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martedì 5 febbraio 2013

Roba da gatti: stato liquido.


(Da Wikipedia)
Il liquido è uno degli stati della materia.

Le sue proprietà principali sono:
  • fluidità: un liquido è un fluido che, in assenza di forze esterne tra cui quella di gravità, ha una forma sferica. I liquidi, a causa della limitata forza di coesione fra le molecole, sono scorrevoli, cioè fluidi. Si dice quindi che "non hanno forma propria". Ciononostante, non tutti i liquidi sono egualmente fluidi, così si dice che l'etere è più fluido dell'acqua o anche che l'acqua è più viscosa dell'etere.

Il gatto è un fluido mediamente viscoso, a seconda dei casi.
    Esempio di fluidità: i liquidi prendono la forma del recipiente che li ospita.


    • elasticità: i liquidi sono molto elastici, cioè si deformano facilmente sotto l'azione di una forza e riprendono immediatamente la forma primitiva appena cessa l'azione della forza deformatrice. 
    Il gatto è un liquido estremamente elastico, ma soggetto a strappi, e non reagisce bene alla trazione delle appendici.
      Esempio di elasticità: come tutti i liquidi, il gatto tende a  deformarsi sotto l'azione di una forza.


      • incomprimibilità: un liquido è un fluido il cui volume è costante a temperatura e pressione costanti; la comprimibilità dei liquidi è in genere molto bassa, e trascurabile se confrontata a quella dei gas, quindi i liquidi sono considerati incomprimibili.
      Il gatto è un liquido difficilmente comprimibile, e non insistete: anche variando temperatura e pressione la sua comprimibilità non aumenterà!

      Esempio di incomprimibilità: il gatto non sembra reagire in alcun modo
      alla pressione esercitata.

      Roba da gatti: la rubrica scientifica del martedì.

      Si ringrazia: Panzumen, per essersi prestato gentilmente all'esemplificazione dei teoremi.

      Ci scusiamo per la pessima qualità di alcune immagini: le nostre tecnologie scientifiche hanno risentito dei tagli ai finanziamenti effettuati dalla spending review.

      martedì 6 novembre 2012

      Mi è semb'ato di vede'e un gatto...

      - Mammaaaa! Vieni a vede'e! Maaammaaaaaa! Vieni a vede'e dove tiamo io e Pantumen? Ci vieni a cecca'e Mamma?

      - Sì sì, ora vengo. Aspetta che finisco di tagliare le cipolle...

      - Mammaaa! Ci cecchi peffavo'e?

      - Sì ecco... Dove siete? Mimi! Panzumen! MIMI! PANZUMEN!

      - Hi hi hi! Tiamo naccotti, mamma!
      (Grasse risate)

      - Ma dove siete? (Cavolo ma davvero non li trovo). Mimi! Dove sei? Sotto alle coperte? (No, era il cuscino. Mi fa pure i tranelli questa qui).

      Lei continua a ridacchiare soddisfattissima e io sono piuttosto disorientata.
      Poi mi sdraio sul letto e mi sporgo per guardare sotto, tra la rete e un vecchio materasso che teniamo sotto al nostro (in mancanza di altro spazio).

      Ed eccoli là, quei due!





      Mi era semblato, infatti!

      Roba da gatti, rubrica del martedì.

      martedì 23 ottobre 2012

      R.d.G. in: Ciotole vuote.

      Che strazio doversi sottoporre a quello sguardo accusatore, a quell'insistenza di chi attende e non te lo manda a dire, a quegli occhi fissi puntati su di te, ogni volta che ci passi accanto, le corse forsennate ogni volta che fai per dirigerti verso la cucina, con tanto di sgommata e derapage.
      E va be', capita a tutti di dimenticare una cosa così, prima o poi, che sarà mai?
      Neanche l'avessi fatto apposta! E poi è da venerdì che sono a casa con Mimi malata e che non esco per fare la spesa. Cosa credete che mi sia divertita?
      Ohè, poi, ragazzi, andateci un po' pianino, mondo boia! Fateveli durare quei cosi, che costano!
      E cos'è quell'aria da vittima innocente, quell'atteggiamento di fiducioso affidamento, quel trasporto speranzoso di chi si mette nelle tue mani, come se potessi fare altrimenti.
      Lo volete capire che non ci sono? NON-CI-SO-NO!
      Va bene va bene, oggi vado a prenderli! Che storie però!
      (Uff! Che seccatura!)


