martedì 11 febbraio 2014

Manuale d'istruzioni per auto (quasi) d'epoca. Ovvero: la nostra Fiesta non deve finire.

Da quasi due anni possediamo una splendida Ford Fiesta Color verde-acqua marina, colore che a Mimi piace molto, e anche a me, non proprio di seconda mano, stando al libretto di proprietà, quanto piuttosto di sesta, anno di immatricolazione 1994, e per quanto riguarda il prezzo di acquisto, diciamo che l'ultimo proprietario aveva urgenza di svuotarsi la rimessa ove tale gioiello giaceva da alcuni anni pressoché inutilizzato.
Potremmo anche dire che, se non ci ha pagato perché ce la portassimo via, poco ci è mancato. Ad ogni modo possiamo ancora dire che l'autoradio che il Beduino ha avuto premura di installarvi prima ancora di fare il passaggio di proprietà, sopravanza il valore dell'intero veicolo all'infinito, se la matematica non è un'opinione, e se è vero dunque che zero per tutti è sempre zero.

Diciamo ancora una volta che in pratica abbiamo acquistato lo stereo per l'auto, e in seguito, ci siamo procurati un'auto in cui installarla.
Ma bando alle smancerie.

Quando uno decide di procurarsi un'auto (quasi) d'epoca ci sono fattori dei quali deve debitamente tenere conto.
Ecco qui per l'utente incauto, un utile prontuario di utilizzo per automobili "da battaglia" (nel nostro caso, diremo ancora che il nome della suddetta autovettura "Cayman Blue", lungi dal voler essere una presa per i fondelli, le calza a pennello).

