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lunedì 13 gennaio 2014

L'una e l'altra (un'apparente dualità).

Una funziona a carburazione lenta, dorme fino a tardi e si sveglia sempre di pessimo umore. Non vuole che si alzi subito la serranda, indugia a letto e a volte mugola che vorrebbe dormire ancora. Bisogna fare attenzione a come la si avvicina, altrimenti morde, e son dolori per le ore a seguire. Si procede cautamente, per tappe graduali, ed assecondando gli umori variabili e precari.
L'altra si sveglia all'alba, e appena sveglia è già a mille, inizia a vocalizzare e pigolare, cinguetta e gorgheggia, scalpita e freme per iniziare l'esplorazione del mondo intorno, distribuisce pernacchie e sputazzi, rimbalza e molleggia allegra su materassi e pance materne, annaspa tra le coperte finché non ti costringe ad alzarti, con lei. Ma non riesci mai ad arrabbiarti sul serio. Anche se non sono neppure le sei.

giovedì 21 novembre 2013

Lavoro di squadra.

Mimi innalza torri altissime. Rania le butta giù.
Mimi edifica fantasmagorici castelli pericolanti di architravi sospesi nel vuoto, sovraccarichi di cuspidi, ridondanti di guglie e trifore.
Rania li rade al suolo. E disperde i pezzi.
Mimi apparecchia luculliane colazioni sull'erba ipotetica del pavimento di piastrelle; dispone piatti, imbandisce tovaglie, distribuisce porzioni, allestisce coreografie di portate.
Rania agguanta e arraffa, porta tutto alla bocca, sbava e si sdraia nel bel mezzo del pic-nic, portando devastazione e carestia.
Mimi organizza raduni principeschi di personaggi di fiaba, inventa storie, mette in piedi dialoghi, promuove eventi, divulga proclami a tutte le fanciulle del regno.
Rania si presenta non invitata al ballo del re seminando il panico tra i presenti, rapisce Cenerentola e stende Biancaneve con un rovescio. Morti e feriti.