sabato 24 settembre 2011

Nido sì, nido no.


Che dire: mi sento un po' frastornata. Sentimenti contrastanti si agitano nella mia fragile testolina di madre appena calata nel ruolo (mi riferisco al nido).
Vuoi tu, Suster avere questa pupa per tua legittima figlia, per vivere per sempre insieme, sfamarla, ninnarla, sopportarne e contenerne le esplosioni isteriche ed averne cura tanto in cattiva che in buona salute nel santo indissolubile vincolo della maternità per il resto dei tuoi giorni?
Vuoi tu mollarla, sbolognarla, scaricarla e riconquistare una parziale libertà e, lasciando ogni altro scrupolo, attenerti a lei sola (alla libertà), affinché ambedue viviate serene e indipendenti per quel che è consentito ai suoi un anno e qualcosa?

Ho stilato un abbozzo di lista di pro e contro per chiarirmi le idee in merito.

Pro. Mattinata libera per me. Maggior libertà di espletamento delle funzioni materne e no.
Contro. La pupa finora la mattina è abbastanza gestibile, poiché continua a farsi una dormita di circa un'oretta e mezza a metà mattinata. Tutto sommato non credo di guadagnare molto in libertà.

Pro. Possibilità di applicarmi alla ricerca di un eventuale impiego part time e/o di un'eventuale futura abitazione di proprietà.
Contro. Ecco che viene meno la scusa principe per rispondere a chi mi chiede distratto "Allora, cos'è che ti sei messa a fare dopo la laurea?" perché finora ho sempre risposto: "Per adesso faccio la mamma. Poi vedrò" e mi levavo d'impaccio. E si sa che la gente è tignosa: insiste.


Pro. Contatto con altri bimbi esclusivo.
Contro. Rischio contagio malattie infettive stagionali centuplicato.

Pro. La pupa ha anticorpi da battaglia.
Contro. Le maestre me l'hanno fatta tenere a casa pure con un poco di tosse, vedrai che la scusa la trovano. E poi non parliamo dei pidocchi. 

Pro. Imparerà a relazionarsi con i suoi coetanei, così la prossima volta che vede la cuginetta non entrerà in crisi come l'ultima volta.
Contro. Sarà alla mercé dei bulli e prenderà un sacco di vizi che ora non ha, alzare le mani, dire le parolacce, frignare ogni volta che sbatte le ciglia...

Pro. Magari imparerà anche cose buone, tipo una maggior autonomia nei suoi giochi, e poi deve costruirsi da sola la sua socialità, senza ingerenze continue della mamma. Prima lo fa più facile sarà.
Contro. Si dice anche che fino al compimento del terzo anno di età non c'è reale esigenza di socialità, anche se non ci credo poi troppo...

Pro. Me la ripiglio verso mezzogiorno e mezza, già nutrita e intrattenuta per mezza giornata e probabilmente stanca morta e la indirizzo con accorta nonchalance verso il suo ormai solo e unico sonnellino pomeridiano.
Contro. La tattica di sfinirla fisicamente perché meglio dorma finora non ha mai funzionato, anzi, si è sempre dimostrata controproducente. E' risaputo che pupa stanca dormirà con fatica e male, svegliandosi di continuo. Sarà un delirio.

Pro. Non sei mica obbligata a mandarcela tutti i giorni: puoi sempre tenertela a casa  e farla stare con te se qualche volta la vedi stanca o particolarmente maldisposta. Almeno finché non lavori. 
Contro. Certo, posso pure tenerla a casa tutti giorni, ma tanto mi tocca comunque pagare!

Pro. La pupa può ricevere stimoli diversi da quelli che le ho sempre fornito io, farà attività fichissime e divertenti, e forse anche io.
Contro.  Spezzo una lancia in favore delle mie attività. Voglio dire: andare a fare la spesa è un'attività fichissima. E non vedo poi cosa ci sia di tanto fico nel giocare con cortecce d'alberi e foglie secche. Possiamo sempre andare a prenderne una vagonata al parchetto sotto casa: vorrei capire dopo cosa ci si fa.

