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lunedì 15 settembre 2014

Sul lago.

Settembre è al giro di boa e ci regala scampoli d'estate che un pochino, almeno credo, rinfrancano quanti hanno sofferto le bizze dei trascorsi mesi di una stagione che si è detto esser stata "atipica".
Poi ci sono quelli che come me non riescono ad essere polemici persino con il meteo, e che in fondo, senza darlo troppo a vedere onde evitar pubblici linciaggi, hanno apprezzato il fresco, accolto di buon grado le giornate incerte, fatto buon viso all'arrivo di trombe d'aria in spiaggia, allargato le braccia di fronte al prospettarsi di una nuova ripassata di pioggia.
Un'estate ombrosa, un po' capricciosa, che ci rallegriamo di aver messo a frutto per quanto ci è stato possibile

Sul Lago Trasimeno

giovedì 15 dicembre 2011

A proposito... (pensavate forse di esservi salvati dai miei resoconti fotografici di viaggio?)

Insomma, non è che sia andata proprio malissimo, eh!
Influenza intestinale a parte e lampi di genio beduino (da non confondere col genio della lampada) pure a parte, la nostra visita piemontese alla mia sorella naturalizzata montanara è stata piacevole, malgrado il freddo.
Urca che freddo ragazzi! e chi se lo aspettava?
Lì nel paesello la situazione si presenta così:


Non vien freddo solo a guardarlo, 'sto paesaggio?



Tipo che a me non sarebbe mai venuto in mente che una casa potesse aver bisogno di una legnaia...



Ma trovo tutto ciò molto, molto casa.

Al paesello la zia e la nipote passeggiano amenamente, a debita distanza (non sia mai dar troppa confidenza!)

Lei sa bene dove andare...


 A visitare le attrazioni del luogo: i suoi noti castelli.




Una volta preso il via chi l'ha fermata più?
"Onòòò... duòòò.. dedììì..." conta i passi e poi... "Oddìo! Oddìo! Cadu-ta!"
Se pure mi stava per pigliare un infarto, quando si è rovesciata quasi di sotto dal ponticello, non ho potuto fare a meno di ridere a questa esclamazione! No, perché è lei stessa che si è fatta l'audiocronaca dell'incidente, se non si era capito, con tanto di "oddio oddio"!
A raccontarlo non rende il ridicolo della situazione: lei che si autoallarma ed espone l'accaduto, tranquillizzandosi subito dopo... che tipa questa qui!


Case con tetti spioventi...


E un signore che a quanto pare  lei ha identificato come "Noè"! (Tutta colpa dei due liocorni!)


Alberi dal tronco graaaaaaaaande!



E poi il momento di puro godimento...


La marmellata di mirtilli!

Il gatto Geggio sulla panza, se non sbava, fa molto sera d'inverno davanti al focolare...


Ma assai di più: il focolare! (Non è un forno, non è una tv: è un camino eh!)


Ecco, solo per rendere l'idea: questo il panorama dalla finestra di casa, all'imbrunire:


Ma all'alba le montagne innevate pare diventassero rosa... io non le ho viste, accidenti. I miei ritmi biologici erano tutti sballati, e per quanti sforzi facessi, non c'è stato verso.
Sarà per la prossima volta, eh!

venerdì 5 agosto 2011

Dove andranno? (Ma soprattutto: riusciranno?)

Suster e la pupa a giorni leveranno le tende e si autotrasporteranno nei pressi di questa ameno località:


