mercoledì 3 agosto 2011

Raffreddore? Ad agosto?!?!


Ebbene sì. Io e la pupa siamo raffreddate, che in estate è un tormento.
Chissà, forse è stato l'ultimo pomeriggio in spiaggia, dentro l'acqua, fuori dall'acqua, bagno di sabbia, di nuovo dentro, di nuovo fuori, e venticello assassino, che lei alla fine diventa blu e tremante e deve ancora fare la doccia.
O forse qualche bimbo moccicoso che ci ha infettato ai giardini.
O forse la punizione del mio vantarmi di non ammalarmi mai, che poi non è un vanto, è abbastanza vero: non è che non mi ammali mai, ma un'influenza a letto da mattina a sera saranno cinque anni che non me la faccio. E non che me ne dolga nemmeno, ma questo mi rende piuttosto scettica sui malanni altrui: possibile che la gente in media si faccia due-tre malanni stagionali l'anno e la sottoscritta se la cavi con un paio di giorni di naso gocciolante?
Ma comunque ora siamo in due a gocciolare. Felice di essermi ammalata insieme a lei, così è più facile per me interpretarne le sue esigenze da malata. Come ieri che volevo portarla fuori intorno alle quattro del pomeriggio, ma poi sono uscita in terrazza e stavo per stramazzare dal caldo e dal mal di testa e mi sentivo il sangue pulsare dolorosamente nelle orecchie e nelle tempie, e i bulbi oculari che mi esplodevano.
E stamani stendevo i panni e un altro po' rimango stesa pure io dal sole forte, con lei seduta accanto che giocava con gli animali infilandoli in corteo sul muretto basso smoccicando ed ansimando, e allora le ho fatto vedere come si soffia dal naso e lei mi imitava e rideva, smoccicando nel lavandino in bagno.
La mattina mi alzo con la gola secca e ruvida, che mi brucia a respirare, e il naso pure mi brucia a furia di smoccicare sempre negli stessi fazzoletti, svegliandomi di notte sento lei che rantola e la tiro su con due cuscini sotto la testa a controbilanciare la congestione nasale.
Sudiamo come matte e aspettiamo che passi per tornare a fare il bagno nella piscina gonfiabile in terrazza.
Il Ramadan è iniziato per il beduino e mi rendo conto che sarà dura.
A volte mi incazzo da sola pensando e ripensando cose, poi mi scazzo, quasi automaticamente sempre da sola, o se no sbotto e dico cose che lo so che lui lì per lì pare che se ne freghi, ma dopo me ne accorgo che le ha interiorizzate e ci sta più attento, e godo e goisco interiormente, stando ben attenta a non insuperbire, ché lo so che è solo una battaglia vinta, e che poi piano piano si ricomincia tutto come prima e mi sfibro.
E mi chiedo se per tutti amore è questo, o solo per me che sono troppo cerebrale e che raramente mi abbandono all'estasi dei sensi, anche perché se dovessi affidarmi a loro più che respiri rantolanti e moccicosi in questi tempi non ne trarrei.
Altre volte parto del tutto con la testa, ipotizzando futuri assai poco probabili, di me che dico e mo' mi hai rotto, tu e la tua Libia, il tuo Dio, il tuo bollettino di guerra e le tue telefonate interminabili mentre tua figlia ti cerca, e cosa credi, che di te non possiamo fare a meno noi due? Penso alle distanze, a cose che lessi tempo fa, sui punti di vista incompatibili e su quanto tollerare l'altro significhi assecondare, su quanto possano essere veri i discorsi di chi snocciola frasi da baci Perugina, che l'amore supera tutte le barriere, quando poi li vedi, tutti infatuati all'inizio, e invece poi si accorgono che "Non mi faceva sentire speciale", come se amare significhi aspettarsi che qualcuno ti faccia sentire speciale.
Ché se non l'hai acquisita da solo la coscienza della tua individualità, stai fresco ad aspettartela da altri. L'altro ti può dare solo se stesso, e tu lo devi prendere così com'è.
Qui nessuno è speciale, ma tutti siamo particolari. A parte che poi c'è gente che è proprio ordinaria, e manco se ne accorge, e per loro va sempre tutto bene così, tutte queste storie non se le fanno. E chissà che non siamo noi sbagliati, sempre a pensare a come sarebbe se, avrei potuto, avrei dovuto, avrei voluto, potrei, vorrei, dovrei.
Non sapere ciò che si vuole credo sia la peggiore delle cose, giacché è la volontà che ci contraddistingue dalla bestie, come esseri capaci di autodeterminarsi, almeno in teoria. Leggere Saramago non mi ha fatto bene.
Ma poi tutto questo volere altro da te, dove ti porta?
Dov'è che l'ho visto scritto, che la libertà assoluta non esiste? Esiste la libertà di fare una scelta e portarla avanti. Ah, già, sempre su quel libretto di nozze (ah ah! Risolino sarcastico).
Come quando sei su un treno e devi decidere dove scendere. Prima o poi devi scegliere, se no non scenderai mai, e arriverai al capolinea senza aver visto niente. E però se scendo qui, poi non posso scendere più lì. E più vai avanti più le possibilità diminuiscono, e forse è meglio avere meno opzioni che ti mandano in crisi, specialmente se sei indeciso cronico come me, ma poi non farti venire rimpianti e rimorsi che tanto non serve a nulla.
E piano piano le scelte che fai ti autodeterminano, e tu diventi quello che hai scelto. Come ora che sono la mamma della pupa, ed è meglio che non mi arrovello troppo che fuori fa caldo e non va bene il rovello quando si arroventa, e non va bene soprattutto per chi non si accontenta.
Se bastasse un elettrodomestico per sentirci soddisfatti di noi stessi!
Tranquilli, che poi mi passa, così com'è venuta. E' che siamo una generazione forse un po' troppo abituata ad avere tutto, e ci hanno insegnato che avremmo potuto fare tutto, diventare tutto, e invece magari ci siamo sopravvalutati, delusione. E che è importante essere egoisti, come se fosse difficile, dannata psicoanalisi spicciola, da reality. E invece non ci hanno insegnato come si fa ad amare, e che è quella la cosa difficile. Amare l'altro da noi è faticoso, e non richiede aspettative di qualsiasi genere. Che poi siamo bravissimi restare delusi dagli altri, indulgenti con noi stessi e a trasformare tutto ciò in senso di colpa.
Suderò via questi rovelli assieme al malanno e torneremo fresche come rose.