      Quando una ciotola è vuota


      non c'è nulla di più triste.
      (Da straziarti il cuore proprio!)

      Zorro e Panzumen per: Roba da gatti, la rubrica del martedì quando capita.

      Questa settimana partecipa anche mafalda.

      martedì 18 settembre 2012

      Torna roba da gatti: occhio a quei due!

      Alquanto atterrita dall'ignoto, preferisco rifugiarmi nel noto... rispolverando la cara vecchia rubrica!

      Quest'estate è sbocciato un amore.

      Vuoi tu, Mimi...


      Vuoi tu, Panzumen...


      Sì, lo voglio.
      Ok, puoi baciare lo sposo!





      ...E vissero per sempre felini e contenti...


      Roba da gatti, la rubrica del martedì.

      martedì 12 giugno 2012

      Roba da gatti: nessun dorma! #2

      Ok, si era detto "Nessun dorma", se non sbaglio...
      Allora, Panzumen, come la mettiamo?





      Niente. Qui urge passare alle maniere forti: a mali estremi...


      - Pantumeneeee? Dove tei Pantumene?

      (Ah, eccoti qui!)



      Missione compiuta!
      (Dura vita quella del gatto, signori. Ma io lo so che in fondo, le vogliono bene...)

      Roba da gatti, la rubrica del martedì.

      martedì 5 giugno 2012

      Roba da gatti: nessun dorma!

      La pupa sta perfezionando la pronuncia della sua "R". Prima era tipo un'ellissi: '. Ora è tipo una "W".
      Prima era: "Do'o!", ora è tipo: "DoWo!".

      Zorro non ha mai avuto bisogno di perfezionare la sua capacità innata di essere inopportuno.
      Ha sempre avuto in una certa antipatia il sonno altrui, e per questo motivo si è sempre adoperato affinchè esso non si protraesse oltre una certa ora del mattino, infliggendo tassonomiche sveglie al grido di un MIAO-MIAOOO di cui solo chi l'ha sentito di persona può testimoniare l'efficacia. Del resto non è certo una sveglia finalizzata al riempimento delle sua ciotole, sempre ben rifornite di che vivere per almeno un altro giorno di autonomia. No: lui vuole proprio che tu ti alzi e gli fai compagnia mentre sgranocchia i suoi croccantini, vuole iniziare la sua giornata con te che intanto smanetti con la caffettiera e il microonde.
      Peccato che lui dopo la colazione, per così dire, se ne torna nel talamo, per la prima pennica diurna della sua giornata.
      In più ha sempre saputo per istinto naturale quale fossero il luogo e il momento meno adatti alla sua pennica.
      Per esempio le lenzuola del letto mentre io sto rifacendo, guarda caso,  il letto.

      Per fortuna che ogni tanto trova pane per i suoi denti da gatto...


      "Coda pai qui Dowo? Dommi Dowo? Non ti può dommi'è Dowo! Guadda, Dowo 'tta dommendo!"


      (O stava dormendo?)


      "Dowo, vvegliati! Vvegliati, Dowo, non ti può! Ti piace Dowo? Eh, Dowo?"


      "Cawo! Cawo, Dowo! Tei pelite, Dowo? Eh, Dowo? Che c'è Mimi?"
      (Felicissimo, si vede dalla faccia).


      "Dove vai, Dowo! Ti tei alzato? S'è alzato Dowo! Dowo do-ve va-i!"


      Però diciamocelo, un pochino ti sta bene...

      Roba da gatti, la rubrica del martedì.
      Questa settimana partecipa anche: Eu.

