sabato 9 giugno 2012

Sabato sera io, te...

Stasera cena in piedi (sulle sedie), io e lei, grissini, bistecca ("di babbo") grigliata male (non sono brava con la carne), melone e cigliegie, tuccodimele of course, e Mimi la vuoi la banana, e no Mamma no, uppa Mamma.
La fame ci ha tolto il tempo di preparare più decentemente, il pranzo saltato da entrambe, per il gran caldo, la patteggiata affrettata sul finale perchè avevamo finito i Crehezz, Buia che prepara l'indispensabile attrezzatura per la pesca, che promette di portare i pesciolini.
Noi due, la terrazza, chè starci la sera ricomincia ad essere piacevole. La finisci quella carne? Posso mangiarla io? Lo finisci quel melone? No Ma-mma! E' di Mimi il melone! E' di Mimi il piatto! Ma dai, lo stiamo usando tutte e due questo piatto, non è il tuo, scusa eh! Cuda eh! (Mi fa pure il verso questa qui).
Io e lei.
Babbo? A pescare.
Master? A un compleanno (Ah, donna mondana!)
Zorro? Monta la guardia alla porta.
Panzumen? Amoreggia con Ambleto.
E le bambole Tittiottelle fanno le flessioni nel lettino.
L'adinello si affaccia da dietro la tenda.
Zio Tobia sempre sul suo trattore.
Io leggo in terrazza, mentre lei canta dentro e mi dice non cantare quando intervengo chè si dimentica le parole, e intanto la sento che demolisce cose. TRAC! Queste devono essere state le costruzioni. Plaf! Questi i libri. SBRAM! Oh, e ora che avrà rovesciato?
Un libro in terrazza, l'estate che si annuncia al fine. U libro anzi due... sbircio le mie città: qualcuno mi ha coinvolto in un suo progetto, e mi fa piacere farne parte, dovermi preparare, avere un ruolo.
I miei piedi (zozzi) così come sono.
Le sue scarpine taglia 21.
Leggere... leggere-zza?
Fare foto a casaccio, a raffica, ad minchiam, fino a esaurimento batteria.
Il crepuscolo. Le zanzare.
Abbiamo fatto un puzzle. Il suo primo puzzle (così c'è scritto sulla scatola: Il mio primo puzzle). Lei che ancora non ha capito bene il meccanismo, non le è proprio chiaro il senso del gioco, delle miniature degli animali piccoli da prendere a modello per gli incastri. Dice: "La mamma gatta! la mamma cana!"
-Ah, questa è la mamma cagna, Mimi?
-La mamma cagna... cagna! Cagna cagna cagna...
Ripete per memorizzare, e io come sempre rimango molto impressionata dell'urgenza linguistica di lei.
Oggi abbiamo dipinto, abbiamo fatto il bagno in piscina, abbiamo guardato Pippi.
Mimi è passata al periodo arancio.
Gli animali ancora sguazzano nella loro pozza d'acqua gonfiabile.
Io ho simulato molto nella pausa nanna pomeridiana e mi sento a posto con la mia coscienza di aspirante studente, anche se combatto con le percentuali. Non mi sono mai piaciute. Fanculo le percentuali.
Ho simulato e totalizzato 21 punti, il minimo sindacale. Perfetto.
Lei mi dice: il babbo di Pippi è un pirata.
Cavolo: io non ho mai saputo questi dettagli della vita privata di Pippi Calzelunghe, per la verità non credo di aver mai guardato Pippi Calzelunghe in vita mia prima di questo pomeriggio. Ma lei ha già capito che il babbo di Pippi è un pirata, dopo aver visto la prima puntata di Pippi Calzelunghe della sua vita.
La guardo e mi chiedo se è davvero lei quella gnappa di qualche mese fa, che rotolava dicendo "Oddio oddio, caduta!", e ora è così alta, e smilza, e ha le codine (come Pippi! Sì, Mimi, come Pippi), e i fuseaux, anzi, no, ora si dice leggins (le calze come Pippi! Sì, va be', Mimi, non è che sono proprio calze eh!) e fa stretching con i libri. Mi chiedo se ora Pippi soppianterà Pinocchio nel suo cuore... sarebbe ora!
Lei parla con nonna al telefono Fisherprice e le chiede se è a casa e quando viene.
Io sto lì a simulare e mi dico che se pure non dovesse andare, mi tengo comunque la mia vecchia vita di ora, che va pure bene.

Foto ad minchiam illustrative (così magari ci capite qualcosa pure voi):

 





 




Periodo arancione.







Mamma coniglia


(Suster simulatrice allucinata)


postilla:
Mi hanno detto che quando fotografo gli angoli della mia casa si sente che è una casa vissuta, e che sembra persino bella. Non me lo sono fatto dire due volte: io ci sguazzo nelle foto idiote. Grazie comunque a quella persona, se mi leggerà.

Mi hanno detto che (a volte) ragiono come una cinquantenne insoddisfatta. Ho incassato. Ho capito. Sto cercando di recuperare. Grazie anche a quell'altra persona, se mi leggerà.

28 commenti:

  1. Il tuo lato di cinquantenne insoddisfatta mi era sempre sfuggito, ohibò.

    RispondiElimina
  2. insoddisfatta...a me sembri felice come la primavera.

    RispondiElimina
  3. No, va be', era contestualizzato in un discorso specifico... Non mi sento una cinquantenne insoddisfatta in effetti!

