Titolo: La grande fabbrica delle parole
Autore: Agnés de Lastrade
Illustratore: Valeria Docampo
Editore: Terre di Mezzo
Voto: 10
Eccolo finalmente: l'ho inseguito tanto, come non mi capita spesso di fare coi libri.
L'ho cercato e corteggiato, l'ho atteso e fantasticato.
Infine è arrivato.
Ne avevo letto in rete, qualche tempo fa, e per prima cosa mi sono innamorata delle illustrazioni; incuriosita dal tema poi e dall'originalità dell'ambientazione, un Paese fantastico, ai limiti del metafisico, in cui le parole non si pronunciano mai a cuor leggero, dal momento che ognuna di esse per essere pronunciata deve prima essere acquistata, pagata in base al valore di mercato, poi ingoiata.
Immaginate dunque quale debba essere la cura e l'attenzione nella scelta del proprio eloquio da parte degli abitanti del Paese in cui sorge la Grande Fabbrica delle Parole.
Ovviamente, come in ogni Paese che si rispetti, tanto in quelli reali, quanto in quelli immaginari, vi sono disparità di condizioni sociali ed economiche, e anche qui c'è chi può permettersi di scialacquare in chiacchiere e luoghi comuni, chi invece è costretto a fare i conti con le sole parole che può permettersi, e puntare all'essenziale.