mercoledì 24 novembre 2010

Denti, Chiacchere E...

Pupa seduta con appoggio
Credo che la Pupa stia mettendo i denti.
Si spiegherebbero così tante cose, come apprendo dal mio manuale per mamme impedite:
  • gli ettolitri di bava, con una media di quattro bavaglini (se si chiamano così un motivo ci doveva pur essere) e due tutine sbavate al giorno, che quando li cambio sono proprio zuppi;
  • i rigurgiti continui, che contribuiscono a tenere alta la media dei cambi di bavaglini e tutine, perchè in più puzzano;
  • l'irritabilità di Pupa, vale a dire la sua totale assoluta completa isteria che manco io quando mi vengono le mestrauzioni;
  • l'insonnia, che include sia difficoltà ad addormentarsi sia i continui risvegli, a scapito della mia schiena e del mio equilibrio mentale;
  • la smania di ficcarsi tutto in bocca: mani, giochi, coperta, mani di mamma, gatti...
  • l'improvvisa dipendenza dal ciuccio giorno e notte, causa anche questa dei continui risvegli notturni e della brevità dei sonnellini diurnio della pupa;
  • il fatto che si massacri l'orecchio, lo tiri, lo gratti, lo strofini, finchè non diventa viola e gonfio come una melanzana, bollente che ci si potrebbe friggere un uovo. 
Inizialmente avevo pensato si potesse trattare di otite, in questa maniera mi spiegavo i repentini cambiamenti di umore  e i continui risvegli che stavano minando la mia salute psicofisica, e quasi speravo di poter così dare una motivazione plausibile ed una diagnosi sicura all'improvvisa trasformazione della pupa in una belva urlante.

Così la scorsa settimana siamo andate dal pediatra dottor Z., sputtanandoci tra l'altro, se è lecito usare tale linguaggio ad una mamma cui si addice il candore, nell'anticamera di Z. l'unica giornata di sole nell'arco di 20 giorni.

Con mio grande sconforto Z. non trova nessun otite, ma mi prescrive un flacone di gocce per la congestione nasale, spiegandomi che potevasi trattare di un eccesso di catarro nelle cavità otorinolaringee, che accumulandosi facevano pressione sull'orecchio causando dolore quando la pupa dormiva in posizione orizzontale. A questo proposito mi diceva di rialzarle la testa quando la mettevo a letto, cosa che ho fatto, e ho pure comprato le gocce per il naso, se pure non fossi rimasta molto convinta della spiegazione, ed anche un tantino delusa per non aver potuto dare un volto e un nome al problema, ma dover andare per tentativi, pure alquanto bislacchi a mio dire (e infatti ho risparmiamo alla pupetta il tormento delle gocce nasali, che tuttavia potrebbero tornarmi utili al primo raffreddore).

Insomma, per farla breve, se avessi aperto prima il mio libro, la Bibbia di tutte le mamme, mi sarei risparmiata tante paranoie (ma finora non avevo trovato il tempo per farlo, ho avuto infatti una settimana alquanto piena...).

Vi trovo infatti scritto:
Il dolore alle gengive può passare alle orecchie e alle guance lungo il percorso del nervo che hanno in comune.
Evviva! Trovata la causa non scomparso però il problema, anche se piano piano oserei dire che la situazione si stia normalizzando, o forse sono io che riesco a tenerle testa con alcuni piccoli stratagemmi da mamma.
Comunque nel frattempo la pupa impara cose nuove e qui le annoto:
  • imparato a pronunciare la consonante D, e recentemente anche la T, per quanto mi chiedo come faccia a pronunciarle non potendosi avvalere dell'uso dei denti, per cui deduco che siano delle vicine parenti delle suddette consonanti dentali, solo che appartengono ad un gruppo più ristretto di consonanti chiamate "gengivali". Poi non si può dire che la pupa sillabi, dato che per ora compone solo parole del tipo: GLGHLDLGNGNGNTLTLVVTLDH! un po' come quando Zorro cammina sulla tastiera.
  • tentativi di stare seduta da sola (vedi foto), per quanto, malgrado gli sforzi, il capoccione tende sempre a trascinarla i avanti, e il più delle volte vince lui.
  • grandi progressi nello strisciamento (vedi foto): ora infatti dura qualche secondo in più prima di ricadere supina e soffocare nel materasso urlando disperata, e pare quasi che si diverta a mettersi alla prova, anche se ancora non ha mai provato ad allungare un braccio per raggiungere i giocattoli intorno (anche perchè non potrebbe sorreggersi con un solo braccio).
  • grandi progressi anche nella manipolazione di oggetti: ora non le basta più guardare la giostrina con le pecorelle, cosa che prima la faceva rimanere ipnotizzata anche un'ora. Ora ha bisogna di toccare le pecorelle, afferrarle con entrambe le mani e poi ficcarsele in bocca.
Vi terrò aggiornata sugli ulteriori sviluppi della questione. Ora scusatemi, ma qualcuno che oggi pomeriggio ha dormito pochissimo (complice anche trapano, o trivella che fosse, e martellate provenienti dal piano di sotto che sembravano però trivellarci e martellarci direttamente il cervello) reclama a suon di strilli e lamenti la mia attenzione. Ed è anche giusto!|
Strisciamento. Grandi sforzi per tenersi sollevata sui gomiti
Caduta in avanti durante tentativo di rimanere seduta senza appoggio.



1 commento:

  1. Che belle storielle avventurose.........!!!
    La bimba è un piccolo uragano dal visino dolce! eheheh
    Coraggio Sus, se superi questo ti attendono giorni più tranquilli, ne sono sicura!
    Un abbraccio e complimenti per il tuo blog :-)
    Claudia Annie

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