giovedì 23 aprile 2015

Regole d'oro dei bambini per arrivare a scuola in orario (vademecum stilato dalle mie figlie)


Parte Prima: Il risveglio
  • Dal letto non ci si alza di propria spontanea volontà e non prima delle 8 a meno che non sia sabato o domenica.
  • Lunedì non vorrete andare a scuola perché siete stanche, martedì uguale, mercoledì pure, giovedì anche, venerdì idem.
Parte seconda: Il vestirsi
  • Quando vostra madre vi insegue coi vestiti in mano sta cercando di dirvi che dovete correre come pazze per la casa senza lasciarveli infilare.
  • Non voglio i pantaloni voglio la gonna (anche se avete il cassetto pieno di pantaloni mai messi)
  • Anche se avete il cassetto straboccante di abiti mai messi, voi pretendete di indossare quelli appena messi a lavare.
  • Anche se avete il cassetto pieno di calze appena comperate amorosamente da vostra madre che conosce i vostri femminei gusti in fatto di vestire, voi pretenderete di mettere quelle a fiori tutte sgarrate e smagliate dall'anca all'alluce, recuperate dalla spazzatura dove erano state giustamente deposte.
  • Anche se è gennaio e fanno 2 °C voi pretenderete di uscire in maniche corte.
  • Voglio le ballerine anche se viene giù il diluvio universale.
  • Naturalmente a giugno con 30° all'ombra voi pretenderete le calze di flanella e il body acrilico della ginnastica a maniche lunghe.
Parte terza: La colazione
  • Quando si fa colazione è importante rimanere per un buon quarto d'ora imbambolati sulla sedia a rigirare con un cucchiaino il latte nella tazza, o il succo di frutta che avrete richiesto al posto del latte senza berlo. E' importante: NON bevete quel latte prima che siano trascorsi i 15 minuti prescritti di decantazione.
  • I biscotti vanno ammonticchiati con attenzione in un piattino o ordinati secondo forma e varietà (soprattutto se raffigurano qualcosa) e non dovete mangiarne più di mezzo grammo a morso. Sarà utile che vi esercitiate a rimirare a lungo la pila di biscotti che avrete coscienziosamente ammonticchiato nel piattino senza portare niente alla bocca.
  • Postilla sulla colazione: ovviamente se siete soliti bere succo di frutta a colazione e vostra madre vi versa quello di ananas, voi pretendete quello di mela. Se lei risponde che non ce n'è, tanto meglio: è l'occasione giusta per impuntarvi sulla mela.
  • Se il cartone del succo di frutta è estratto dal frigo, dite che è troppo freddo, e pretendete che venga scaldato in microonde, da cui ovviamente uscirà troppo caldo.
  • Se non viene estratto dal frigo direte che è troppo tiepido.
  • Se vostra madre vi sprona a finire la colazione, o vi chiede se, per caso, non aveste appetito, e farà anche solo la mossa di sparecchiare la tavola, iniziate a urlare dicendo che non avete ancora finito di fare colazione, e che avete fame. Molta fame.
Parte quarta: Gli ultimi preparativi
  • Rovesciarvi l'ultimo terzo di bicchiere di succo di frutta all'arancia rossa sul grembiule appena messo può essere una buona idea per sveltire le procedure di preparazione per la scuola.
  • Rovesciarvi addosso il contenuto del suddetto bicchiere e poi infrangere sul pavimento il contenitore in un guazzabuglio di liquame appiccicoso e vetruzzi è un'idea quanto più pratica e funzionale.
  • Mamma, oggi mi fai la treccia come quella di Elsa? (Emettere urla da Conan il Barbaro appena vostra madre avvicinerà la spazzola alla capigliatura più degna di una Merida che di una Elsa)
  • Atte io, mamma, tiettia! Tiettia Anna! (Trad: A me, cara genitrice, potresti invece acconciare la capigliatura nel modo in cui la porta la principessa Anna del noto film di animazione che voi tutti conoscete, ovvero ricavando non una ma ben due trecce bilaterali dai miei due centimetri e mezzo di estensione tricotica?)
  • Sbraitare perché vostra sorella ha due elastici per capelli e voi soltanto uno.
  • Mentre vostra madre tenta di infilarvi le scarpe voi, nel frattempo, esercitatevi nel passo doppio avvitato.
  • In genere ci si infila una scarpa soltanto, dopo di ché è buona prassi rendersi rapidamente irreperibile dalla genitrice che si era voltata mezzo secondo a prendere la seconda scarpa.
  • Durante la vestizione di una, giacché la genitrice è impegnata e distratta, l'altra può intanto adoperarsi ad emulare le gesta di Peppa Pig nelle pozzanghere sul terrazzo, con comodi calzini antiscivolo ai piedi.
  • Hai fatto pipì? Sì. Bene, andiamo. Anzi no, mi sono sbagliata!
  • Quando vi dirigete verso il bagno in assetto pipì, operate sempre una subitanea digressione verso lo scaffale dei giochi e iniziate a fare qualcosa di molto urgente, come mettere una biglia in equilibrio su ogni tondino in  rilievo del Lego Duplo fino a che vostra madre non vi chiederà: allora, hai fatto questa pipì?
  • Una volta fuori, ricordate che le scale di casa vanno scese un gradino alla volta, con una pausa di contemplazione a ogni passo, che prevede annotazione minuziosa della fauna entomologica ivi presente.
Varie ed eventuali:
  • Litigate selvaggiamente con vostra sorella perché il colore della sua maglietta è più bello del vostro, o perché lei ha indossato un grazioso vestito fiorito, e voi la tuta da ginnastica, o perché quella maglietta l'anno scorso era la vostra, e la volete voi, anche se, con quella indosso,  sembrerete Tesoro mi si sono ristretti i panni indosso.
  • Le 8:30 del mattino sono l'orario giusto per chiedere a vostra madre di fare una partita al "Gioco della nonna" (variante possibilmente più noiosa del più noto Gioco dell'oca) o a un fattibilissimo Memory di Hello Kitti a 104 carte tutte uguali. Corredate la richiesta di suppliche, promesse, lusinghe e contrattazioni estenuanti.
  • Le 8: 35 del mattino, orario in cui dovreste già essere tutte e tre in macchina o in bici pedalando allegramente verso la scuola dell'infanzia, è invece orario adattissimo a proporre una visione rapida rapida di un qualsiasi dvd Disney Home Video in vostro possesso. Solo un pezzettino. E dai. Non me lo fai mai vedere non è giusto.
E se non bastasse: Inconvenienti dell'ultimo minuto
  • Due minuti prima di uscire, siete già sulla porta di casa, lavate e vestite, giacca infilata e scarpe ai piedi, la piccola farà la cacca.
  • Sul pianerottolo di casa, sorella cambiata e pulita, giacche infilate, scarpe ai piedi, la grande dirà: "Mamma devo fare la cacca".
  • La cacca del mattino ha una gestione manageriale di una durata prevista tra i 10 e gli "in su" minuti.
  • Sulle scale di casa scatterà il controllo su "chi porta più pupazzi a scuola". Nel caso esso risulti falsato, occorrerà ripristinare la condizione di parità del numero di suddetti pupazzi (se tua sorella ne ha tre, allora perché tu ne dovresti portare solo due?)
  • Il pupazzo prescelto a colmare la lacuna numerica sarà Panna, gatto di merda che non si troverà da nessuna parte, tra urla infinite. Alla fine si scoprirà che Panna è stata dimenticata a scuola il giorno avanti.
Io la mattina darei in affido le mie figlie. Ma anche solo qualcuno che me le impacchetti e accompagni a scuola mentre io poltrisco a letto non mi farebbe schifo.
Si accettano volontari kamikaze.

