martedì 6 settembre 2011

I gatti delle vacanze.

E va bene, lo ammetto: con la testa sto ancora ferma alle mie vacanze.
E, come se non vi avessi già fatto una capoccia tanta (ma aspettate e vedrete, non ho mica finito!), invado la rubrica del martedì, che da oggi torna alla ribalta, a grandissima e insistente richiesta, sui vostri schermi. Yuppiii!
(Standing ovation)
Ok, basta così, mettetevi pure comodi. Grazie per gli applausi. Grazie a tutti per essere qui.
Va be', la smetto.
Durante i nostri innumerevoli spostamenti per il globo terracqueo, luoghi insondati dall'umana specie si sono aperti a noi e ai nostri occhi, svelandoci l'esistenza di una fauna felina locale mai immaginata né immaginabile.

Ecco a voi:
Il Felis domesticus soranensis.

Ve n'è di due tipi fondamentali:
  • il felis soranensis naturalis.


Piccolo felino domestico di carattere schivo e guardingo, conduce una vita piuttosto rustica e appartata, giovandosi generalmente della vicinanza di aggregati umani riuniti in comunità collinari fricchettoneggianti, votate a uno stile di vita volutamente essenziale, almeno nelle intenzioni, dedite per lo più al commercio di generi di seconda e terza necessità, ma anche di quarta e quinta, per lo più destinati al sollazzo di ricchi vacanzieri d'oltralpe. Approfondiremo meglio la questione nella scheda seguente.
Per ora possiamo dire che il gatto soranensis naturalis si adatta facilmente alle situazioni e alle condizioni demografiche territoriali, non teme il turismo di massa, ma evita aristocraticamente i contatti con questa fetta di umanità, predilige i vicoli e i tetti, e dimostra un'incredibile capacità mimetica con l'ambiente tufaceo che lo ospita.
  • il felis soranensis artificialis.



Riprendendo il discorso cui accennavamo sopra, il felis soranensis artificialis è strettamente legato all'esistenza di queste piccole comunità umane fricchettoneggianti di cui si parlava. Adempie ad una funzione basilare di sostentamento e autofinanziamento, e rappresenta la massima estrinsecazione delle tensioni e delle attitudini artistiche di questi gruppi umani.
Naturalmente, per quanto avere in casa uno di questi gatti di cartapesta allettasse in particolar modo la sottoscritta nella fattispecie, il felis soranensis artificialis trovasi decisamente fuori dalla portata del portafoglio della curatrice di questo blog.
Consigliato a: stravaganti vecchiette anglosassoni gattofile pecuniamunite e desiderose di riempire le capienti scaffalature della loro deliziosa countryhouse di interessanti interpretazioni artigianali della loro bestia preferita.
La manifestazione di arte contemporanea che tienesi annualmente nella città di Sorano ospita per la verità, tra le altre cose degne di nota un vero arsenale di gatti in cartapesta sufficienti a far venire la bava alla bocca alla Suster, che rimanda i folli propositi di appropriazione di quel futile campionario a dopo che sarà diventata una facoltosa gattara svalvolata (ah, ambizioni di gioventù!)

Roba da gatti, rubrica del martedì.
Chi volesse contribuire può farlo, segnalandomi di seguito il suo link.





9 commenti:

  1. Sei un mito come al solito!!!!! Proprio ieri sera stavo pensando ce sarebbe stato bello scrivere ancora per questa rubrica... Mi è mancata molto.....
    Il gatto di cartapesta, sinceramente, lo trovo un po' inquietante..... ;P

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  2. il gatto di cartapesta è da brivido! ;)

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  3. Evviva evviva e' tornata Robe da Gatti! Mi piace un sacco come scrivi SuSter x
    (PS il sesso no, non si sa, perche' Dear Husband non vuole saperlo, e io lo so che se me lo faccio dire separatamente poi "vengo fuori" come niente, da brava gnorry che sono..quindi, surprise!)

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  4. No ragazze, i gatti di cartapesta erano fantastici! E' la foto ad essere teribbile, lo so. E' che dentro a questo edificio che ospitava l'esposizione le condizioni di luce non erano il massimo e io con la mia macchina senza messa a fuoco automatica faticavo molto, e così ho rinunciato subito ad immortalarli. Questa è l'unica foto che mi sono azzardata a fare, non ne ho altre. peccato davvero. erano belli, giuro!

    Sfolli: mi piace il tuo (volontario o involontario) battesimo "Suster-X" ;)
    Io capisco la scelta di chi non vuol sapere, ma personalmente non ce la farei a non essere curiosa!!! (difatti io l'ho voluto sapere da subito, era lei che non era tanto d'accorddo, e si è svelata solo dopo innumerevoli tentativi!)
    Dai però: alla prossima fatevelo dire!

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  5. Allora si torna alla rubrica! Ho un paio di gatti ciprioti che chiedono giustizia sul blog!

    Il gratto di cartapesta è bellissimo!!!

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  6. Dopo aver letto del gatto di cartapesta, mi è venuto in mente che anche io posso partecipare a questa rubrica, perchè certo..non ho un gatto vero...ma ho pur sempre un gatto di legno con la coda alta e dritta; un tempo la mia casa ne era invasa!Questa storia merita di essere raccontata (merita.......che parolone) ;)

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  7. Anche Attila reclamava a gran voce il ritorno della rubrica! :)
    Post delizioso, come sempre.

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  8. Credo che quello di cartapesta sarebbe l'unico gatto che papàbarba accetterebbe di vedere in casa, purtroppo.
    Si, posso dirlo forte "MA CHE BARBA, PAPA'!"

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  9. Owl: bellissimi i gatti ciprioti (quasi meglio di quelli sopranensi guarda! ;D)

    Mel: e daje co' sti gatti allora! Yuppii! Evviva roba da ratt...ehm: da GATTI!

    Maf: Attila questa settimana è stato regale!

    tri: dici bene: Ma che barba però!

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