mercoledì 24 ottobre 2012

Lei e l'adinello...

All'inizio non è stato proprio amore a prima vista.
Si sono studiati. Lei ha provato. Lui è stato recalcitrante, come tutti gli asinelli.
Le avevano detto: è una mucca. Ma lei ha detto, decisa: no, è un adinello!
Inconfutabilmente un asinello, quindi.
La sorpresa di trovarlo in casa al suo risveglio, quel giorno, era stata grande, da rimanerci senza fiato, senza parole, solo un'espressione sognante sul viso, un po' incredula.
Poi si sono quasi ignorati, per lunghi mesi.


"Siamo sicuri che era dai 18 mesi in su?"
"Così diceva nel catalogo".
Non era interessata, forse, alla deambulazione assistita.
Forse per la testa aveva al momento ben altre urgenze, lei, con le sue fiabe, il suo mondo di burattini e principesse, i suoi libri, i suoi racconti, le sue canzoni.
L'approccio fisico alla realtà è sempre arrivato in un secondo momento per lei.
E così l'asinello è rimasto senza la sua amazzone.

Poi lui si è infortunato. Ha perso le guaine alle ruote. Due su quattro.
Abbiamo fatto un tentativo estivo senza, fuori ai giardini, sul sentiero dell'elefante, ma non è andata bene. Si è abraso tutto il legno delle ruote.
Infortunato. Convalescente.
Ancora mesi di inattività.
E poi finalmente.
Guarito, dall'intervento eroico della mamma, (che perde mezz'ora in fila al ferramenta più grande della città, imboscata tra titolari di ditte edili, elettricisti, idraulici, manovali e operai, ma ne esce trionfante con due serie di guaine per ruote di adinello di diversa misura) l'adinello è su strada.

Da allora è stato amore.

Lei lo conduce per calli e vicoli, terrazze e lastricati.
Lui sorride e mostra la lingua.


Lei posteggia, scende, rimonta, medita le prossime mosse.
Lui la lascia fare.


Lei elabora manovre complesse, si destreggia in virtuosismi da Formula 1, evoluzioni ardite.
Lui si lascia manovrare docile, senza lasciarsi intimidire dalle dimensioni ridotte della sua carrozzeria.


Insieme vanno e vengono a piacimento, in lungo e in largo per le vie del centro.


Investono passanti...


E sperimentano il fuori strada.


Volendo funziona anche a spinta...


Un disgraziato giorno hanno provato anche a scendere dal gradino del marciapiede.
E' finita che lui si è ribaltato e lei è volata in avanti, muso a terra, incidendosi il labbro inferiore e grattuggiandosi gli incisivi superiori.

Del resto anche la mamma da piccola cadeva sempre e solo di muso, e da quelle storiche cadute dell'infanzia non ha più un incisivo integro. Ma amava fare la selvaggia, pur non essendo dotata di un fisico gran che atletico.

La mia pupa sa osare all'occorrenza, ma non è dotata di grandissima destrezza fisica e della prontezza necessaria per reagire alle situazioni di emergenza.
Ma si rialza e riprova. E impara dagli errori precedenti. E sa sperimentare nuove forme di movimento.


Ah, se tutti noi avessimo avuto un asinello così!

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