lunedì 28 settembre 2015

Osservazione delle bambine nello spazio. Annotazioni empiriche.


Fenomenologia del comportamento cinetico delle bambine:

1. Poste tre (o numero maggiore) bambine ai giardinetti, le bambine tendono a occupare tutto lo spazio disponibile, sparpagliandosi.
2. Se lasciate libere di espandersi nello spazio il raggio di dispersione dei loro corpi sarà esponenziale, e la loro velocità di allontanamento direttamente proporzionale alla vostra incapacità fisica di star loro dietro (perché magari siete uscite coi sandaletti con le cinghie in cuoio e la suola piatta che vi segano il collo del piede e vanificano ogni tentativo di spostamento che somigli a una corsa)
3. Le bambine libere nello spazio risultano inerti a qualsiasi stimolo di natura acustica: urla indecorose della genitrice/affidataria, intimazioni, minacce et sim.

Teorema dell'eterno spostamento:

Qualora si eserciti una sollecitazione su una delle bambine in questione tale da condurla nella zona di giardinetti in cui si trova la seconda bambina interessata, intenta ad una tale attività ludica (es. tappeto elastico) e si riesca infine a ridurre il quoziente di sparpagliamento delle bambine sottoposte alla vostra tutela (Oh, che bello, possiamo fare il tappeto elastico insieme a Emma!), si avrà una subitanea reazione di repentino allontanamento della seconda bambina che si sposterà immediatamente in un'altra area del giardino, presso nuova attività ludica più interessante. Si genererà cioè, un eterno spostamento all'interno dello stesso giardino per cui sarete costrette a correre continuamente da un gioco all'altro nel vano tentativo di convogliare le bambine a svolgere una comune attività.

Teoria dell'altalena occupata:

1. Posto che le altalene sono sempre in gruppo di due, e che voi avete bambine in numero di tre, è dimostrato che nessuna delle tre accetterà di andare all'altalena dei piccoli mentre le altre due rimangono a quella dei grandi.
2. Se un'altalena dei piccoli è occupata e una no, almeno due su tre bambine vorranno immediatamente andare sull'altalena dei piccoli. Se entrambe sono occupate, tutte le bambine vorranno improvvisamente andare SOLO sull'altalena dei piccoli.
3. Il corollario precedente è valido anche se riferito alle altalene dei grandi.
4. Le altalene libere non interessano a nessuno.

Legge del disaccordo periodico.

Se si propone una qualche attività a tre bambine con opzione di scelta, due di esse saranno d'accordo nello svolgerla, una di esse assolutamente no. Se cambiate attività magari cambia l'ordine degli addendi ma il risultato sarà sempre un disaccordo periodico.

Teoria empirica della frustrazione da amichette acquisite:

1. Se una delle vostre bambine incontrerà un'amichetta ai giardini, non cacherà più le altre due e soprattutto vi disconoscerà e disdegnerà come accompagnatrice ufficiale divenendo sorda a qualsiasi vostro richiamo o apostrofe.
2. La bambina esclusa dal nuovo connubio si trasformerà invece in una lagnosa e lamentosa palla al piede che da quel momento vi ammorberà dicendo che le altre due non la fanno giocare con loro.

Melodramma del gioco del nascondino.

Se mai vi venisse in mente di proporre a tre (o più) bambine/i il gioco del nascondino per far tutti felici, sappiate che:
1. Non è scontato che i bambini di oggi conoscano il gioco del nascondino.
2. Spiegare a tre bambine di due, quattro e cinque anni le regole del nascondino non è l'impresa più semplice in cui vi siete mai cimentati.
3. Al secondo turno si unirà al vostro gruppo di gioco un nuovo partecipante, al terzo turno se ne uniranno altri tre o quattro. Assicuratevi che i rispettivi genitori non diano per scontato che i rispettivi figli diventino in automatico oggetto della vostra responsabilità.
4. La tana non si chiama "tana" dappertutto, anche se voi pensavate fosse scontato.
5. I bambini contesteranno ogni vostra vittoria, quindi sarete sempre voi ad accecarvi.
6. per quanto voi vi siate premurati di spiegare a vostra figlia piccola la dinamica del gioco, e lei dirà di aver capito, continuerà comunque a nascondersi a oltranza finché voi, in preda al panico di averla persa per sempre non recluterete una squadra di genitori scelti a casaccio per setacciare ogni cespuglio e zolla di terra del suddetto giardino, chiamandola a squarciagola con tono accorato, finché non la troverete acquattata perfettamente dietro l'alloro, con un'espressione di chi si sta divertendo un casino.
7. Una volta trovata, persi voi quei dieci anni di vita a cercarla, la bambina in questione proferirà, contrariata le seguenti parole: "Pelò no vvale, coshì!"
8. E naturalmente si sarà fatta pipì addosso.

