venerdì 18 febbraio 2011

Pupa day

E dopo il family-day, il security-day, il giorno del gatto, il giorno degli innamorati, il giorno del ringraziamento, il giorno dei Santi e quello dei morti, quello della dignità femminile, quello dell'orgoglio gay, quello della memoria, quello della marmotta, quelli della merla...
...ecco a voi: il Pupa-day!

Ogni 18 del mese è Pupa-day.
Almeno fino al 18 di luglio, perchè poi si inizierà a celebrarlo solo una volta l'anno (il 18 luglio, appunto) che se no poi si inflaziona. Come quando due si mettono insieme: all'inizio è ogni mese "Caro, oggi è il nostro mesiversario!" "Lo so amore. Ti amo!"  "Anch'io!" , pupazzetti, fiori e cene fuori. Poi va be', dopo l'anno basta ricordarsene una volta ogni 365 giorni.

Così la pupa, al suo settimo compli-mese.

Quindi la mamma, manuale per mamme impedite alla mano, come sempre si informa e confronta, cercando di fare il punto della situazione sui progressi della bimba.
Solo che questo manuale per mamme impedite più si va avanti e meno ci azzecca. All'inizio sì, che credo che tutti i neonati più o meno imparino a fare le stesse cose entro gli stessi tempi.
Ora invece siamo proprio fuori tabella.
Dunque oggi, a 7 mesi, la pupa sa fare un sacco di cose nuove:
  • Ha conquistato stabilmente la posizione seduta.
E' vero: ci son volute un bel po' di cadute e sbatacchiamenti di testa qua e là, ma infine si erge orgogliosa su qualsiasi superficie ballonzolando felice sul sedere a tempo, mentre si canticchia da sola chissà quale colonna sonora. Una futura carriera nel mondo dello spettacolo?
La superficie prediletta comunque in questo momento rimane il tavolo della cucina, ovviamente quella che comporta maggiori preoccupazioni alla mamma, che intanto vorrebbe potersi occupare di altre cose, come cucinare o sistemare casa, ed è invece costretta ad una continua e un tantino ansiosa sorveglianza, malgrado il recinto di cuscini sistemati tutto intorno che dovrebbe impedire alla piccola di precipitarsi di sotto di testa fracassandosela.
  • Dà i calci alle palle.
Non a quelle del babbo fortunatamente: solo a quelle giocattolo per ora. Ne ha ben quattro: una piccola con sonaglio, una grande che suona freneticamente se malmenata, un morbido cubo di stoffa e un grande cubo interattivo che eventualmente può servire da palla, se le altre tre sono finite in angoli remoti della casa e la mamma non ha voglia di mettersi a fare la raccattapalle, oltre a dover già interpretare i ruoli di arbitro, tifosi e sostegno fisico del capo-cannoniere, che da solo in piedi non si tiene ancora.
Dopo aver insegnato alla pupa a tirare i rigori con il gatto di peluche in porta, la mamma deve anche accettare le conseguenze di questo suo atto, perchè quando la bimba "non si capisce proprio che cos'abbia", che smania e si lamenta e seduta in terra non ci vuol stare, che punta i piedi tentando di tirarsi su, quasi sicuramente pretende che la mamma faccia con lei proprio quel gioco lì, faticosissimo per la mamma che deve stare con la schiena piegata a 90 mentre sostiene lei per le ascelle. Così anche fare la finta tonta serve a poco perchè la creatura non si calmerà finchè non avrà calciato almeno 4 o 5 tiri in porta.
  • Mangiare anche cose che non abbiano la consistenza di una marmellata riuscita male.
Nella fattispecie la pupa adora in mandarini. I mandarini? Ma non rientrano nella tabella di marcia degli alimenti stilata dal dottor Z., medico pediatra specialista in nipiologia, secondo il quale gli agrumi andrebbero dimenticati fino almeno al compimento del primo anno di età, pena la possibilità di incorrere in tutta una serie di terribili allergie alimentari.
Già mi vedo alla visita di controllo del prossimo mese, dal dottor Z., io e la pupa, lei per l'occasione vestita come un'ospite di riguardo alla serata di gala (perchè quando mai ho l'occasione altrimenti di metterle i vestitini fighi che ci regalano?), io in fantasiosa tenuta artsiticamente assortita, pantaloni della tuta sporchi di pappa, maglione a fiori sfilacciato sulla manica sinistra sotto il cappottino nero svasato con le maniche  a tre quarti (per avidenziare bene la sfilacciatura del maglione sottostante) e formidabili scarpe da ginnastica Rebook ai piedi, tubo di lana in testa per finire e potrei essere la governante rumena della giovane rampolla di ricca famiglia.
- Allora, abbiamo iniziato a darle la frutta?
- Sì, ehm... le dò la pera, ma non le piace tanto... la banana, la mela, i mandarini...
- I mandarini?!
- No, cioè, i mandarini non è che glie li diamo noi (già sono passata al noi, per coinvolgere anche il padre nel misfatto): è lei che se li prende!
Ed è vero.
  • Le prime parole.
Non saprei dire che grado di consapevolezza abbiano raggiunto, a oggi, i balbettii della pupa. Non saprei proprio che significato, se un significato c'è, lei attribuisca ai suoi Mma-Mma, Ba-Ba-Ba e Pa-Ppa-Ppa.
Fa uno strano effetto però sentire lei che pronuncia, nitide e precise, le due sillabe fatidiche in determinati momenti:
Mmma-mmaa: seduta sul letto, tutta concentrata e assorta, che gioca coi suoi pupazzi. Il tono è allegro e un tantino interrogativo. La mia interpretazione: Mamma, guarda cosa fa l'asinello! oppure: Mamma, giochi anche te?
Mmaa-mmaaa: disperata mentre si divincola nel suo mastodontico seggiolone fuori misura, aspettando che le venga servita quella che ormai è stata ribattezzata la pu-pappa (15 secondi e mezzo da quando la infilo nel seggiolone a quando le piazzo davanti il piatto arancione a ventosa  ricolmo di leccornie). La mia interpretazione: Mamma, mammina sei senza pietà, se mi abbandoni di me che sarà, sono tua figlia da te nacqui un dì, non si abbandonano i figli così!
Mma-mma-mma-mma: sereia e compunta mentre conversa col babbo durante la loro mezz'ora d'oro, tra il irentro di lui da lavoro e il raggiungimento della soglia limite di sonno tollerabile di lei. La mia interpretazione: Ti dicevo, caro padre, che io e mamma oggi abbiamo giocato a palla, poi mamma mi ha dato la pappa, poi mamma mi ha fatto volare, poi sono andata a spasso con mamma. Tu dov'eri in tutto questo?