Allora, avete capito? Ma come no? Possibile?
Ecco cosa trovo a riguardo, che può essere illuminante:
"Suggestivo borgo dall’atmosfera ferma nel tempo, rappresenta un raro gioiello di urbanistica medievale."
Ancora niente?
"Dal 7° al 3° secolo avanti Cristo fu un fiorente centro etrusco."
Un altro aiutino?
"Fu poi importante città in epoca romana, tanto è vero che nei primi secoli del Cristianesimo divenne sede vescovile. Fu conquistata dai Longobardi (594), e divenne dominio degli Aldobrandeschi il cui Ducato arrivò a comprendere l’intera provincia di Grosseto."
Ma siete delle pippe, scusate eh!
Sono sicura che quando vi dirò il nome vi darete delle gran manate sulla fronte e direte: "Miiii, è veeeero!"
Però vi lascio la rivelazione del nome all'ultimo. Come quel cruciverba della Settimana Enigmistica in cui devi capire che città è e le definizioni orizzontali corrispondono alle immagini delle foto, che ritraggono scorci di visuali decisamente illuminanti, quali "Palazzo del Comune" oppure "Panorama" o "Duomo", "Pieve", o "Chiesa di Santa Maria Vergine". Poi alla fine scopri che era Rocca alla Pieve di Bruscolino, frazione di Montepulcioso e ti chiedi come hai fatto a non capirlo subito.
Ma tornando a noi, delle dozzine e dozzine di cose che avevo intenzione di preparare prima della partenza non ne ho fatta mezza, ma poi in fondo non erano così fondamentali, e dato che pare che io e la pupa dovremo partire ancora una volta per mezzo treno, trascinandoci già dietro ingombranti appendici quali indispensabile seggiolino per auto e passeggino, direi che meno fregnacce mi porto apprsso meglio è.
Per dire: volevo realizzare una fantastica Com-pu-pilation con le canzoni preferite da lei, ma i miei tentativi di ricerca in rete delle suddette mi hanno condotto a risultati solo parzialmente soddisfacenti. Niente.
Mi sono procurata però un fantastico porta-cd per raccogliere la sua cospicua collezione di singoli, e ho fatto scorta di quaderni, e altro materiale di cancelleria, perché ultimamente ci stiamo dando alle belle arti. Chissà poi se ce la farò a caricarmi tutto, sigh.
Dovremo lasciar qui una buona parte dei suoi libretti, e portarci dietro gli altri giochi è sicuramente da escludere.
Per quanto riguarda me avevo pensato di procurarmi con largo anticipo una guida del territorio e stilare una lista di luoghi notevoli da visitare, liberi finalmente dalle pretese beduine di evitare qualsiasi meta anche timidamente urbanizzata perché lui preferisce viaggi into the wild.
Il largo anticipo di cui sopra credo ormai sia sfumato, ma forse ce la faccio tra oggi e domani a realizzare il mio acculturato proposito. Bisogna vedere poi se, pupa piacendo, l'itinerario verrà realmente osservato, ma non importa.
I bagagli sono ancora un vago abbozzo di idea che credo concretizzerò la notte tra sabato e domenica, dopo aver messo lei a nanna, che già lo so che proprio quel giorno non ne vorrà sapere e si risveglierà otto volte mentre io cerco ovunque il caricabatterie del cellulare e mi chiederò se sia il caso di infilare in valigia i soliti otto libri e poi di leggerne solo uno e mezzo.
Oh caro amato blog, che mi hai tenuto compagnia per i tediosi e solitari mesi invernali, per i faticosi e impegnativi mesi primaverili, per i sonnacchiosi e lenti mesi estivi... te non ti porto di sicuro.
Ti mollo qui, e non te ne avere a male, ma quando è troppo è troppo,  in vacanza non ti ci porto. Considerato soprattutto che sei praticamente l'unico impegno a tempo limitato e continuativo che io mi sia imposta da una anno a questa parte, sarebbe come portarsi in vacanza il proprio lavoro.
Ma poiché di lavoro non si tratta, e a dimostrazione che mi sto completamente rincoglionendo e che forse farei maglio a fare i bagagli piuttosto che impiegare il mio tempo così, ho programmato per voi gradito pubblico dei fantastici servizi estivi.
E siccome dei luoghi in cui sto per recarmi non so dirvi quasi nulla, vi parlerò dei luoghi noti, quelli che mio zio Silvano chiamerebbe "i luoghi della memoria".
Ok, ora potete anche insultarmi, ma non prima che io vi abbia svelato il nome della località segreta meta del nostro pellegrinare.
Ecco qui: andatevela a guardare (sempre se la cosa può interessarvi, eh!).
Così, ammesso che non partiate pure voi per le vostre mete, e allora immagino avrete di meglio da fare che stare su internet (e ve lo auguro di cuore), non sentirete troppo la mancanza di Suster. Della pupa un po' sì.
Buone vacanze allora!





(Le realizzazioni artistiche della pupa e della sua mamma)

sabato 4 giugno 2011

Tirando le somme.

Allora: sappiate che i post del sabato sono, secondo le statistiche del mio blog, i meno letti, e questo può significare solo una cosa: la gente di sabato ha di meglio da fare che piazzarsi davanti al pc a leggere le mie sciocchezzuole. Magari va al mercato, magari esce a prendere un po' di sole, magari ha da preparare il pranzo del week-end per tutta la famiglia. Chissà. Non sono affari miei.
Però sappiate che se oggi non passerete a visitarmi non saprete mai il nome del vincitore di questo fantastico, eccezionale, incredibile, meraviglioso concorso:


Questo messaggio si autodistruggerà allo scoccare della mezzanotte di domenica.

