

Questo preambolo andava fatto per capire perché mai io mi sia imbarcata nel faticosissimo e ansiogeno lavoro di organizzarne una a mia figlia che peraltro deve ancora effettivamente compiere i suoi 4 anni, e sta portando avanti da sé il conto alla rovescia dei giorni che la separano dalla data fatidica, pur essendo io riuscita a farle accettare il concetto che la festa tutto sommato la si poteva pure anticipare di un 18 giorni, ché nessuno se ne accorgeva, così magari poteva anche darsi che gli amichetti sarebbero stati rintracciabili prima che si disperdessero per le infinite calli vacanziere.


Comunque visto il terribile flop della festa che organizzai per Mimi l'anno passato, alla quale peraltro non ho avuto il coraggio di espormi troppo con i genitori dei compagnucci del nido, motivo per cui invitai quasi esclusivamente adulti amici nostri, quest'anno mi ero riproposta di rifarmi, e di organizzare per quanto possibile una festa coi controcojons, seppure a modo e maniera nostra, ovvero "alla beduina".

Si dà il caso che dopo la nostra partecipazione ad un numero invero impressionante di analoghe festicciole altrui, la bambina in questione fosse trepidante e consapevole di ciò che le spettava, e da brava Party-Mama Wannabe non potevo certo tirarmi indietro.


Per come è fatta Suster posso dirvi che l'organizzazione di qualsiasi cosa che preveda più di un partecipante, le mette addosso molta più ansia di quanto necessario e ragionevole.

Malgrado ciò ha tentato comunque di tenere questa cosa invero irragionevole e del tutto irrazionale sotto controllo, relativizzando dentro di sé l'importanza dell'evento in relazione allo sviluppo futuro della personalità e dell'autostima di sua figlia, e soprattutto tentando di puntare all'essenziale, lasciando i fronzoli all'ultimo, come valore aggiuntivo eventuale e non indispensabile.

Ma allo stesso tempo aveva un sacco di minchiat idee carine che le sarebbe piaciuto realizzare e paura di non fare a tempo, o di risultare ridicola o fallire miseramente e quindi per farla breve Suster era più o meno un mesetto buono che si arrovellava e ammorbava chiunque le capitasse a tiro con questa storia della festa per i 4 anni di Mimi, che non ho fatto tante storie manco per i miei 18, che a quanto ricordo passarono sotto silenzio stampa e pubblico.

Ma comunque è stato anche divertente e Suster, che poi alla fine sarei io, l'ha presa anche un po' come diversivo dell'anima, e così anche ora per evitare di annoiare persino se stessa con le reiterate lamentazioni da mogliere abbandonata.



Tornando alla festa, la mia frequentazione di feste altrui si poneva anche il fine secondario e sotterraneo di tastare il terreno e farmi un'idea per sommi capi di quel che ci si aspetti generalmente da una festa per quattrenni (genio del Male io).

Ed ecco quanto da me diligentemente appreso e annotato:

  1. I bimbi a quell'età non hanno bisogno di grandi intrattenimenti. Se fanno gruppo trovano il modo e la maniera di divertirsi tra loro. Proporre al limite una e una sola attività aggregante.
  2. A questo proposito fondamentale è invece che ci sia lo spazio per farli scorrazzare e giocare liberamente senza problemi o possibilità di fare danno. Ecco perchè la scelta dei giardini pubblici sotto casa (e mica perchè tale location fosse del tutto gratuita, cosa credete!) malgrado non saprei dirvi se ho rischiato una multa per occupazione abusiva di suolo pubblico con conseguente figura di merda davanti a tutti gli invitati. Comunque ciò non è avvenuto.
  3. Visto che devi mettere in conto la presenza necessaria dei genitori dei bambini, è importante che tu ti senta a tuo agio con l'ambiente adulto. Da qui il mio sollievo alla notizia della defezione di alcune mamme "cattive" della scuola con cui è incorso di recente un episodio piuttosto increscioso... Ad ogni modo ho chiamato anche stavolta a darmi manforte un bel po' di amici grandi da contrapporre al tessuto genitoriale con il quale non mi sento del tutto integrata.
  4. Il numero è importante. Nel numero la gente si sente più al sicuro. Quindi, contrariamente alla mia naturale tendenza a tenere basso il numero degli invitati per tenere sotto controllo la mia ansia da prestazione di cui sopra, sempre consigliabile abundare quam deficere (cazzi vostri se non avete fatto il liceo, dopo tanta fatica, mi giovo almeno dello sfoggio di tali frasi a effetto). Si spera che nella massa la gente interagisca tra sé e ti lasci in pace.
  5. In assenza di catering, no panic (questo non mi pare sia latino, ma devo controllare). Occorre solo un po' di faccia da culo (questo lo conoscete, no?). Quando qualcuno ti telefona per chiedere consigli su regalo da farsi a festeggiata, rispondere senza vergogna: niente regalo, ma ti sarei grato se mi aiutassi. Io così ci ho rimediato la torta.
  6. Essere allegri e spensierati. Quando il momento arriva oramai les jeux sont faits (questo non è latino, e non sono neppure sicura che si scriva davvero così), deporre l'ansia. Alla festicciola dell'amichetto l'altra volta la mamma era in visibile stato d'ansia e la cosa non mette a proprio agio gli invitati. Munirsi di supprters (questo è senza dubbio alcuno latino).