12 commenti:

  1. L'altro ti può dare solo se stesso, e tu lo devi prendere così com'è.
    L'amore (e anche l'amicizia) è tutto qui.
    P.S. auguri di pronta guarigione! Io non ho l'influenza da sette anni...

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  2. Non so da dove cominciare. Ci sono talmente tante cose che sento anche mie in questo periodo... L'accontentarsi, nonostante abbia espresso esplicito desiderio ancora non mi è stato esaudito e continuo a strattonarmi tra scelte, rancori, rimorsi e rinunce.
    E' così difficile essere in due, poi in tre... e ti trascini dietro i problemi di quando eri in due... che nel frattempo sono diventate montagne.
    Ma io quando divento troppo cerebrale e inizio a scandagliare ogni minimo sentimento mollo tutto e vado di pancia. Finchè gli vedo quella luce negli occhi, si può continuare. Anche se passa più ore a fotografare e a curare le sue creature di carta che me.
    Scusa del papiro... ma sto in crisi di astinenza da blog!

    Spero tanto che vi passi presto sto malanno!!

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  3. Grazie Mafalda, infatti, sospettavo fosse così. Ne terrò conto.
    PS. ci si sente un po' emarginati a non ammalarsi mai, vero? ;)

    Owl: il malanno è in fase di guarigione. Il tempo non promette bene e non invoglia ad uscire di casa. siamo qui chiuse a curarci i malanni e a innalzare costruzioni coi barattoli di mais e fagioli. In mancanza di blog puoi venire quando ti pare a sfrondare pensieri da me. Io non sono riuscita ad emanciparmi dall'idea di me stessa come singola individualità. Non l'ho mai raggiunta quell'unità nella duplicità che ti fa parlare di te perennemente al plurale. e forse è quello che manca alla completa armonia. altre volte penso che forse sono proprio io problematica,che comunque e con chiunque tenderei a ricreare situazioni di attrito o pseudoconflittuali, e che in ogni caso la mia condizione ideale è nel continuo confronto e affronto. Litigo perfino con Zorro di sti tempi. e ho uno sfregio sulla faccia dove lui ha lasciato la sua Z, suo malgrado, perchè io l'ho afferrato per la collottola e lanciato e lui si è aggrappato... fatico pure a tenere il filo. Uff.. Beh, ciao.

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  4. Emily:

    Oh Su... Io sono tornata dalle vacanze con la tosse... Che pizza!

    Anche io ho desideri che vorrei realizzare, ma che Lui continua a rimandare e rimandare... E mi pare, a volte, che sia la sola a soffrirci, anche se Lui mi dice che li vorrebbe realizzare. Allora penso che sia io l'esagerata, che rimugino sempre sulle stesse cose e non vedo i progressi (sempre se ci sono), e penso che dovrei godermi di più quello che ho adeso e non pensarci.. che piano piano tutto si aggiusta e si realizza..
    Ma è proprio questo tempo che scorre troppo lentamente, che mi manda in bestia... Perchè io sono sempre lì, sospesa a metà... e niente si smuove... Ma forse un giorno o l'altro tutto arriverà come una valanga.. tutti i miei desideri si realizzeranno uno dopo l'altro...
    E anche i tuoi...

