mercoledì 24 aprile 2013

Ritmi.


Prendiamo i nostri ritmi.
Questo è quello che rispondo a chi mi chiede come va, come sta andando.
Il fatto è che non mi capacito che stia andando fin troppo bene.
E non mi fido.
E allora aggiungo: "Non vorrei parlare troppo presto, ma...", "Ora non vorrei tirarmela ma...".
Ma sta andando bene.
Malgrado la varicella, e il tiramoccio, e le due settimane a casa dal nido, e la pioggia, che ora lascia il posto ad un tempo squisitamente primaverile.
Oggi l'aria è tiepida e ho messo Rania a dormire sul terrazzo.
Ho scoperto che dorme meglio fuori che dentro, forse cullata dal rumore di background del vento, delle foglie, degli uccelli, e del traffico in lontananza.
La metto lì e me la scordo.
Poi ogni tanto la sento che squittisce o pigola, vado a vedere e la trovo che sta sognando.
I suoi ritmi sono lunghi e regolari.
Mimi è tornata al nido questo lunedì.
In due settimane ci siamo sparate un'overdose di film della Disney.
Io assidua al mio compito di addetta alla puppa, ne approfittavo per addormentare "l'altra".
Lei dimentica del mondo circostante imparava battute a memoria e diventava di volta in volta Lady Marian o la mamma dei gattini...
Ora è Peter Pan.
Per quanto ritenessi la versione Disney della storia oltremodo noiosa e vetusta, ho comunque acquistato il DVD durante un fulmineo blitz alle Poste-shop per adempimento di pagamenti vari, perché lo sapevo che tanto al mio ritorno mi avrebbe chiesto: "Mamma, coda mi hai portato?"
Da allora non abbiamo visto altro che Peter Pan.
Mi chiama "Mia fatina!", che è anche piuttosto esilarante già di per sé, senza bisogno di confrontare le nostre stazze per rendersi conto che la mia non è debitamente proporzionale a quella dell'eterea Trilly...
Ma comunque la mattina la porto all'Isola-che-non-c'è, dopo aver lasciato la fatina piccola al babbo-di-Wendi-che-si-allabbia-semple.
Saliamo sul galeone dei pirati e Peter dà il comando: "Polvere di fata!"
E così voliamo al nido.
E lei dà un bacio alla sua fatina e si avvia, poi si volta e dice: "Vieni tu a prendermi, mia fatina?"
E io dico: "Sì, Peter. Vengo io".
Perciò ora scusatemi: ho un appuntamento all'Isola-che-non-c'è.



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