Pro. Ma no, dai: l'ambiente è stimolante, le maestre sono personale preparato apposta per venire incontro ai bisogni e alle esigenze dei più piccoli, conosceranno attività che tu nemmeno ti immagini per aiutarla a sviluppare nella maniera più competa la sua "psicomotricità", e in ogni caso lo vedi anche tu che non ne può più di travasare animali e barattoli da un angolo all'altro della casa e ora è passata a tirare fuori i vestiti dai cassetti: se non le fai fare altro, capace che prima o poi inizierà a smontare le ante delle finestre.
Contro. Forse hai ragione, la sala della distruzione fisica vale da sola tutti i possibili giochi ai giardini. Ribadisco comunque l'alta funzione pedagogica attribuita dal metodo montessoriano all'attività del travaso, che si tratti di animali, di barattoli o di vestiti. E poi non immaginarti chissà che da questa parola "psicomotricità": cosa credi che facciano fare a dei bimbi di un anno, non certo scalare una parete di roccia. Si tratterà di attività estremamente elementari, come quelle che chiunque può secondo logica far fare a un bambino di quell'età.

Pro. Se non era per la nonna a quest'ora lei nemmeno camminava.
Contro. Se vabbè, se tu stai a sentire tutto quello che dice la nonna! Avrebbe cominciato a camminare anche da sola, magari ci metteva qualche giorno in più ma era pronta.

Pro. Va be', cambiamo argomento. Avrà a disposizione un sacco di giochi senza doverli rubare a nessun bambino piagnone al parco, come fa ora, e senza che tu debba aprirti un mutuo per riempirti casa di tricicli e monopattini che dopo una settimana di gloria passeranno di moda e rimarranno sempre in mezzo agli zebedei quando ti alzi di notte sbattendoci il mignolo del piede.
Contro. In effetti la loro scuderia di veicoli è allettante. Che pena però quel loro cortile senza nemmeno un poco di verde, con solo quell'albero rinsecchito nel mezzo e quegli orrendi murales di polli scrostati e sbiaditi di almeno 50 anni fa. Certo che potrebbero pure pensarci a farseli rifare da un bravo artista di strada. E quella la chiamano educazione all'immagine?

Pro.Tra poco farà freddo e magari passeranno giorni e giorni senza poter uscire di casa perchè pioverà. Almeno per mezza giornata le farai cambiare aria e ambiente, e non la terrai 24 ore su 24 entro 50 mq, che poi ti credo che diventate isteriche entrambe.
Contro. Ma quando invece non pioverà la posso sempre portare fuori, invece lì non c'è nemmeno il giardino. E ora che le giornate si accorciano i pomeriggi li potrò sfruttare molto meno, ché più tardi delle 4 non vale neanche più la pena di uscire.


Pro. Non dovrò cucinare tutte le mattine per lei e per me. Io potrei pure tranquillamente ricominciare a pranzare a pane e mortazza...
Contro. Va be', ma che se a mezzogiorno e mezzo la vado a ripigliare, tocca mangiare a me pure alle undici e mezza?

Pro. Non sei mai contenta: almeno fino a quell'ora lì sei libera di andare dove accidenti ti pare senza tener conto degli orari suoi.
Contro. Niente da obiettare in proposito.

Pro. Non dovrò sbizzarrirmi a capire cosa cucinarle per soddisfare al contempo esigenze di dieta sana e cibi appetibili al suo palato fine, perché mangerà al nido, tiè!
Contro. Una bella rogna in meno. Peccato che il padre è fissato con la carne islamica e quindi mi toccherà chiedere per lei il menù vegetariano. Oppure posso tacere col padre, che tanto non lo verrà mai a sapere... Uhm...

Pro. Potresti smetterla di considerare le maestre come un pericolo per la tua autostima di madre e considerarle invece come un ottimo punto di riferimento a cui chiedere consiglio e parere riguardo ai tuoi dubbi amletici (esempio: se proprio si vuole mangiare le piante, non vale la pena che la lasci mangiarsele?)
Contro. Altro che consiglio e parere: qui c'è il rischio che venga estratta a sorte per far parte della commissione genitori del nido. Se non si presenteranno 5 martiri volontari ci hanno già annunciato che i nomi verranno sorteggiati. Argh!