Spero che serbiate nella mente il mio vade mecum (questo non ricordo che lingua sia) e ne facciate ottimo uso all'occasione.

Buone feste a tutti.

La nostra prossimamente su questi schermi.


10 commenti:

  1. utilissimo il vademecum!!! sarà stata sicuramente una festa bellissima! la cosa più importante è che Mimi si sia divertita!!! Io domenica ho organizzato quella per la mia duenne, ma mi sa che sono stata molto meno brava e creativa di te!!!
    sono intanto molto contenta di averti ritrovata in questo nuovo blog e in questa nuova fase della vita!

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    1. L'importante è proprio quello!
      Però, dico io, non mi dispiace anche che si siano trovati bene gli invitati, altrimenti poi il prossimo anno chi ci tornava? ;-)

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  2. Ti confesso che sto pensando già a quella per Elisa (fine ottobre!)
    Sarò felice di prendere spunto :)

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    1. Anche io ho preso ampiamente spunto dal web, anche se non mi sono messa a cercare apposta. Avevo delle reminiscenze di cose lette qua e là e le ho adattate alla mia situazione ed esigenze. Le coroncine un successone! Però il design alla fine l'ho fatto io ex novo, ché mettermi a scaricarlo dai vari blog e poi stamparlo sarebbe stato di gran lunga più complicato...

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  3. Alla mia epoca si festeggiava dalle elementari in su, invitavo le amichette a casa, ci si divertiva, e poi i genitori se le venivano a prendere a festa ultimata.Ora ti ritrovi in queste feste che secondo me sono fatte più per i genitori che per i bimbi... voglio dire a un anno il pupo che ne capisce degli amichetti e di quaranta adulti attorno? si perchè i numeri son quelli, ci si avvicina a un matrimonio..capisco il festeggiare con i parenti e pochi altri ma far sta baldoria per una creatura che manco parla mi pare un pò un'americanata, tipo halloween. La moda da noi è di affittare GLI ASILI, gisto per rendere l'idea.E' che non ti puoi tirare indietro...oddio mi prende già l'ansia, per non parlare poi che ora tutte le mamme fanno sti cupcakes e dolcetti a forma di tutto e di più e io sono una ceppa in cucina, o meglio, diciamo che non bado tanto all' "estetica" del piatto toh. E va beh. So che toccherà anche a me. Mi rileggerò il post quando sarò in profonda crisi organizzativa:-)
    Brava, bella l'idea del tabellone! Mimi è splendida!

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    1. Ti dirò, non è detto che debba essere per forza così tragica. Tutto sta nel tono che intendi dare alla festa. La nostra, guarda, mi azzarderei a dire che sia stata carina e piacevole per tutti. In realtà a me da organizzatrice risulta difficile giudicare. Il mio giudizio si è plasmato sui commenti positivi ricevuti. Sperando che non fossero di pura cortesia!!! :-P

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    2. Tu dici? Probabilmente sono io troppo apocalittica, ogni volta che si parla di organizzazione la mia mente disordinata si rifiuta di collaborare e vado in tilt...ma ho ancora due mesi di tempo. Ce la posso fare dai :-)

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    3. Ma certo! (E se ce l'ho fatta io, buona camicia a tutti!)

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  4. quando i miei 2 figli erano piccoli,essendo nati in estate,le loro feste si svolgevano solo ed esclusivamente a Villa Ada,per te che sei di Roma.Si svolgevano generalmente cosi':abbondanza di bibite e panini,dolcetti vari e torta fatta da qualche mamma brava.Le mamme ed i papa' in circolo a chiacchierare e i bambini lasciati a loro stessi che razzolavano felici.Occhiata ogni tanto di qualche "padre" che veniva all'uopo incaricato.Durata media della festa 3/4 ore.Sempre fatte cosi'.Poco sbattimento,tanto divertimento per tutti Naturalmente il parco veniva lasciato pulitissimo:Paola

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  5. La nostra festa è stata qualcosa di abbastanza simile a quel che descrivi. Sol che io mi sono sbattuta un sacco. Non mi spiego molto sta cosa...

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