Scherzo!
Ci avevate creduto, eh?
Bando alle ciance, il fortunato vincitore è...

(estrazione casalinga)







Evviva!!!
Congratulazioni alla vincitrice! (Che partecipava con questo post).
"Non hai vinto, riprova" per gli altri.

Sono già un po' malinconica. Nostalgia, nostalgia canaglia...
Ed è per questo che oggi vi delizierò con un mio magistrale scatto, che vuole anche essere un invito alla vostra responsabilità civile:

Referendum abrogativo.
Il 12 e 13 giugno vota Sì, per l'acqua, bene comune.
Non lasciarmi assetato. Persino io ho diritto all'acqua.
Lascereste questo povero derelitto morire di sete?
Mettetevi una mano sulla coscienza, con l'altra mettete una X sul Sì.
L'infelice individuo ritratto in foto mi ha ufficialmente concesso l'usufrutto della propria immagine a fini propagandistici.
Si ringrazia pertanto G. B. per la gentile collaborazione. E se nel frattempo ci avesse ripensato, poiché non era a conoscenza della forma in cui la sua immagine sarebbe stata da me presentata, lo dica, e la foto verrà oscurata.

Ma ecco, rimetto mano a questo post per pubblicare un'altra foto fuori concorso, fattami pervenire ieri sera, a estrazione già conclusa, da Laura, che la spiega così:
L'Italia secondo gli stranieri che non ci hanno mai messo piede e la cui visione del Belpaese è stata completamente distorta dalla ripetuta visione di "Vacanze Romane".

Mi dispiace per Laura: se non avessi già provveduto all'estrazione ufficiale della vincitrice avrei fatto partecipare anche lei. Ma mi sembrava di inficiare il risultato ripetendo l'estrazione (inficiare? Wow!).
Suster informa che provvederà alla creazione di una raccolta di tutti gli scatti da voi e da me realizzati in occasione di questo contest, che poi inserirà in una pagina del blog, quindi, se ne avete voglia, continuate pure a sbizzarrirvi.

Passo la parola a voi, e aspetto nuovi contest (credo che Tri mamma ne abbia in serbo uno... forse! E la esorto a farsi avanti).
E poi segnalo la simpatica iniziativa proposta da questo blog, che io ho conosciuto attraverso Owl.

Ringrazio tutti voi per l'attenzione e l'impegno dimostratomi.
Sono contentissima di essere qui oggi e grazie a tutti di essermi stati vicini.
Un saluto speciale alla mia mamma, che mi ha sempre sostenuto e ha sempre creduto in me.
Non ci posso credere di essere arrivata fino a qui.
Ricordatevi di credere sempre nei vostri sogni, però sappiate che mangiare pesante la sera prima di coricarsi non aiuta una buona e sana attività onirica.
Volevo salutare (a) tutti quelli che mi conoscono e soprattutto la classe 3a B dell'Istituto Silvio Berlusconi (non si sa mai: prima o poi glie ne dedicheranno uno).

venerdì 3 giugno 2011

(Mi) immortali gli Italiani. The end.

Bene, eccoci giunti alla conclusione del nostro grande concorso fotografico.
Da oggi decreto ufficialmente lo stop alle telefonate.

Uff! Che fatica! A saperlo prima non mi ci mettevo in questa storia. E per fortuna che per circa un mese e tre settimane non ho ricevuto nessuna adesione, perché invece l'ultima settimana l'ho vissuta in preda alla smania di controllare ogni tre per due posta elettronica, Facebook e blog, nell'attesa ossessiva di nuovi partecipanti.
Suster è così: ha priorità un po' sballate. Così anziché inventariare la congerie di articoli che continua ad accatastarsi in cima al frigorifero si è messa ad importunare amici e conoscenti con sms del tipo:

"Pisa & Love informa: il fantastico concorso fotografico (Mi) immortali gli Italiani  sta per scadere. Se vuoi partecipare anche tu, affrettati!".

Fortunatamente, dicevo, questo delirio è finito.