Pro. Va be', ma tanto alla fine lo sai che ce la mandi. A che pro continuare questa messa in scena?
Contro. Che vuoi, io son fatta così: ogni volta che faccio qualcosa ho bisogno di conferme esterne ai miei dubbi, anche solo per potermeli sentire smontare. E' esasperante per chi lo subisce, lo so.

Va be': era iniziata come una cosa seria, invece poi si è trasformata in una dissociazione psicopatologica dell'io narrante. Credo di esser stata contagiata da Montalbano. Lui ne fa di questi monologhi.
Il gran giorno si avvicina e noi siamo materialmente quasi pronte.
Psicologicamente pure.
Io comunque sono per il nodo sì, anche se non sembrerebbe, dopo tutto ciò che scrivo qui. Non prendete troppo sul serio tutti i miei vaneggiamenti.
Hasuna, il padre, è per il nido no, ma per tutto ciò che attiene la pupa e/o i dettagli pratici (e non ideologici) della sua crescita delega in toto i poteri esecutivi nelle mani della genitrice. Non che ciò sia educativamente parlando il massimo, ma personalmente parlando ha anche i suoi vantaggi. E' un nostro equilibrio-squilibrio a cui alla fine mi sono abituata.
Mia sorella, la mia consulente telefonica per l'infanzia, appartiene alla categoria delle temute maestre d'asilo, e si colloca nel partito "nido sì". Sostiene che i bambini che rimangono fino alla materna o anche oltre, in casa in compagnia solo della mamma, o peggio (sempre a suo parere, non aggreditemi), dei nonni, si rimbecilliscano. E' un'integralista del nido, che farci. Però, se possibile, un'integralista moderata: non approva l'abitudine di mollarvi i bimbi molto piccoli e parcheggiarveli tutto il giorno.

Finora quando una madre incontrata ai giardini mi domandava se mia figlia non andasse al nido, mi sentivo quasi in difetto a rispondere di no, e mi mettevo lì a spiegare il perchè e il percome.
Ora, quando una mia amica, con una bimba di alcuni mesi più piccola della mia, mi ha chiesto perché avevo intenzione di mandarvela, la domanda mi è suonata come una dichiarazione di dissenzo, e lì a spiegare quali fossero secondo me i vantaggi di un ambiente stimolante e diverso da quello di casa, della presenza di bimbi etc.

Al ritorno da una visita a una coppia di amici che hanno un bimbo di alcuni mesi più grande della pupa, sapevo che la discussione col padre (cioè con Hasuna) si sarebbe riaperta. Loro sono infatti integralisti nel "nido no", e la loro convinzione a non mandare il figlio fuori casa prima dei tre anni, cioè alla scuola materna, è stata accolta da lui trionfalmente.
- Va be', Hasuna, ma se proprio dobbiamo prendere loro a modello, però...
(e lui impallidisce)
- ...allora sarai d'accordo anche a trasferirti a dormire nello sgabuzzino, perché io dormirò nel lettone con la pupa d'ora in poi, lei si sveglierà dalle 5 alle 10 volte a notte reclamando la tetta, che io le darò perdendo sonno e salute mentale e fisica. La cosa andrà avanti fino al compimento del terzo anno di età, quando finalmente inizierò a svezzarla da me e allora sarà pronta per dormire da sola e per andare a scuola. Forse allora si potrà parlare di riprenderti a dormire nel letto grande.

Niente da obiettare a scelte diverse dalle mie, mi domando solo come si riesca ad accettare una simile trasformazione della propria vita in funzione del proprio figlio, e se davvero questi sacrifici della "normalità" degli spazi e del tempo, sono necessari a loro, e se ne sentano davvero la mancanza una volta privati.
Quando smisi di darle la tetta per esaurimento scorte, temevo un poco il trauma del distacco, eppure non mi sembrò affatto provata dal cambiamento; decise anzi che era giunta l'ora di cambiare la posizione in cui prendeva il latte: non più adagiata sulle mie ginocchia, ma seduta con lo sguardo verso il mondo e le spalle rivolte a me che la nutrivo.
Chissà che anche stavolta non mi volterà semplicemente le spalle e se ne andrà verso il mondo.