  1. Portiere. Quando acquisti una tre porte dovresti assicurarti per lo meno che la totalità delle tre porte in questione siano ben funzionanti. Hai controllato che aprano e che chiudano? Se la chiave non gira al primo tentativo, non illuderti che nei successivi 50 la situazione possa migliorare, neppure con l'ausilio di grasso lubrificante per serrature. Non insistere, neppure: l'unica cosa che potresti ottenere è che la chiave ti si spezzi dentro la serratura. Perfetto: ora possiedi una sola copia di chiavi, da utilizzarsi in due, il che vuol dire ogni volta che esci di casa una lunga ed estenuante ricerca dell'unico esemplare rimasto in vita dentro tasche interne ed esterne di giacche e borse altrui, col risultato di allungare in maniera esasperante i tempi di uscita, sempre al limite del ritardo massimo consentito per l'entrata a scuola. ("Signora, ha lasciato lo sportello aperto!" "Sì, ma vede, non si chiude." "Signora, ma è spalancato!" "Oh, mi scusi." "Guardi, ha lasciato le chiavi attaccate al quadro." "Oh, grazie!" "Guardi, la bambina sta andando via da sola" "Mimiiii!")
  2. Canna di bambù ausiliaria. Strumento atto a consentire l'ingresso in un auto incautamente chiusa a chiave dal proprietario, in un accesso di zelo automobilistico, poiché forse non vi avevo ancora detto che se dal lato passeggeri è possibile ancora chiudere a chiave la suddetta, ugualmente non si può dire per la sua riapertura. Tale operazione è stata decretata a tutti gli effetti impraticabile dal Comitato di Utilizzo Familiare Cayman Blue, dal quale medesimo comitato è stata messa a punto la procedura di riapertura dell'auto chiusa a chiave come segue: aprire il portabagagli, raggiungere con un leggero stretching dorsale la suddetta canna di bambù ivi appositamente posta, e con essa infine far leva sulle maniglie interne di apertura fino al clack che segnala il sollevamento delle sicure elettroniche (Che sta facendo quella pazza? Ha appoggiato la neonata nel bagagliaio e ora sta cercando di forzare la portiera con una canna di bambù. Che dici, chiamiamo la polizia?).
  3. Bagagliaio. Ora, giacché si è parlato della terza porta della nostra 3 porte, occorre fare alcune puntualizzazioni. Mi preme innanzi tutto specificare che la responsabilità di quanto sto per raccontarvi non è della sottoscritta e della sua opinabile capacità di fare retromarcia, quanto del Beduino e della sua eufemisticamente detta "retromarcia sportiva", il quale una volta proprio facendo retromarcia, si è "unito in comunione carnale" con una colonnina di travertino. Da allora lo sportello posteriore si è inabissato nel telaio. Quindi aprite il bagagliaio con mossa decisa. Più decisa... Più decisa ancora. Sbatacchiate senza remore lo sportello del vostro bagagliaio, prendetelo a calci, se credete, fatevi uscire l'ernia. Avete fatto un grave errore a volerlo chiudere: perfezionisti! Bastava che voi lo appoggiaste, avendo cura che le buste della spesa al suo interno non esercitassero troppa pressione comportandone poi la riapertura in corsa, con la conseguente disseminazione di articoli alimentari sulla carreggiata, come potrebbe già essere accaduto, senza meglio specificare. Ma voi avete voluto strafare, e chiuderlo. Bene, ora provate a riaprirlo: vi servirà come minimo un piede di porco. In alternativa potreste usare un ombrello rotto raccolto dal margine del marciapiede. Fatto? Ok. Ora asciugatevi il sudore dalle ascelle, poi sollevate lo sportello sopra la vostra testa e proseguite con il download delle vostre buste del supermercato. Ops! Cavolo, tutto bene? Pardon, ho dimenticato un piccolo particolare. Dovevate accompagnare lo sportello fino in cima, se no ovvio che vi sarebbe ricaduto sulla testa! E' successo anche a me e a momenti rimanevo tramortita lì sul posto, appesa penzoloni con la testa nel bagagliaio e le gambe abbandonate sull'asfalto, le bimbe urlanti nei seggiolini. Beh, ora che lo sapete, spero farete più attenzione in futuro (Ma porc... @#@*%&--$£!!!)
  4. Sedili ribaltabili. Quando uno possiede una tre porte dovrebbe anche assicurarsi che i sedili anteriori, ribaltandosi, consentano l'accesso dei passeggeri ai sedili posteriori. Purtroppo il fatto che i sedili di un'auto quasi-d'epoca siano ribaltabili non è scontato. Si dà il caso che dopo madornali sforzi, voi siate riusciti a sbloccarne almeno uno. Naturalmente si tratta di quello dal lato passeggero, quindi ricordate sempre al momento del parcheggio di lasciare da quel lato lo spazio sufficiente alle laboriose operazioni di uscita delle bimbe. Come dite? Vi è rimasta in mano la leva per sbloccare il sedile? Niente paura: vedete lì, nel cruscotto, quel cacciavite? Non è messo lì a caso. Armeggiando un po' col sistema di blocco riuscirete a far leva con quello. In ogni caso conviene che quel sedile lì voi lo lasciate sempre sollevato, a meno che non debba essere occupato da un passeggero (Ti darei volentieri uno strappo, ma preferirei non abbassare il sedile, se no poi è un casino risollevarlo. Ottima scusa per i compagni di viaggio sgraditi).