Suster è un poco dispiaciuta a dire la verità, perché, dopo aver passato la fase "ma cosa mi è venuto in mente", quella "facciamo finta di niente e tutti se ne scorderanno", quella "spaccherò le palle al mondo intero finché qualcuno non si deciderà a partecipare" e quella " in fondo meglio così: mi risparmio la fatica di recuperare e spedire il premio a chicchessìa", ero appena entrata nella fase "chi l'avrebbe mai detto? E' divertente!".
E' anche dispiaciuta per non aver potuto pubblicare una montagna di "fuori concorso" che le si erano materializzati nella sua testolina insana, alcuni mai scattati per mancanza di occasione, altri sfumati per colpa della reflex, che proprio in questi giorni era stata scaricata dal suo caricabatterie e non vi dico che tragedia. Non ha voluto più uscire di casa: era ridotta a uno straccio, completamente scarica. Approfittando della venuta in quel di Pisa di colei che usa firmarsi "Mam" nei commenti, e che identifico con colei che ha dato alla luce anni fa una piccola Suster urlante, sono riuscita, tra le altre cose, a procurare alla reflex abbandonata un nuovo cavaliere. Erano settimane che non la vedevo così piena di energia e voglia di fare, e così ora stiamo pian piano ricominciando il nostro rapporto lavorativo insieme.

Io chiacchiero, ma voi starete aspettando la proclamazione del vincitore.
Vi dico subito che non ve la comunicherò a questa botta, perché attendo il risveglio di colei che presterà per l'occasione la sua innocente manina all'estrazione del fortunato vincitore.
Per ora mi limito a ringraziarvi tutti uno per uno, anche quelli che avrebbero voluto, ma che non sono riusciti a partecipare.

Qualcuno mi ha anche contattato chiedendomi se non potevo prorogare il termine di scadenza del concorso.
Ma, a parte che non posso continuare a scassare i cabasisi all'universo mondo con questa boiata del contest, poi non sarebbe corretto ai fini del regolamento, e nei confronti di voi partecipanti.
Pur tuttavia la cosa mi stava talmente infervorando, che invito chi volesse farlo (qui e ora, e mai più di qui in avanti, lo giuro e stragiuro) a farmi pervenire comunque i vostri eventuali scatti, ed io provvederò comunque a pubblicarli. Entro la fine del 2011, anno dedicato alla commemorazione di questa nostra Repubblica che, come diceva G.G., a farle i complimenti ci vuole fantasia.

Poi magari a fine anno deciderò se mettere in palio o meno un secondo premio, ricordandovi che il premio in palio al momento è questo:


Nel frattempo, essendo oggi venerdì (ricordo, per chi ancora non la conoscesse, la bella iniziativa I venerdì del libro), vi segnalo, tanto per restare in tema, un secondo libretto:


Libretto piacevole e assai poco impegnativo, da leggersi in un paio di pomeriggi, e non di più perché poi inizia a diventare noioso. Francesco Piccolo ha presentato questo libro ai ragazzi del liceo di mio fratello, e al termine della presentazione a quanto pare ne ha regalata una copia autografata ai presenti. ecco come Suster ne è entrata in possesso.
La cosa già di per sé dovrebbe essere spia del fatto che non si tratta poi di grande produzione letteraria, ma insomma: si lascia leggere. Ed è anche abbastanza divertente in alcuni passaggi.

E con questo concludo la mia parentesi dedicata alla nostra amata povera Patria.


MusicPlaylist
Music Playlist at MixPod.com

Zitti, zitti, che forse ho scoperto il meccanismo occulto per allegare musica in un post.
Gran giorno davvero, questo.

giovedì 2 giugno 2011

Pagare pagare, Italia all'estero, tamarrate e altro

Buona Festa della Repubblica a tutti (ma si usa fare questo augurio? Boh: bisognerebbe chiedere a  Napolitano).
Continuo con la mia opera di redattrice. Mi adopero per voi e per il concorso.
Vi ricordo che oggi è l'ultimo giorno utile per comunicarmi la vostra partecipazione o farmi pervenire le vostre foto.
Siccome ho in programma una sortita extra-regionale con pupa e nonna vi chiedo anticipatamente solo un po' di pazienza per estrazioni e premiazioni. Ma questo è un discorso che faremo più in là.
Per ora il concorso è ancora aperto!
Dunque iniziamo.

Per l'incredibile concorso commemorativo dei 150 anni dell'Unità d'Italia indetto dal noto blog di attualità (ah ah ah!) Pisa & Love
oggi per voi:

Mariléne si è fomentata, e, oltre a farmi una gradita pubblicità su Facebook, mi ha inviato un'altra foto.
Questa:

Pagare, pagare, pagare...