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  5. Dice bene Owl, troppe cose qui dentro!
    Io ultimamente stò dando colpa agli ormoni, perchè vedo che questi pensieri ritornano ciclicamente, vanno e tornano, e allora mi ripeto...dai che passa, dai che passa!!!
    Perchè poi le scelte "lasciate", le vedo realizzate negli altri e tante volte, non mi piacciono. Non è facile riuscire a vedere sempre il lato positivo, ed è dura avere la sensazione di essere sempre noi, a fare quel passo, in avanti o a ritroso (se non mi incazzo, non ci arrivi...) ma forse ha ragione la saggezza popolare quando insegna che "l'amore non è bello, se non è litigarello?". Perdonatemi lo scivolone finale, ma qui ci vorrebbe altro che un post!
    Spero che guariate presto! Lavaggi-lavaggi-lavaggi per la pupa!!!

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  6. Accidenti che post denso...
    Chi lo sa se ho capito bene. Però a me sembra molto sano che uno non parli di se stesso al plurale annullandosi nella coppia. Lì sta il trovare la propria identità. Che si trova proprio insieme all'altro, separandosene!! E quindi sì, mi sembrano sani i conflitti, gli scontri e i confronti. Che tu sei tu, il beduino è il beduino e la pupa è la pupa, anche se in tre siete una meravigliosa famiglia! Amare è amare e appunto, lo si vede dal brilluccichio degli occhi e con quello si va avanti, scontri confronti e conflitti irrisolti nonostante. Tollerare invece è già altro, e suona peggio. Il termometro secondo me è il desiderio. Svanito quello svanisce tutto, si appiattisce la vitalità e ci si trascina, senza più scontri e senza più slanci.

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  7. Ps se uno parla di sé perennemente al plurtale non ha trovato la completa armonia, secondo me sta solo vivendo un'identificazione :D se gli si sbriciola la coppia voglio proprio vederlo uno così...

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  8. Ma siete fantastiche! non ci credo che mi state dietro in questi deliri.
    Emily, hai centrato alla perfezione, anche se io non ne ho parlato, non so come hai fatto ma... intuito femminile? Boh. Sì, quella della mancanza di prospettive comuni, o almeno dell'incapacità di progettare cose insieme è una cosa che sento come un grosso nodo irrisolto... boh. Puntini di sospensione a profusione, e non solo nello scrivere...

    @tri: sì mi rendo conto che ammucchio pensieri abbozzati senza chiarirne nemmeno uno. ma vabbè, diamo la colpa al raffreddore. E all'alienazione da casa-pupa-pc-esodo vacanziero. Ma io quando riesco a discutere sono più che soddisfatta. E' che poi dopo arrivano i lunghi periodi di stasi, e ricomincio ad ammucchiare pensieri.

    @Ladò:dici bene tu sulla coppia, io però pensavo proprio ad alcune tue riflessioni fatte a proposito di punti di vista troppo distanti e le scale di escher... Su qualcosa bisognerà pur trovarsi! se no perchè stare insieme?E il desiderio da solo non si tiene, se non è sostenuto da interessi comuni, progetti, identità di vedute. E ogni tanto ti fermi a chiederti se son sempre lì, o se nel frattempo non avete preso strade diverse...

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  9. suster, quante cose!!! si vede che insieme ai bacilli girano anche i virus da lunghi pensieri arzigogolati - alias paranoie - che hanno bisogno anche loro di esplodere, e poi implodere, e passare. le scelte che fai col tuo uomo le fai ogni giorno. il che non sognifica che saranno sempre le stesse, anche se io spero per te che siano sempre quelle che desideri. ma non è detto, e allora forse anche abbandonare il pensiero così razionale - e femminile se vuoi.. - che se non riesco a vedermi invecchiare con te allora che stiamo a fare insieme adesso può servire. tanto quello che vedi non è affatto detto che succeda, e lo scegliervi adesso è la base di ciò che sarete un giorno, almeno credo. ma si sa che io in ambito sentimentale sono un po' una chiavica.. :) comunque spero ti passi il raffreddore, le paranoie e tutto il resto. ti abbraccio!

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  10. Come dice Camilleri a proposito di tutt'altro: Saranno febbri di crescita (e mi riferisco ai bacilli del pensiero) ! ;)

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  11. Sull'influenza, sai che pare stia girando? L'ha presa pure, al mare, al caldo, la moglie di Mr. Mifflin. Sul realizzarsi solo nell'individualità, sfondi una porta per me spalancata. Non è che ti capisco, di più. E questo porta rovelli per tutta la vita. Però secondo me va bene così... Forza e coraggio, intanto!

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  12. Povna! Grazie! che piacere averti qua! ma sì va bene anche per me. Poi si vedrà.

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