19 commenti:

  1. Io faccio parte del partito "nido no" prima dei due anni, perché da educatrice, durante il tirocinio, ne ho viste tante e pessime.
    In ogni caso, mille volte meglio il pubblico piuttosto che il privato.
    Dovrei scrivere un papiro anziché un commento, visto che ho appena lasciato un posto a tempo indeterminato per stare ancora qualche mese con la Purulla...
    L'importante è che TU sia serena. Se tu lo sei, lo sarà anche la piccola, e poi si tratta di poche ore al giorno, non dodici! :)

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  2. Grazie cara. Anche mia madre mi sa è del tuo stesso partito. e comunque, sì, a dispetto di quanto non possa sembrare leggendomi, sono serena. Anche se temo un po' l'eventualità di scene strappacore di pianti a dirotto al momento del distacco. dicono che siano inevitabili... boh...

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  3. Io dico "Nido si".....e poi vedi come si evolve la situazione della bimba!Se la trovi serena continui...se no..non sono ferrata in maniera ma...la retta si paga di mese in mese o è annuale?. Perchè in caso potresti farla ritirare se nn si trova bene. Io cmq credo che aumenterà la qualità del tempo che passerete assieme, dato che è ridotto e sarà trascorso tutto con vitalità. Io da piccola adoravo l'asilo perchè mi faceva sfogare fuori casa e incontravo altre persone...poi la sera e il fine settimana mi piaceva giocare con i miei genitori e di solito ci divertivamo tanto..(secondo me perchè ti accorgi di piu' di quanto sia prezioso il tempo con la tua bimba, quando ce nè meno). La quotidianità dopo un po' è pesante.

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  4. A me hai dato l'impressione di essere molto serena invece! Avere dubbi è sano sintomo di intelligenza :)
    Qui le cose funzionano malamente purtroppo, proprio perché chi non manda i figli al nido viene visto come aspirante genitore di spostato o eremita.
    Il risultato è il sovraffollamento dei nidi, con maestre incazzate che fanno il loro lavoro malvolentieri. Quando secondo me più che un lavoro dovrebbe essere una vocazione.
    Comunque credo che la Pupa ti farà ciao ciao e andrà giocare tutta contenta :)

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  5. Io sono per "nido no" ma "casa di amichetta si"! Allora la mattina tu scendi a Roma me la lasci e la vieni a riprendere quando vuoi per un totale di...0,00 euro netti al mese!
    Scherzi a parte secondo me stare la mattina al nido non è così negativo, vedo che i bimbi del nido quì sotto si divertono un sacco, sono sempre in giardino (loro lo hanno) e le maestre non se li filano di striscio mentre si arrampicano pedalano giocano a palla o parlano con sconosciuti al di là della recnzione (io che passo col cane). Alla fine Ami a lei la mattina coi bimbi e il pomeriggio con mamma a te la sofferenza del distacco dato che ti troverai sola per qualche ora la mattina senza saper che fare (troppe cose e poco tempo). Super mini Amichetta alla conquista della sua indipendenza!

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  6. La mia bimba ha 20 mesi e per ora è stata a turno coi nonni, però l'anno scorso le ho fatto frequentare un punto gioco comunale un paio di volte a settimana e mi son resa conto di quanto le interazioni con gli altri in un ambiente diverso l'abbiano aiutata a "svegliarsi". Penso che il nido dopo i 2 anni vada più che bene ed aiuti sia la mamma a ritagliarsi degli spazi propri dove ritrovarsi di nuovo libera da esigenze pupesche, sia il bimbo che incomincia a sperimentare la vita fuori dalla propria casa. Credo che appena traslocato nel nuovo paese cercherò di entrare in graduatoria per mandarla al nido.

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  7. sai già come la penso. mio figlio corre verso la maestra e mi fa ciao-ciao e poi la sua scuola è fatta da persone adorabili...per me la pupa sarà come lui...

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  8. Voto nido SI, anche solo per gustarmi la Suster spiaccicata in lacrime prossimamente su questi schermi!!!
    Torniamo seri! Io ho la suocera sotto casa ed è stato complesso, ma non troppo pesante (?????????????) arrivare all'età della materna per i miei bimbi. A volte mi domando come facciano le mamme che hanno questo rapporto esclusivo coi figli. E adesso ti lascio perchè sto invidiando questo rapporto!!!!!!!!!!!