  5. Sterzo. Mi avevano parlato di una roba chiamata "servosterzo" e per me fino a poco tempo fa era una specie di leggenda metropolitana. Per guidare la Cayman Blue ci vogliono bicipiti d'acciaio, e non dimenticate una colazione nutriente, per partire con più energia. Quando ero incinta di Rania ogni volta che dovevo tentare un parcheggio un tantinello laborioso, temevo una rottura delle acque per eccessiva sollecitazione addominale. La prima volta che ho guidato l'auto di un amico e ho provato semplicemente a far manovra per uscire dal posteggio in retro, è stato un momento di intensa commozione. La soddisfazione di poter sterzare col solo utilizzo del dito mignolo (fosse anche quello del piede sinistro) è stata tale e tanta che ho desiderato ardentemente di percorrere una lunga e tortuosa serie di tornanti montani. Una soddisfazione che con la vostra auto quasi-d'epoca potete scordarvi. In compenso è un ottimo esercizio per le fasce muscolari superiori del vostro corpo (Palestra? Pfui! Io non ne ho bisogno: ho un'auto quasi-d'epoca!)
  6. Tergicristalli. Non lo so. Ci stiamo ancora lavorando, smanettando con le varie leve a destra e sinistra del volante, ma... giurerei a questo punto che quelli del lunotto posteriore siano fuori uso. Beh, come dice il saggio, l'importante è guardare avanti, ché indietro c'è solo strada già percorsa. Ovviamente questo non vale quando tentate disperatamente di rinculare sotto la pioggia battente dopo aver incautamente imboccato contro mano una strada a senso unico di circolazione. Ora sono cazzi vostri (stupido navigatore satellitare!)
  7. Fari. Era un po' che mi chiedevo perché mai la spia blu degli abbaglianti della Cayman fosse accesa, anche a fari spenti. Mi chiedevo anche come mai, certi automobilisti isterici e maleducati mi suonassero e lampeggiassero e mandassero improperi dall'interno insonorizzato del loro abitacolo, e indirizzassero occhiate molto adirate accompagnate da gestualità per me abbastanza incomprensibile. La cosa mi si è fatta chiara una mattina, che uno mi si affianca e mi fa tipo "ciao" con la mano, ma non normalmente, lui lo fa aprendo e chiudendo la mano come fanno i bambini piccoli che imparano a fare "ciao". E allora mi illumino di immenso. Mi abbaglio di immenso dovi dire. Deduco esservi un contatto non dovuto tra la leva di attivazione delle mie frecce segnaletiche, e quella degli abbaglianti, cosicché essi si attivano ogni volta che segnalo la mia prossima svolta a sinistra. Poco male, imparerò a circoscriverne l'utilizzo (della freccia) solo dove strettamente necessario. Anche perché poi riuscire a spegnere gli abbaglianti non è impresa di facile risoluzione, e comporta continui e reiterati saliscendi della leva di attivazione ("Mamma, basta, così la rompi!" "'Sto cazzo de leva, ma come cazz...").
  8. Climatizzazione. Giurerei che c'è. Almeno per quanto riguarda l'hardware. E' tutto lì: manopola della temperatura, presa d'aria, pulsanti vari di accensione, aria sul parabrezza, aria sul lunotto, aria sui piedi, aria in circolo. Di fatto credo sia andato il software. Sì, il soffio, l'alito di vita, la brezza che porta ristoro dai torridi picchi agostani e conforto dal gelo dicembrino. Mah. Qui non si muove foglia. In alternativa si può sempre tirare giù il finestrino, quando fa caldo. In autostrada non è il massimo, per esempio, che pare di stare nella galleria del vento. Col freddo l'unica è coprirsi bene. Ah: e alitare sul parabrezza non serve per spannarlo.
  9. Parabrezza. Dicevamo, che nelle fredde mattine invernali, quando per uscire di casa alle 8 e portare tua figlia a scuola ti stratifichi di lane varie e imbottisci lei come un panuozzo di maglie e golfini sotto al piumino già di per sé imbottito, sali in macchina battendo i denti e imprechi scivolando sull'asfalto ghiacciato, il parabrezza non collabora al buon esito della tua missione nelle terre estreme. Egli è, nella migliore delle ipotesi, semplicemente appannato, nella peggiore, completamente coperto da uno spesso strato di ghiaccio (brina?). E tu non potrai farci niente. L'appannamento del tuo parabrezza è endemico nelle mattine d'inverno. Là dentro la visibilità è pari forse solo a quella di Hans l'Uomo Talpa dei Simpson. L'unica, soprattutto se hai una certa prescia, è guidare con la testa fuori dal finestrino. Dicono che il freddo intenso tempri il corpo e lo spirito. E noi ne abbiamo da vendere. Di tempra, dico.
  10. Sistema di frenata. Non avrei quasi nulla da obiettare se i freni di questa vostra auto quasi-d'epoca si limitassero ad essere un tantino lenti, perché allora basterebbe calibrare la vostra forza e i vostri tempi di frenata in relazione a quelli, lunghi, dell'auto, e magari moderare la velocità. Ci duole dire però che, malgrado le ripetute revisioni, e sperpero di denaro in parcelle del meccanico, il sistema di frenata della Cayman continua ad essere piuttosto ballerino, il che significa che talvolta rinviene, e a un tratto si ricorda che il suo dovere è quello di frenare, così quando voi affondate il piede, deciso, sul pedale del freno, convinti di avere davanti a voi ancora un buon dieci metri di graduale decremento della velocità, ecco che lei inchioda, brusca e senza apparente motivo in mezzo alla strada, guadagnandosi suonate di clacson e altri accidenti delle vetture retrostanti. Scherzetto!
E dulcis in fundo... ASSICURAZIONE!
Se ti hanno detto che acquistare un'auto (quasi) d'epoca potrebbe essere un affarone in termini di spese per la polizza assicurativa, forse non ti hanno detto che, per essere considerata auto d'epoca, una macchina semplicemente vecchia DEVE essere in OTTIME CONDIZIONI; citando:
motore originale o conforme all'originale, così come le altre parti; carrozzeria in ottimo stato (non sono ammessi veicoli che presentino ammaccature o punti di ruggine), sedili e interni in stato decoroso.
Ora, il termine "decoroso" è passibile di differenti interpretazioni, ma...
- Mimi, da dove hai staccato quelle palline di gommapiuma?

Una lontana antenata della Cayman Blue.

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