giovedì 26 giugno 2014

Incontri alieni.


Ieri pomeriggio ai giardini ho avuto un flash... (- Sicura che si scriva così? - Sì, certo. Flash, che si legge "flesc" - Non è che poi ci fai fare figuracce eh. - No, ma se insisti controllo. Ecco, vedi: "flesh" con la E significa "carne", ma io mica ci ho avuto una carne. Ho avuto un flash! - Ah, ok. Se lo dici tu sto zitta, guarda. -Ecco, brava, e fai bene.)

mercoledì 25 giugno 2014

Primo bilancio (pessimista e sfiduciato)

Malgrado gli ottimi propositi sto trascurando molto questo povero neonato e incolpevole blog.
Sto trascurando un po' troppe cose ultimamente.
I giorni si susseguono ai giorni e poi le settimane alle settimane.
Passano i pensieri e se non li acchiappi si disfano come volute inconsistenti di fumo.
Non è che non vorrei scrivere, al contrario, continuamente mi ripropongo di annotare pensieri che mi nascono così, dal susseguirsi dei giorni e dei momenti, pensieri profondissimi e quieti, pensieri stupidi e rumorosi, pensieri brevi, quasi massime di vita, pensieri che quando cominciano a dipanarsi non finiscono più e prendono vie traverse, rimbalzando di neurone in neurone, rotoloni Regina delle cellule cerebrali.

sabato 14 giugno 2014

Aggiornamento di stato.

Stato civile: è complicato.
Il social network più popolare di sempre ha sdoganato questa definizione da schiaffoni,e  io me ne approprio.
Datosi che ho nominato questo blog "Ho sposato un beduino" si dà il caso che in qualche modo alla fine una bizzarra concatenazione di cause-effetti abbian fatto di me una donna sposata, la qual cosa del resto non mi turba più di quanto non lo faccia ogni mattina svegliarmi con un paio di piedi taglia 25 piantati nelle costole e un altro paio più piccini che mi prendono a tallonate sugli zigomi.
Conservo di me una percezione ancora molto single, ma devo aver mosso a mia insaputa alcuni passi che mi han reso persona assai lontana da quello stato spensierato e gaio.

giovedì 12 giugno 2014

Incipit glorioso.

Un piccolo passo per l'uomo...
Ecco. Forse ora mi è un poco più chiaro cosa dev'esser stato per Armstrong e compagni (Neil, non Louis: vai alla pagina di wikipedia per disambiguazione) metter piede per la prima volta su quel suolo mai contaminato prima da orma di piede umano.
Nessuna traccia, nessuna direzione, nessun termine di riferimento, nessun niente di niente per poter dire: "Ecco, qui è dove..."
Qui è il nulla. Qui è l'origine. Qui è tutto ancora da fare.
Tanto è vero che dopo quella famosa passeggiata, il grande passo dell'Umanità, non mi pare che della luna se ne sia fatto poi molto.
Niente coltivazioni in serra, niente coloni pionieri, niente autostrade, niente gite di ricchi rampolli in moon-boots, niente parchi a tema.
Uno spreco totale.
Tutto inutile.