      PS.
      Per chi si fosse preoccupato della salute di Zorro, ci tenevo ad informarvi che il gatto in questione si è completamente rimesso, e ha messo su anche un po' di ciccia che prima non aveva. Il cambio di alimentazione in questo caso è stato salvifico, anche se mi sono rifiutata di comprare il cibo da 25 euro che mi aveva consigliato la veterinaria, e ho optato per un mangime mediamente caro, del resto risparmierò sulle scatolette di umido, e mi tengo a posto la coscienza, perché spendere così tanto per dar da mangiare a un gatto mi sembra, a torto o a ragione, profondamente amorale...

      martedì 15 maggio 2012

      Compassione.

      Qualcuno di voi forse si ricorderà di


      Partendo dai presupposti che:

      • oggi è martedì, e non lunedì;
      • l'iniziativa si è già conclusa qualche settimana fa;
      • ho completamente stravolto l'ordine delle tappe (ma tanto cambiando l'ordine degli addendi, il risultato sempre quello è, tuttavia vedere un film montato al contrario non credo che aiuti la sua comprensione, a meno che non si tratti di Memento);
      • a nessuno probabilmente interesserà molto che io continui o no...
      volevo oggi affrontare il tema numero sette del seguente elenco, da cui il titolo del post:
      1. fare domande;
      2. risolvere problemi;
      3. affrontare progetti;
      4. coltivare passioni;
      5. indipendenza;
      6. esser contenti con se stessi;
      7. compassione;
      8. tolleranza.
      9. affrontare i cambiamenti.


      Arriverò mai alla fine della lista? Chissà, chissà.
      Ma intanto riprendo le parole dell'iniziatrice del progetto che spiega così il senso di questa parola, piuttosto ambigua, COMPASSIONE:
      Trattiamo i figli con empatia, chiedendo loro come stanno, ascoltandoli, abituandoli all'interesse per l'altro. Diventeranno persone in grado di lavorare in gruppo. Abbiamo estremo bisogno, infatti, di lavorare in armonia con gli altri perché accanto ad altri che non ci siamo scelti passiamo gran parte della nostra vita, dalla scuola al luogo di lavoro. Se offriamo ai nostri figli l'esperienza di poter essere felici aiutando gli altri e interessandosi di loro, trasmetteremo loro forse il più grande insegnamento.

      Visto che trovo estremamente sensate e vere queste parole, stavolta eviterò di librarmi nei miei risaputi voli logici e proporrò semplicemente una mia personalissima interpretazione di questa massima, una delle possibili declinazioni di come, a mio modesto sempre e umile parere di madre mediamente rincoglionita, permettere a un bambino, anche molto piccolo, come la pupa, di affinare questa capacità.

      Passo la parola alla diretta interessata che, guarda un po', al momento è distratta, sta parlando con Panzumen:
      - Vieni, vieni, Pantumen, vieni da Mimi! No'ssali'e, eh, tul tavolo, Pantumen. Ttai qui, ti 'acconto una 'ttoia.
      Allo'a! C'ea una votta un gatto, BE-LLI-TTI-MO!

      Dovrei restare in silenzio, ma come faccio a non ridere? Intanto lei continua, a raccontare la storia al gatto: non capisco gran che, ogni tanto intermezza con "mh-mh-mh" quando non sa che dire, poi salta di palo in frasca, scavando nella memoria breve della sua recente conoscenza fiabistica:

      - Il mugnaio aveva SETTE pigli... mh mh... peliti, e contenti! Ti è piaciuta Pantumen?

      Ecco, non è che sto cazzeggiando: traevo spunto dalla realtà per spiegare quello che volevo dire.
      Quando osservo la pupa rapportarsi con i suoi gatti, Zorro, detto Do'o, e Panzumen, detto Pantumen(e), rivedo molti dei miei atteggiamenti nei suoi confronti. Lei racconta le storie al gatto, ma anche, sgrida il gatto quando fa cose che non si possono fare, come salire sul tavolo; altre volte reagisce a loro comportamenti in maniera del tutto spontanea e personale, per esempio quando lei sta facendo qualcosa, tipo disegnare sul suo tavolinetto basso, e loro si mettono in mezzo. Ovviamente reagisce con stizza: "Levati Pantumeneeee! 'Tta didegnando Mimi! No ppuoi!"
      Ama tormentarli, anche, in maniera giocosa, e mai sadica, ma quando esagera le dico che non si fa male ai gatti, perchè anche loro quando si fanno male sono tristi, proprio come lei.