Una volta tornando io con le buste della spesa appese ai manici del passeggino, la mia vicina di casa del piano terra si offre di tenermi la bimba finchè io non finisco di sistemare spesa e passeggino. Le mollo pupa e spero di essermene liberata per una buona mezz'ora. Invece nemmeno 5 minuti più tardi me la vedo recapitare dalla zelante vicina che mi bussa dal vetro della portafinestra della cucina, che dà sul terrazzo:
- Guarda, io mai visto bimba di sei mesi che piange dice Mamma! Appena andata via tu, lei iniziato a piangere e chiamava te!

  • Senso dell'abbandono
Quanto detto sopra mi fa venire in mente che su uno dei libri da me letti sulla maternità, si diceva che verso il nono mese il bambino inizia a realizzare il concetto che la mamma è un'entità separata da lui, e la diretta conseguenza di questa scoperta è la paura di poter essere abbandonati. Che questa illuminante scoperta sia stata fatta in anticipo di un paio di mesi da mia figlia non è che mi faccia un grandissimo piacere, dato che in alcuni giorni non posso nemmeno allontanarmi dalla camera dove lei fino a poco fa giocava tranquilla senza sentirla di lì a poco strillare come una poiana.
  • Comprensione delle parole.
A quanto pare sarebbe ancora troppo presto. Almeno secondo il manuale per mamme impedite.
Però non mi spiego altrimenti il fatto che lei si volti a guardare verso la porta di casa quando sente nominare il padre, o che cerchi con lo sguardo sul pavimento quando le annuncio l'arrivo dell'uno o dell'altro gatto (sarebbe fantastico se la prima parola consapevole che dicesse fosse: PANZUMEN!).
  • Senso dell'humor.
Magari ho una figlia particolarmente spiritosa (non sarebbe strano con una mamma simpatica come me. Ahahahahahahahah!), ma in realtà questa non è una conquista recente, giacchè la pupa ha iniziato prestissimo ad avere chiaro il significato del gioco, dello scherzo, e finanche della presa per il culo. Basterebbe vedere come si sciala quando per dimostrarmi che la pupappa fa schifo vanifica nei modi più fantasiosi i miei tantativi di raccogliere col cucchiaio i depositi di cibo che dal mento le scendono fin sotto le pieghe del collo.
  • Giochi scalmanati
Finalmente è arrivato il momento in cui la pupa riesce a interagire nel gioco in maniera abbastanza divertente.  Naturalmente questo può avere anche i suoi effetti negativi, soprattutto sulla stanchezza fisica della mamma, che potrebbe ritrovarsi dopo qualche mese a farsi i muscoli a forza di aeroplani cavallucci e saltelli sul letto, con due bicipiti da manovale. Certo, sempre meglio degli estenuanti addormentamenti in braccio dei primi terribili mesi, che le fruttavano crampi muscolari e tendiniti a go-go.
  • Socialità
Vi ho già detto che la pupa è un animale sociale. Diciamo che nell'ultimo periodo questa sua qualità si è acuita.
La pupa adora i bambini: quando ne vede uno per strada rimane incantata a guardarlo, chiedendosi forse di che specie ignota di gatto si tratti. Dopotutto gli unici individui comparabili alle sue dimensioni con cui si trova quotidianamente ad avere a che fare sono i gatti. A proposito di gatti: la pupa impazzisce letteralmente ogni qual volta Zorro/Panzumen attraversa il suo campo visivo, le si struscia sddosso, le salta con assai scarsa delicatezza sulla pancia mentre la mamma la cambia sul fasciatoio, o semplicemente ne sente il miao provenire da dietro il vetro di qualche finestra chiusa. Le piacciono in genere anche le visite e le persone. Quando la porto in giro col marsupio inizia a scalciare eccitata e a emettere gridolini entusiasti a ogni passante che incrociamo.
  • Gattonare.
Niente da fare: la pupa non gattona nemmeno per sbaglio. Non che la cosa mi dispiaccia: è già abbastanza difficile starle dietro così e la nostra non è certo quel che si dice una casa "a misura di bambino". Del resto il manuale per mamme impedite recita: i bambini che passano poco tempo a giocare a pancia in giù potrebbero raggiungere questa tappa più tardi. Ecco, la pupa se per caso finisce a faccia in giù sul materasso, dopo due secondi che annaspa e beccheggia come una tartaruga ribaltata inizia a dare in urla sovrumane, si fa diventare la faccia viola a forza di strilli e se non interviene subito la mamma a ritirarla su passa dal pianto alla tosse convulsa ai conati di vomito.
  • Denti.
Non pervenuti.