E poi ancora questa, introducendola così: 
Il cordone ombelicale con la propria terra non si taglia mai...questa foto ne è un esempio. Ti assicuro che quando ho visto questo ristorante passeggiando in "little Italy" a New York è nato spontaneamente un sorriso sulle mie labbra.
Trionfo dell'Italianità

Dreamy Melrose mi chiede di pubblicare questa:


E la spiega così:
Io partecipo al contest con una foto idiota; ovvero: ho deciso di immortalare un po' di sana tamarraggine italiana, perchè certi italiani si sa..sono dei gran tamarri. E l'essenza di questo è racchiusa nei culetti abbronzati di quegli italiani palestrati o che si credono palestrati (uomini e donne) che d'estate amano mostrare le proprie grazie indossando costumini succinti e mostrandosi alla platea attraverso lunghe passeggiate avanti e indietro in riva al mare.
In foto: donna in topless e uomo in perizoma in Sardegna (XD auhahahauh!).
Ok, e ora, non potevo lasciarvi senza un "fuori concorso".

La crisi si fa sentire, e gli Italiani sono in piena emergenza casa: sfratti, espropri, affitti alle stelle, mutui insostenibili, case vuote, politiche abitative vergognose, stanno mettendo per strada tante famiglie.
Ma gli Italiani, si sa, non sono gente che non si sappia arrangiare, e non rinunciano facilmente ai piccoli piaceri della vita, neanche nella miseria più nera:

Il lusso dei poveri.
Devo ammettere che mi sto divertendo un casino con questa storia.
Continuate a partecipare!


mercoledì 1 giugno 2011

L'italia in mutande e altro

Un poco indaffarata ultimamente, sopraffatta da moduli e scadenze, fortunatamente nonnificando la pupa per qualche giorno, riemergo ancora, non del tutto sconfitta dalle quotidiane faccende di ordinaria amministrazione. Vi informo che ho infine eseguito l'ecografia al mio polso destro, che non presenta roba callosa, ma solo alcuni ispessimenti chessoìo e bla bla. Niente di preoccupante pare. Posso continuare per la gioia di tutti a scribacchiare al pc pubblicando roba di incredibile levatura morale e valore sociale tipo questa e quest'altra.
Nel frattempo ho anche fatto pace col mio portatile, che è stato in collera con me per un giorno intero, solo perché si è staccato il cavo di alimentazione mentre lui era in funzione. E' un tipo permaloso, a quanto pare. Ma gli ho fatto sbollire la rabbia per una notte intera, aspettando che meditasse sui miei e suoi errori, mostrandomi solo una nera schermata di rancore, e un flebile led luminoso che mi segnalava che realmente stava riflettendo sulla cosa. La mattina mi ha salutato col faccino gasato della pupa che faceva capolino dal desktop. Fortuna che ho i miei consulenti dei rapporti elettronici interpersonali a distanza.

Oggi, gente, per il megagalattico concorso di Pisa & Love
pubblico la foto di Mariléne.

L'Italia... in mutande!

Segnalo anche il post di Owl: Che aria tira?
E quello di Tri mamma: Celebrazioni.
Ah! E quello di Mamma Nuvola: (Mi) immortali gli Italiani?

Ricordandovi che domani 2 giugno, festa della Repubblica, sarà anche l'ultimo giorno utile per partecipare con i vostri eccezionali scatti, vi saluto con un "fuori concorso".

L'Italia è ferma. L'economia è ferma. L'occupazione femminile è ferma. La crescita del Paese è ferma da 15 anni. 
Tanto vale...
E scusate, non voglio sembrare sarcastica. E' che il tipo che le ha messe lì ha avuto davvero un'idea geniale: se non si va da nessuna parte, perché consumare le suole, in questi tempi di crisi?


venerdì 27 maggio 2011

Little Italy.

Buon giorno a voi, signore e signori; oggi la Suster è decisamente in coma profondo e non sa se e quando si ripiglierà, complice una pupa che stanotte ha iniziato a fare i numeri da circo alle 3 e mezza di notte, alternando ciclicamente la fase "pupa furiosa" con quella di "pupa gasata" (consulta leggenda).
E così stamani pubblico solo un nuovo post di partecipazione all'eccezionale contest di Pisa & Love

(Mi) immortali gli Italiani?
 
Little Italy.
 Irene ci ha preso gusto, e ora mi comunica che sta per sottopormi ad uno stalking spietato.
A quanto pare ha proprio deciso di accaparrarsi il megagalattico suster-premio.
Non posso che esserne lieta e lusingata.
 
Per conto mio rinnovo i miei più sentiti "Partecipate! Partecipate! Partecipate!".