      Se loro si rotolano tutti contenti sotto le sue carezze lei va in brodo di giuggiole.
      Se loro avvicinano il muso a un biscotto o a qualsiasi altra cosa che lei ha in mano, prima si arrabbia e dice: "No! E' di Mimi!" ma poi aggiunge: " Hai pame, Pantumen? Vuoi la pappa?"

      Ecco, io credo che prendersi cura di un altro essere animato sia una grande scuola di "Compassione", intesa come "empatia", la capacità di mettersi nei panni dell'altro, di capire di cosa ha bisogno e di giustificare le sue azioni attraverso l'interpretazione del di lui sentire, che possiamo immaginare simile al nostro.

      Educarsi alla comprensione dell'altro, e alla sensibilità.


      (Notare nella seconda foto lo sguardo soddisfatto e fiero di Zorro dopo l'inatteso abbraccio, per cogliere il quale non ho potuto che queste foto un po' minchia, ma pazienza...)

      Questo post partecipa alla rubrica del martedì: Roba da gatti.
      Ah-ah! Non ve l'aspettavate eh!? Fregati!

      Se invece vi può interessare leggere delle precedenti capacità da me affrontate cliccate i seguenti link della mia personalissima lista:

      martedì 24 aprile 2012

      Gatti in primavera (romanticherie)

      E va bene, lo confesso: che il titolo che avevo dato all'inizio era "Cats in spring". Non suona molto più fico? Ma poi ho voluto tenere la linea dura e ho latinizzato.
      Niente anglofonismi gratuiti qui (solo ogni tanto, va!).

      Cosa fanno i gatti in primavera, secondo voi?


      Beh... dormono! Come sempre.
      Ma sotto una romantica coltre di bianchi petali.
      (Non sono morti eh!)

      Roba da gatti ringrazia per la cortese partecipazione Il finto Panzumen e sua madre (anche detta La gatta grigia), gatti di zona.

      Ringrazia anche:
      E chi altro vorrà dire la sua.

      Roba da gatti, la frivola rubrica del martedì.

      martedì 17 aprile 2012

      Roba da gatti e... il rispetto per il lavoro altrui.

      OK, per una volta lo faccio.
      Del resto co'sta pioggia i panni ci hanno messo un secolo ad asciugare.
      E poi che ci vuole? Giacché la pupa guarda i video su you-tube per conto suo ed è presissima a scegliere il prossimo da far girare nel pc...
      Per una volta facciamo le cose per bene.
      Tanto lavorare a ritmo di 44 gatti e Valzer del moscerino è una goduria.

      - E' finito vidio!

      Oh, sì, aspetta che ne mettiamo un altro.
      Mi allontano due secondi, volto le spalle... (Eh, sì: grande errore l'abbandono di campo!)

      ...

      E tu? che hai deciso di fare?
      No sai, non è che io voglia disturbare i tuoi sonni così concentrati, caro Zorro.
      Come se poi stessi lì a dormire da un'ora: lo so bene che ti sei appena accomodato.
      No, perchè sai, due secondi fa qui sopra stavo facendo altro...



      Beh, cos'è quell'espressione sorpresa e un po' scocciata? Come se cascassi dalle nuvole!
      Se non lo sapessi ci crederei anche, ma sono strasicura che due secondi fa tu qui sopra non c'eri.
      Oh, poi capace che mi sbaglio io...

      Ma allarghiamo il campo, dunque, e vediamo se i fatti danno ragione a me o a te:


      ...Ancora un po', che non si capisce bene il contesto: allarga, allarga...


      Eccola lì la prova!
      Allora è vero: stavo proprio stirando! Non è stato tutto un parto della mia immaginazione!
      Come la mettiamo caro mio?


      Lo vedi che mi sei un tantino d'intralcio? No, scusa: hai ragione anche tu, ma, come dire, con tanto spazio intorno, proprio qua?
      Non è per fare la guastafeste, ma proprio non mi riesce continuare se tu... ti dovrò chiedere di alzarti.
      Senza rancore eh! Amici come prima? Niente di personale, inteso...

