giovedì 23 dicembre 2010

Pronti, partenza...

Ma come, di già si riparte?
Azz', mi pare di essere tornata l'altro ieri! Signora mia come vola il tempo! (e che cacchio, stavolta l'ho detto!)
Diciamo che fare le valigie (che oltre tutto mi stanno pure sulle palle perchè non saprei dire se si scrive con la "i" oppure no) è una di quelle cose che riescono a farmi venire l'ansia già da 4 giorni prima, e che la cosa s'è acuita da quando devo fare le valigie mentre mi destreggio con lei che: si è giustamente rotta le scatole di stare sotto la sua palestrina, che è bellissima sì, ma dopo aver ruotato a 360° intorno all'asse passante per il suo ombelico, l'ha rimirata ormai da tutte le possibili angolazioni e pretende un cambio di visuale; si è stancata di stare dentro la sua sdraietta con vibrazione e musica, la fantastica "baby-papasan" ricevuta in eredità da due cugine di secondo grado passate ormai ai tricicli, ed è anche normale che non ne possa più nonostante il terapeutico massaggio vibrante sia sicuramente rilassantissimo, dato che quando la levo di là le continuano a vibrare a fasi alterne varie membra del corpo; non ne può più stare nell'ovetto a guardare gli animali della sua giostrina che le ondeggiano davanti alla faccia e il naso dell'elefante ormai gronda saliva che pare abbia preso un colossale raffreddore.
Quindi capirete che fare le temutissime valigie (che poi in realtà è una sola, che così almeno lo so che valigia si scrive con la "i", altrimenti poi si pronuncia "valiga") in queste condizioni per me che già normalmente ci sclero, è veramente un'impresa più che ardua.
Infatti ci ho messo l'intera giornata. E che ci avrai mai messo dentro? Niente di eccezionale. Un paio di cambi per me e l'intero guardaroba suo, che tanto se continua a sbavare con questi ritmi le tutine se ne vanno a tre al giorno, e poi lei ora va verso i 6 mesi e già si passa alla taglia successiva, quindi porta via tutto che poi si passa alla cugina. E il latte in polvere che non lo porto? Ma se non lo portiamo poi magari va a male che qui c'è scritto di consumarlo preferibilmente entro 4 settimane dall'apertura... Acc: ecco perchè l'altra volta la pupa mi ha vomitato l'anima con il latte della coop, quello che avevamo aperto a luglio! E va be' portiamolo, anche se è un barattolone megagalattico che da solo occupa un volume equivalente a quello del mio intero bagaglio vestiario. E i pannolini? E le salviettine? E qualche giochino, che poi in treno come si fa se si rompe e io non so come intrattenerla. Ah: e non dimenticare i ciucci se no è un casino. E i biberon mi raccomando, quelli li prendo domattina che ci devo fare la pappa prima di uscire. Allora lo metto qui accanto al mega barattolo del latte in polvere così non mi scordo. E poi ci sono le gocce fluidificanti nasali la vitamina D la crema di mais e tapioca... sai che ti dico? Quella la lasciamo qui, tanto poi la compriamo a Roma, e anche i pannolini che non so dove metterli e chissenefrega anche la cremina per il culo e le salviette. Via la reflex: troppo ingombrante. Per immortalare il primo Natale in famiglia basterà la compatta della nonna. Dove ho messo il caricabatterie per il cellulare? E le chiavi di casa? Accidenti devo prendere una valigia più grande. Cavolo mi sto sicuramente scordando qualcosa di vitale importanza lo sento. Ah, ecco: un libro per il viaggio. Lo leggerò sicuramente immagino, con lei sulle ginocchia che mi si catapulta dal sedile.
Insomma, malgrado tutto, la prima fase è andata.

Ora mancava solo l'imbarco e la partenza.
Eh, sì, siamo andate in treno stavolta, mica frottole!
Grazie a Trenitalia e alla mia buona stella siamo arrivate sane e salve, e tutto sommato non è stato poi così traumatico come mi aspettavo, considerato che era il 23 dicembre e che abbiamo imbroccato in pieno l'esodo studentesco da nord verso il sud. Niente partenze intelligenti per noi, grazie.
E continuo a sottovalutrare la pupa, che pensavo mi avrebbe fatto vedere i sorci verdi come si suol dire, e che invece è stata eccezionale, solo un po', verso la fine, ha iniziato a perdere la pazienza, ma a quel punto anche io e non posso darle torto.
Magari la prossima volta niente ovetto, ma marsupio forever. Non avevo cosiderato che la situazione sull'intercity 505 delle ore 11.00 diretto a Roma Termini in partenza dal binario 4, sarebbe stata tanto costipata, e non sto parlando del mio intestino... (non so quanto ciò potrebbe interessare).
E non avevo considerato che il maledetto Intercity ha i vagoni con quei maledetti scompartimenti da sei passeggeri per volta, tutti ovviamente stipati in sei metri cubi di capienza, ognuno con almeno due valigie con la "i" al seguito, un pc sulle ginocchia, l'i-pod nelle orecchie, o impegnatissimi a passare l'evidenziatore sul manuale di chimica o di diritto privato. E io lì tutta scafata che intruppo con le ruote dell'ovetto contro i borsoni abbandonati lungo il corridoio, che dico scusi permesso o "Può spostare lo zaino?" e arranco trascinandomi dietro la borsa porta pannolini stipata all'inverosimile da cui esce una zampa del topo-carillon e pericolosamente sporge il mio portafogli, che mi spoglio uccidendo la tipa seduta nel sedile avanti al mio lanciandogli una manica del cappotto in un occhio, mentre ho appoggiato nel mio posto la pupa dormiente nel suo ovetto tutta imbacuccata con i soliti strati di pile e il piumino imbottito come se facessero -18 gradi, e invece si schiatta, e infatti io già che ci sono mi levo pure il maglione e lo appallottolo nello zaino, con il quale nel frattempo ho spiaccicato il passeggero seduto a fianco alla pupa.
Ok, la salita è andata, anche il carico del bagaglio, che per fortuna c'era Hasuna a portarmi la mega valigia, che manco dovessi andare oltre oceano, e l'immancabile busta con i 5 Kg di carne che mi ha costretto a portarmi dietro anche stavolta malgrado le mie rimostranze e i miei insulti accorati.