Postulato della pipì ai giardini:

1. La probabilità che una bambina faccia pipì addosso ai giardini è inversamente proporzionale alla probabilità che voi vi siate ricordate di portarvi il cambio in borsa.
2. Posto un numero di tre bambine ai giardini, due saranno vestite, e una girerà a culo nudo,mentre voi la rincorrete cercando di convincerla a tornare a casa a vestirsi.

Teoria dell'imbarazzo materno da smutandamento filiale inaspettato:

Vi accorgerete che vostra figlia grande non ha messo le mutande sotto il vezzoso abitino di tulle appositamente scelto per andare ad arrampicarsi sulle spalliere in legno, solo quando lei improvviserà una spettacolare capriola all'indietro sotto gli sguardi divertiti di stuoli di ginnasti intenti al fitness.

Postulato della cacca al momento sbagliato:

1. Vostra figlia piccola dirà: "Mamma, devo fare cacca" proprio quando avete perso di vista quella grande, e vedete l'altra (quella acquisita) avvinghiata per i piedi a testa in giù in cima a una pertica di due metri.
2. Vi imboscherete comunque nella siepe di alloro con la piccola, con l'intenzione di provvedere poi al raccoglimento del bisogno (come si fa coi cani)
3. A quel punto vostra figlia piccola si lascerà andare a una scarica di diarrea come raramente ne avete viste. Yuppi!

Teorema dell'infortunio da madre degenere:

1. Vostra figlia si farà male mentre voi vi trovate dalla parte diametralmente opposta del parco giochi, intente a far saltare amenamente sul tappeto elastico quella piccola.
2. Il capannello di mamme allarmatissime che vi avrà invisto un'ambasceria con la richiesta urgente di pronto intervento perché vostra figlia è lì nella sfera rotante che ulula il suo dolore e il suo abbandono, vi accoglierà dicendo che probabilmente si è rotta una caviglia (e si è anche fatta male sull'occhio, signora, guardi: è tutto gonfio!)
3. Voi, che a quel punto vi aspettavate di vederle il piede girato all'indietro, tirerete un grande sospiro di sollievo e direte: "Ma cazzarola Mimi, non è niente! Ti sei solo sgrattuggiata. Su, basta frignare ora!" E vi attirerete grandi disapprovazioni intorno.
4. Una volta che vostra figlia avrà smesso di ululare e si starà calmando, prontamente si avvicinerà qualche signora stronza a ricordarle il male che deve essersi procurata, e lei ricomincerà ad ululare.
5. "Signora, ma cosa ha fatto la bimba sull'occhietto, ha visto? Deve aver sbattuto."
6. Non credo che occorra essere il dottor House per distinguere un ematoma da una cisti.

Buon divertimento!





5 commenti:

  1. rotolo.
    tutto vero.

    postulati confermati.

    susibita

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  2. mamma mia Sú ! rido fino alle lacrime!
    quanto è vero tutto quell che scrivi!
    un abbraccio alle pupe
    Sabri

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    Risposte
    1. È purtroppo materiale personalmente verificato e della cui veridicità mi offro a garante.
      Prolungate osservazioni sperimentali mi hanno condotto a tali risultati.

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  3. Ahahah.... Io sono felicemente immune da tutto ciò, ovvero nullipara, ma ho visto l'esaurimento di certe mamme ai giardinetti e non solo XD

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