      ...

      (Mah, chissà se se l'è presa...)
      Ma andiamo avanti... Che c'è Mimi, mettiamo Heidi?

      ...

      'Zzarola: Zorro!




      Questo si chiama mobbing!

      E allora? Guarda che ti vedo: non fare il vago!
      Il mimetismo non è ancora perfetto. Prova ancora, sarai più fortunato.

      ...

      Puff! Pant! E' stata dura ma ce l'ho quasi fatta.
      Toh! Mi squilla il cellulare: andrò a rispondere.

      ...



      ...Potevi dirlo se ti piaceva quella tutina viola...

      ***

      Zorro ci teneva a partecipare a: Roba da gatti, la rubrica del martedì che barcolla ma non molla.

      Questa settimana Roba da gatti di:

      (Grazie, o mie volenterose seguaci!)

      martedì 10 aprile 2012

      Roba da gatti: a noi (ci) piace... (riaverti qui)

      (Dedicato a Panzumen, che non perde il vizio, perché non si dica che non l'amiamo).

      A noi piace, in primavera, con le prime soleggiate e le brezze fresche, i rovesci e le improvvise gelate, a noi piace vestirci di peli. Peli grigiolini. Ci piace cospargercene corpo e abiti, ci piace tappezzarcene i pantaloni un tempo neri.

      A noi piace, in questa stagione di aria nuova, respirare a pieni polmoni, inebriarci le nari di peli di gatto, inalarne a più non posso. Ah! Noi godiamo dell'aria di casa, satura di peli felini, che ti procurano quel pizzicorino ridente, quello scherzo di asma, quella divertente asfissia...

      A noi piace da matti, mangiare grandi quantità di peli di gatto. Ci piace ritrovarceli galleggianti sulla superficie delle nostre bevande, vederceli appiccicati al fondo del piatto una volta data l'ultima forchettata di farfalle al pesto di zucchine, ci fa impazzire vederli veleggiaare sulla nostra succulenta cosciotta di pollo...

      A  noi piace impastare farina e peli di gatto, infornare peli di gatto ben incorporati a quella che diventerà la nostra torta di pere e cioccolata, vanto della nostra cucina, ci piace in maniera indescrivibile vederne spuntare di quando in quando qualcuno dalla nostra appetitosa fetta di torta.

      Perciò, Panzumen caro, non è certo per l'esubero danzante e svolazzante del tuo aereo pelo in giro per la nostra lustra dimora, che oggi ho deciso di rastrellarne un bel po'...



      E non guardarmi così: lo so che godi come un riccio a farti strigliare quel tuo manto da yak siberiano!




      Ho solo pensato che con quel che costa il feltro in merceria al giorno d'oggi, farne scorta casereccia non può certo guastare: capace che lo userò come imbottitura del mio primo gatto di pezza homemade.
      Ché qui si ricicla alla grande (tempi di crisi, tempi bui), e non si butta via niente!


      Come ti senti bello, ora, eh?

      Roba da gatti, la rubrica del martedì che ogni tanto ritorna.
      Partecipate numerosi!

      Questa settimana Roba da gatti di:

      martedì 20 marzo 2012

      Aspettando Panzumen...


      A loro piace dormire così...

      Edizione lampo di Roba da gatti, la rubrica aperiodica del martedì.
      Si accettano partecipazioni s. v. p.

      Questa settimana Roba da gatti di:

      martedì 21 febbraio 2012

      G come gatto: gatti libici per Roba da Gatti.

      La pupa si è dovuta rassegnare all'evidenza.
      Non che non ci abbia provato...





      I gatti libici non si lasciano prendere!



      Smilzi e ossuti, guardinghi e circospetti, ti guardano da distanze di sicurezza...


       Rintanati in qualche anfratto o appollaiati laddove 80 cm di essere umano mai potranno arrivare...





      Alla fine ha dovuto prendere atto della sconfitta!

      Roba da gatti, la rubrica del martedì.