E ora passiamo alla mamma.
Sì perchè al settimo mese compiuto, anche la mamma subisce dei cambiamenti interessanti.

Dopo 7 mesi dal parto la mamma ha recuperato la sua originaria linea tondeggiante, e deve ringraziare i giochi forsennati con la pupa se è finalmente riuscita a fare pace con quel paio di jeans comprati l'anno scorso, prima che accadesse il fattaccio. mai più messi.
    Sommo gaudio!
    Ma sei scema? Posti sul blog le foto di te coi jeans che non si chiudono e l'elastico delle mutande, rosa per di più, di fuori?

     Prima di tutto: non è che non si chiudono, è proprio il modello che è fatto così, e la foto non rende l'idea.
    Poi le mutande di fuori fanno molto trandy.
    Poi volevo rendervi partecipi di questa mia importante tappa, se sapevo che reagivate così lasciavo perdere.

    Ecco forse era meglio. Ci mancava solo che ti fotografassi anche il lato B con l'autoscatto, e lo postassi qui di seguito.

    ...

    NO! non dirmi che l'hai fatto! L'hai fotografato!

    Prima di tutto: odio che il culo venga chiamato lato B. E poi: sì, è vero, l'avevo fatta quella foto, ma il risultato non era soddisfacente.
    E ora per favore, smettila di parlare da sola.

    Ah, dimenticavo: Auguri pupetta!

    10 commenti:

    1. Tantissimi auguri alla pupetta....e brava la mamma che è riuscita a rientrare nei jeans pregravidici ;-)

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    2. AUGURI PUZZOLA!!!!
      Ora finalmente potrai giocare al rodeo con Ale senza incorrere in crisi isteriche di pianto =).
      Brava la mia Amichetta che più che tornare alla forma fisica precedente secondo me ha perso anche qualche chilo in più
      Sempre fiera di voi vi mando un bacino

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    3. e ma allora augurissimi...e in bocca ai mandarini!!!...fra qualche settimana ti aggiornerò sui progressi dei 7 mesi della puzzoletta mia così confrontiamo il manuale delle mamme impedite!!!!

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    4. auguri alla tua bimba che ha un mese esatto in più della mia!

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    5. Grazie a tutte da parte sua e grazie da parte mia per i complimenti ai chili smaltiti, ma niente panico: la ciccetta c'è sempre (del resto c'era prima dopo e durante la permanenza in utero della pupa)

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    6. che spasso che sei!
      Io son quella delle due blogger che non ha figli, ma leggerti è sempre un piacere!
      Ele

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    7. tanti auguri a polpettina e mammaSusa!
      ma che bel vestitino che porta la pupa, è finita bene devo desumere! bacini
      Dani

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    8. ehi suster io sono la blogger mamma.... che ha anche smesso di confrontarsi con i libri perchè elisabetta è troppo pigra per stare al passo con le tappe di sviluppo.... Quando non riusciva a stare seduta da sola me ne stavo facendo un problema, quindi meno so meglio sto!!!
      Ti ho condivisa du fb, post bellissimo!!!
      giuppy

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    9. Ma grazie ragazze! Vi ringrazio una per una:
      @doratrice (o adoratrice): hai visto che pupa?
      @Ele:felice di coinvolgere un pubblico anche di non-mamme
      @dani:non ti sfugge niente vedo! in realtà ci ho provato a cambiarlo con una taglia più grande, ma...era terminato. Così lo sfrutto finchè posso. Ahimè: abbiamo poche occasioni di sfoggiarlo. Aspetto la prossima visita al dottor Z.
      @Giuppy: lusingata della tua condivisione! A proposito di fb: il gruppo dal nome Pisa&love su fb, non centra nientissimo con me. Ci tengo a precisare perchè l'ho visionato: non è che una vana esibizione di pisanità della peggior specie... io no su fb, se non con il mio profilo privato. besos

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