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  9. Perdonami, ma mentre stavo scrivendo si è verificata una delle scenette tragicomiche di cui, ogni tanto, non riusciamo a fare a meno in questa casa! Ho scaricato la tensione nella punteggiatura! Forse un giorno ne parlerò.
    Volevo aggiungere che, anche se non lavori (e dovrai rinunciare all'alibi) trovo giusto che tu riesca a ritagliarti qualche ora per te, sola. E poi si vedrà! Potresti offrirti volontaria per ridipingere i polli sbiaditi....

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  10. Siccome io pure appartengo alla temuta schiera di maestre di asilo (e materna, che qui le distinzioni di età sono un po' diverse) non posso che abbracciare tua sorella. E la sua tesi.

    In bocca al lupo a te e alla pupa!

    Alice nidizzatrice

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  11. Mah, dipende. (Che aiuto...).
    Io non li ho mai mandati al nido. E ora non hanno complessi, sono bambini sereni. A casa, a scuola, al parco. Con i genitori, con gli adulti, con i bambini.

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  12. Un'altra cosa: non li ho mai mandati dai nonni. Quando lavoravo, lavoravo di sera, di giorno stavo con loro. Mi piaceva.

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  13. @Mel: ma davvero tu hai ricordi dei tuoi primi giorni al nido??? Io non metto in dubbio che poi sarà un'esperienza senz'altro arricchente (si dice?), temo solo l'impatto iniziale e mi chiedo se questa sia un'età troppo tenera per cominciare o se dipenda da bambino a bambino. Comunque il discorso dei soldi è la mia ultima preoccupazione. Se l'ho scritto è stato solo per esigenze di forma... un gioco letterario, va! il nido è pubblico, non è che si può pagare un mese sì e uno no e un altro forse! :)

    @Mafalda: grazie! Sono d'accordo. E' un mestiere che richiede sensibilità e dedizione, una sorta di vocazione, sì.

    @Amichetta, ma ci abbiamo già provato, ricordi? Spero proprio che la reazione varcata la soglia del nido non sarà quella avuta un anno fa varcando la soglia di casa di amichetta! Uh, che tragedia! (PS. ma sì, ce la spasseremo!)

    @MN: anche nella mia famiglia ci hanno sempre mandato al nido dopo il compimento del secondo anno di età... ma a me lei sembra così curiosa, così sveglia, così autonoma...

    @Debbie: riguardo al box avevi ragione tu... quindi spero che tu ce l'abbia anche a questo riguardo! (questi due bimbi sono due anime gemelle!)

    @Tri: non ci contare, baby, deve ancora nascere chi faccia lacrimare la Suster per così poco. Ancora ancora se stesse partendo per il fronte... ops: missione di pace! Comunque darling, io credo che ogni madre abbia col proprio figlio un rapporto esclusivo col/i proprio/i, e non c'è nonna che tenga! Ovvìa!(direbbe ladoratrice) Non c'è proprio alcunchè da invidiare! Scaricati pure su interrogativi ed esclamativi, e non ti credere, che ci ho già fatto un pensiero su quel murales! (lasciamoìi solo entrare un po' più in confidenza con il maestrame, e vedrai che ti combino! Wahahaha! Ci piazzo un Homer Simpson gigante sbracato in utande sul divano!)

    @Alice: Oddio! (come direbbe ora la pupa, che sono due giorni che ci ammorba con questa esclamazione religiosa) Una maestra! Brrr, che paura! Grazie, riferirò (tutte uguali voi educatrici dunque!) Ciò che mi perprime è che queste maestre del nido di pupa sono tutte, come dire, un po' anzianotte, che potrebbero benissimo interpretare la parte di altrettante nonne! possibile che non ci sia un po' di ricambio del personale, accidenti?

