domenica 16 agosto 2015

A Olivia


A Olivia che è nata. Non è roba di tutti i giorni, nascere, non è da tutti.
A Olivia che è stata attesa. Così tanto che il cielo era diventato fermo e non una foglia si muoveva più, solo le pale del ventilatore ci tenevano in vita, nell'attesa infinita di Olivia.
A Olivia che ora riposa tra chiacchericci e grida, e giochi rumorosi e dinosauri lanciati in aria, e ogni tanto riceve un triceratopo di gomma sulla testa, e allora anche lei dimostra di saper protestare, nel caso.
A Olivia ninna nanne di risate di bimbi e litigi, abbracci focosi e palpeggiate ovunque, e carezze maldestre sulla faccia, a Olivia che non è schizzinosa.

A Olivia temporali estivi e chiasso di cicale ostinate, tuonare lontano e tanti giorni nuovi nuovi ancora da inaugurare.
A Olivia passato e presente, memoria e speranze, ali e radici, e rami frondosi per farle ombra.
A Olivia cugine e fratelli, zie venute da lontano a incontrarla per la prima volta e zii giovani e belli, persi nella vacanza agostana a zonzo un po' qua un po' là, e un nido per posare la testa e chiudere gli occhi, tanta voce per gridare: "Ci sono anch'io!" al di sopra degli schiamazzi del mondo vecchio, e tanta forza per crescere e riuscire a sollevarla infine da sola, la testa, e guardare dritto avanti a sé, e in alto sopra di sé, il cielo stellato.

A Olivia, stellina piovuta dal cielo nel giorno in cui piovono le stelle, l'energia per cambiare le cose che non vanno e tanti tanti passi nelle sue gambe per consumare la strada, e desideri, tanti quanti le stelle cadenti a San Lorenzo, qualcuno che si esaudisca, e qualcuno che rimanga così, sospeso, perché tu non smetta mai di sognare.

Per Olivia un qui e un altrove, non necessariamente irraggiungibile, e orizzonti aperti e mari da solcare, e terre da conquistare, occhi per meravigliarsi e per scrutare nelle penombre, per riempirsi di luce e per vedere al di là di quel che appare, e fiabe da ascoltare e storie da inventare; per Olivia l'Isola -che-non-c'è e il Paese delle Meraviglie, il Regno di Oz e Fantasia, Paesi da immaginare e colori per dipingere i tetti delle case di rosso e le facciate di giallo paglierino, ocra, terra di Siena, ma anche di blu cobalto e verde acqua marina, volendo anche di fucsia, e tramonti arancioni forieri di bel tempo e autunni radiosi di oro e inverni carichi di attesa e progetti e cieli tersi, e poi ancora primavere esuberanti di profumi e nuove estati per partire, gioire, respirare a pieni polmoni, lasciarsi indietro e poi tornare e ritrovarsi, e riempire i tuoi giorni di nuove scoperte.

D'ora innanzi, a Olivia, buona vita.

2 commenti:

  1. Come sempre, una grande emozione nel leggere i tuoi post... Grazie! Un abbraccio Antonella

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  2. Benvenuta qui, Olivia.
    Che bel benvenuto che t'ha scritto, la tua zia.

    Susibita

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