Insomma, sì, alla fine ce l'avevamo fatta, anche se sembravamo due profughe, io con la bandana in testa e gli occhiali sbilenchi e appannati, la pupa con una vistosa macchia di vomito sul giacchetto, i capelli da Rastaman vibration yeah positive (sì: la pupa ha una serie di dreadlock naturali sulla nuca), e dopo aver preso il biberon, con il latte che le usciva dal naso a causa del singhiozzo.
Siamo state sfrattate nel corridoio dai nostri bagagli che occupavano tutto lo spazio disponibile all'interno del cubo di 1 mq a noi spettante, e, datosi che nello scompartimento accanto c'erano diversi posti liberi, abbiamo fatto anche 'u tentativ' di trasferirci di là, ma già a Livorno è salita un'altra valangata di profughi stracarichi di altrettante valigie delle più svariate forme e dimensioni, ma per lo più mastodontiche, e così ce ne siamo tornate mogie mogie nel corridoio.
Che non è poi tanto male. Se non fosse per gli scassapalle che ogni 2 minuti e mezzo devono passare per andare al cesso, oltre a quelli che, va be', devono scendere, che vuoi farci poveretti? Ma poi ci sono anche quelli che vanno a fumare davanti alle porte quando il treno si ferma e quelli che devono parlare al telefono e vogliono farsi sentire da tutto il treno, e quindi lo percorrono in tutta la sua lughezza mentre  strillano "Sì guarda, il treno è pienissimo, c'è gente pure nei corridoi! Sì arriviamo stasera ti chiamo appena arrivo!". E poi c'è il tizio di Chef Express col carrellino delle cibarie, e poi ci sono quelli che inseguono il tizio con il carrellino perchè quando è passato erano al cesso o a fumare o a parlare al cellulare. E poi ci sono infine quelli che fanno su e giù tutto il tempo solo perchè gli va.
E io intanto sto lì seduta sul sedile pieghevole del corridoio, con la pupa sulle ginocchia che miracolosamente si è riuscita ad addormentare, anche se ha la testa tutta storta e mi sta sbavando tutta la maglietta, e guarda, mi sto perfino leggendo due righe di Memorie di Adriano, tanto perchè non sia stato vano l'averlo portato, oltre che per far vedere agli altri passeggeri che mamma acculturata sono, nonostante tutto. Sono lì, e ogni due minuti e mezzo devo ruotare di 90 gradi per far passare uno di questi rompicoglioni e poi tornare in posizione, perchè se no mi si spezza la schiena, che il sedile  pieghevole non ha ovviamente schienale e per appoggiarmi devo volgere le spalle al finestrino, anche se in questo modo le mie ginocchia andranno sicuramente entro pochi minuti ad ostacolare il passaggio di un altro folle inseguitore del carrellino di Chef Express. E poi ci ho uno spiffero d'aria dritto dritto dietro l'orecchio, ma non importa.


Tutto sommato ce l'abbiamo fatta.
E siamo sopravvissute anche alla ressa della discesa, dopo l'arrivo a Roma Termini, che si sa che la gente in questi casi impazzisce, anche se il treno poi non prosegue e si ferma qua, non c'è pericolo che rimangano a bordo e che si ritrovino a Cassino. Ma loro devono scendere assolutamente il prima possibile e per far questo ti tagliano la strada, ti spintonano, ti azzoppano a colpi di trolley sul calcagno, ti scavalcano come ti chini a raccattare il ciuccio della pupa che intanto hai imbragato nel marsupio, mentre ti accingi a fare il primo viaggio per scendere i due pezzi dell'ovetto smontabile.
Mentre risalivo a prendere la rimanenza del mio bagaglio, mi sono offerta solerte di aiutare una tipa a scaricare la valigia dal vagone, e quella manca poco mi azzannava alla gola. Scusi signora, non glie la tocco più la sua valigia, se la tenga ben stretta va!
Comunque siamo arrivate. E puntuali.
E non ci siamo perse nessun pezzo, che già è tanto.
Per la realizzazione di questo post volevo ringraziare tanto le ferrovie dello Stato che ci stanno seguendo... ops! Trenitalia.
E i signori passeggeri naturalmente.
Ah! E Chef Exprss che ci porta gli snack a bordo a prezzi proibitivi.
Continuate così ragazzi. (Rastaman vibration, yeah! Positive!)
(immagine gentilmente concessa da Trenitalia.it)

5 commenti:

  1. lettotuttodunfiato!!
    bello.
    come buon proposito per il natale prometto venire a trovarvi appena rientrate!
    e giuro di NON urlare
    charlie

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  2. AHAHAHAH! e va bene puoi urlare... ma piano!

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  3. ciao ciao...buon viaggio, tanti auguroni e un bacione alla quasi gemellina puzzolina tua!!!!

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  4. Buone feste con un anno nuovo pieno di pace e felicità

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  5. Graziee a tutte. Ricambio gli auguri, aspettando di avere il tempo per pubblicarli in maniera un po' più degna qui...

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