    @6cuori: per fortuna non esistono formule perfette per far crescere i bambini. L'importante è che gli adulti sappiano offrire loro punti di riferimento stabili, che siano madri, nonni, tate o maestre d'asilo. Anche a me piace stare con la pupa, ma ti dirò che non mi dispiace l'idea di alternare il nostro tempo insieme con una pausa relax (ma quindi tu non dormivi MAI? °_°)

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  14. Suster io ti leggo molto serena e determinata nelle tue scelte e la chiusura del tuo post contiene tutto quello che ti avrei voluto scrivere io. Io non ho tanta esperienza più di te, se non di un anno di vita in più del cicciotto.
    Ogni volta che si scardina una routine o un'abitudine è inevitabile dire "ma che sarà poi, farò bene?" Non è questione di alibi o non alibi... io dopo 2 mesi di nido dovetti tenerlo a casa (non mi dilungo, Di ha sempre avuto anticorpi veramente debolucci)
    Mi ero organizzata, lavoravo da casa, ogni tanto veniva una dada... lui non era contento (proprio non lo era, non è che mi sembrasse, aveva smesso di mangiare ecc..). Lui si era già abituato a questa nuova routine, e più grande si faceva, meno aveva voglio di cambiarla... Quindi bando ai sensi di colpa, non trovo nulla di male nel riprendersi qualche ora, mentre la Pupa sperimenta tutti i nuovi mezzi di locomozione a disposizione!

    Buon settimana!

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  15. Suster..ora so una cosa in più :D auhauhuha
    mi stai iniziando al ruolo di mamma!!! :) e pensare che tu ti ritieni una mamma che ha ancora moltissimo da apprendere!!!io nn sapevo neanche come funziona l'asilo! auhauhauh

    Cmq..io sn entrata a 3 anni all'asilo. E da li mi ricordo tutto. Prima però mia madre mi ha raccontato che manifestavo interesse per la società già da almeno un anno ;) ahuauhuhauha quindi la tua pupa secondo me andrà alla grande!! :)

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  16. @Owl: speriamo... oggi abbiamo iniziato questo famigerato inserimento e sono un po' perplessa... mah...

    @mel:Wow, che copmpito prestigioso che mi attribuisci! Andiamo bene se prendi me come figura di riferimento! ;) Non ti credere: neanche io so molto di come funzioni, però quando poi ti ci trovi viene naturale informarsi e istruirsi preventivamente. La pupa è molto socievole (ma soprattutto con gli adulti per ora), solo che, come è naturale che sia a quest'età, la socievolezza viene più facile quando hai la sicurezza che dietro di te c'è tua madre che ti sta dietro anche se tu hai ingranato la quinta e infili i vialetti laterali ai giardini...

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  17. ciao Suster ho letto con molto piacere quello che hai scritto sul nido. anche io me ne occupo molto.....mi piace molto quello che scrivi e come lo scrivi. rende molto bene il frullatore di domande quando una mamma e un papà pensano al nido. ti lascio un link di un articolo che ho scritto. magari è un contributo alla tua scelta. un caro saluto
    http://www.ilpuntofamiglia.it/nido-si-nido-no

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    1. Ciao! Sono contenta di esser riuscita a interpretare quello stato d'animo... alla fine noi con il nido abbiamo ingranato. Anzi: per la verità dopo una lunghiiiiissima assenza causa natale, viaggio in Libia, permanenza romana, e malattia a ridosso del rientro, stiamo vivendo quasi un secondo inserimento. Questa settimana è stata dura, ma forse forse ci siamo. La strada verso l'indipendenza è lunga e accidentata...
      Andrò a leggere il tuo articolo molto volentieri. Grazie per aver espresso il tuo parere.

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  18. ciao! grazie a te per la generosità con cui scrivi. non è sempre afcile raccontarsi! ti volevo ringraziare anche per il commento al mio post. ti ho risposto. la tua storia è molto profonda, e mi fa piacere che la primavera porti nuovi fiori anche per voi. dici "forse ci siamo". è vero, l'indipendenza è proprio un viaggio da fare insieme. e come tutti i viaggi ha delle tappe di sosta, necessarie per ripartire. vedo che scrivi anche di allattamento. leggerò senz'altro i tuoi post. intanto mi permetto di darti questa informazione: http://www.ilpuntofamiglia.it/latte-di-mamma-lallattamento-come-relazione-i-genitori-raccontano a presto!

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