    RispondiElimina
  4. Noto libri interessanti nelle foto :D ti stai preparando? :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh eh, sì, mi sto facendo un'idea. giusto per non arrivare del tutto impreparata... ma poi credo che improvviserò. Non sono brava a preparare discorsi. attendo tue news...

      Elimina
  5. Ma quanto è bello leggere questo blog :-)Anche il mio bimbo ora è passato al numero 21 (ed era ora... ha 22 mesi) ma ancora non parla...ma si diletta in vari suoni...allora è proprio vero che le bimbe iniziano a parlare molto prima e mi sembra che la tua parli già bene :-)
    Tornerò presto.
    Ciao.
    Marta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Benvenuta allora, e grazie per il tuo apprezzamento a queste pagine! la bambine parlano prima: è una leggenda o è verità? Non saprei. Io dico sempre che ogni bimbo ha i suoi tempi. la pupa ha parlato piuttosto presto rispetto ai suoi coetanei (iniziato ad accoppiare parole intorno ai 17 mesi, ma già dai 12 iniziava a metter su un vocabolario piuttosto folto, per quanto storpiato) e ora.... non sta mai zitta! Grazie per il tuo intervento

      Elimina
  6. Bellittimo. Tutto bellittimo.
    Sono ricordi preziosi questi, sprazzi di vita. E' bello parteciparvi :)

    RispondiElimina
  7. Risposte
    1. Grazie grazie, sono una fotografa di talento infatti! purtroppo incompresa dai più! ;D

      Elimina
  8. Posso dire che mi sono innamorata della foto di Panzumen? è stupenderrima... :)
    Anche noi facciamo pittura selvaggia (usando mani, piedi, petali, foglie, di tutto di più per dipingere sugli scatolini) sul terrazzo quando siamo sole solette :)
    Sul resto, bel post!
    In bocca al lupo, è bella la chiusa "son contenta della mia vita" e 50enne insoddisfatta? naaaaa...
    ps: appena scarico le foto ho un po' di foto di gatti da condividere :) non so che martedì ma ci sarò! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Brave brave! Una figata avere una terrazza infatti! E viva l'estate che i pupi si possono zozzare da capo a piedi e poi buttare in una pozza d'acqua con una numero imprecisato di animali a lavarsi senza prendersi una polmonite! per i gatti vai tranquilla, postali un po' quando ti pare!

      Elimina
  9. Che meraviglia la Pupa versione Picasso!!!
    E Panzumen col suo pupazzo mi verrebbe voglia di riempirlo di coccole *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per la verità appartiene alla pupa, e si chiama Amleto, o Ambleto, a seconda dei casi. Naturalmente il nome è di ispirazione letteraria! (Shakespeare? No, ma che hai capito:
      http://www.anobii.com/books/Guarda_c%C3%A8_un_buco/9788877035806/019fc8a5d94c58e923/

      Elimina
  10. Risposte
    1. Er... Ragazzi, ma dite sul serio o mi state minchionando?

      Elimina
  11. Bello questo post, prima leggi e immagini, e poi controlli con le foto se avevi pensato giusto ;)

    RispondiElimina
  12. CHE BELLE FOTO!!!
    PS Anche mia figlia adesso ha il numero di scarpe 21
    PS2 Ma lo sai che ho appena comprato "Le città invisibili" e "Lezioni americane" di Calvino perché volevo rileggerli a distanza di tanti anni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, caro BABBO >(per i compliementi alle foto minchione). Anche io sento periodicamente la necessità di rileggere Calvino. Calvino e solo Calvino, chè non sono una grande RI-lettrice di libri. Ma Calvino sì. Calvino va letto e riletto, e ogni volta ti accorgi che è come leggerlo per la prima volta. (Tra l'altro le Lezioni americane dovrei acquistarmelo perchè lo rileggerei molto volentieri. letto 5 anni fa, chè preparavo una relazione sulla percezione, preso in prestito da mia madre...)

      Elimina
  13. Una casa bella, e calda :)
    Sono bellissime le tue foto ad minchiam!!!! "Urgenza linguistica", ecco che ho trovato finalmente la traduzione per quello che fa anche Elisabetta! Finora ho usato termini un pò meno fini, ecco.
    Hai due occhi di un azzurro stupendo, e sono stata bene in questa giornata virtuale nella tua casa, in vostra compagnia.
    Andrà bene, ho fiducia in te :)
    giuppy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì sì: calda, caldissima in estate... bollente! In inverno insomma... piuttosto gelida!
      Grazie cara. Per gli occhi, per la compagnia, per la fiducia...

      Elimina
    2. fiducia "a brache" come si dice da queste parti, compagnia solo virtuale ma sempre presente, gli occhi sono fissi sulle cose che mi piacciono, e che sono indiscutibilmente belle.
      :)

      Elimina
    3. Mi sfugge il significato di "fiducia a brache", ma forse forse nel senso di "a volontà"?

      Elimina
  14. C'è acqua che bolle in pentola!!!
    Mi piace :D

    RispondiElimina
  15. Il post precedente mi piaceva meno.
    Anch'io sopporto male gli inizi, le scelte. Ma in questo periodo in cui mi sento "immobile ed immobilizzata" forse ne avrei bisogno.

    RispondiElimina

Che tu sia un lettore assiduo o un passante occasionale del web, ricevere un commento mi fa sempre piacere, purché inerente e garbato.
Grazie a chi avrà la pazienza e la gentilezza di lasciarmi un segno del suo passaggio.