12 commenti:

  1. siete consolanti, davvero.
    è un complimento, eh.

    Susibita

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  2. Come ti capisco! Io questo problema c'è l'ho con la figlia piccola ( che ha ormai 9 anni) e che non perde occasione per cominciare uno dei suoi lavoretti di bricolage alle 8 ( alla primaria l'ingresso e' alle 8,25) e magari pur essendo sveglia da un'ora non si è ancora vestita e non ha fatto colazione...ieri ha deciso che doveva assemblare un paio di orecchini per la maestra. In ascensore ancora stava finendo di chiudere i fermagli di detti orecchini. Che strazio! Un abbraccio antonella - Firenze

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    1. Ahahahaha! Sì, anche la mia grande ha di queste folgorazioni artistiche dell'ultimo minuto... E' l'estro creativo, che vuoi farci? ;-)

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  3. Guarda, mio fratello ha quattro (4) figli. Di cui tre in età scolare, il quarto ha tre mesi. Il grande va alla primaria, primo anno,e in effetti si sveglia si lava si veste e fa colazione tutto pimpante, "Elsa" e "Anna" sono più o meno come le tue, so solo che sento mia cognata che le porta a scuola ad urlacci

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  4. fantastico. Hai descritto la mattina a casa mia alla perfezione...

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  5. ciao, sono capitata per caso nel tuo blog...concordo pienamente con la descrizione e sono pronta a scommettere che è lo scenario comune ad ogni famiglia con almeno un bambino!!!!è impossibile scappare al delirio mattutino.....

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    1. Ciao e benvenuta, allora! Certo che già solo il tuo nick è tutto un programma! :-)

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  6. a tutto ciò che hai scritto e che ho vissuto....aggiungo anche la difficoltà a capire qualsiasi loro richiesta, o domanda o che altro: la mattina non si parla, si ringhia...abitudine mantenuta anche in età adulta....
    con grande solidarietà....Emanuela

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    1. ma infatti temo che le cose non è che miglioreranno col tempo... (anche se è da un paio di mattine che riusciamo ad uscirne senza eccessivi urlacci né succhi rovesciati. Chissà, magari la stesura del post mi ha infuso energia zen positiva...)

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  7. Qui colazione rigorosamente in pigiama e succhi in bottiglie di plastica! Tutto il resto è pressoché uguale O.o

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