venerdì 15 giugno 2012

Libri in soccorso al mestiere di mamma.

Abbiamo finalmente restituito tutti i libri presi in biblioteca, nell'attesa che riapra (si spera) in ottobre, come dicono, non ce ne facciamo un cruccio: la bella stagione ci vedrà impegnate in altro.
Un pro-memoria per me che sia anche uno spunto per altri sulle letture che qui da noi hanno riscosso maggior successo tra quelle bibliotecarie.

Titolo originale: What pet to get?

Titolo italianoUn cucciolo tutto per me

AutoreEmma Dodd

Editore: Edizioni Lapis



Ecco un altro libro di grande formato, con illustrazioni grandi, grandissime, come piacciono tanto ai bambini più piccoli, essenziali, divertenti, al limite del paradosso.

Del resto, cosa vi volevate aspettare da una che si disegna così?


Beh, io mi aspetterei qualcosa di goticheggiante, uno humor un po' noir, un po' alla Tim Burton, modello famiglia Addams, ecco. E un pochino Tommy (versione italiana dell'originario Jack... mah! Chissà poi perchè), coi suoi occhi cerchiati, la sua propensione, anzi, predilezione per bestie più o meno feroci, ma comunque assai poco addomesticabili, se non altro per le loro enormi dimensioni, che li renderebbero difficilmente adattabili ad un contesto condominiale, ma anche per uno da villetta monofamiliare, Tommy, si diceva, ricorda un poco certi personaggi di impostazione burtoniana, ma queste sono sottigliezze che può cogliere giusto la mamma che legge.
La bambina non vede altro che un bambino come lei, che sogna sui suoi libri illustrati quanto sarebbe bello dividere la propria vita con uno di quei cuccioli finora visti solo in fotografia, o in tv: una tigre, un leone, o, perché no: un dinosauro?



E' così che un bel giorno decide di proporre alla mamma: prendiamo un cucciolo? (Notare: a conferma dell'ossessione del piccolo per animali da compagnia non proprio convenzionali sulla portiera del frigorifero ci sono due disegni di Tommy che rappresentano un elefante e uno squalo. Adoro questi dettagli!)

La mamma è scaltra, accidenti a lei, e ci vede subito il potenziale distruttivo e apocalittico del caso, in quell'innocente richiesta. Si vede che lo conosce un po', suo figlio. Però è anche aperta al dialogo e possibilitsa.
Insomma, la mamma non è che dice: ok, allora prendiamo un criceto, va bene?
No, lei chiede: e cosa ti piacerebbe?
Ovviamente Tommy parte sciorinando tutta una serie di articoli da zoo, alla cui adozione la poveretta non può certo accondiscendere.
Un elefante... Una giraffa... Un coccodrillo...
Ottima idea, risponde lei, puntualmente, senza scomporsi. Peccato che...

Come faremo a portare l'elefante in vacanza?
Il leone non spaventerà il postino?



A questi aspetti pratici della questione Tommy proprio non aveva pensato.
pazienza: vorrà dire che penserà a qualcos'altro...

A Tommy piacciono gli animali grandi.
Questi animali, del resto, sono così grandi, ma così grandi, che non entrano nemmeno nella pagina: la riempiono tutta quasi per intero, e a Tommy non rimane che fare capolino dall'ultimo angolino rimasto libero.

La mamma, poi, dov'è?
E' voce fuori campo, come nella migliore tradizione fumettistica per l'infanzia (vedi Peanuts): è presente, ma non viene inclusa se non per parziali scorci nel campo visivo infantile, ingombro per altro dalle inverosimili fantasticherie zoologiche che ne popolano l'immaginario.

Il lettore ne vede sempre solo parti isolate: le mani infilate nei guanti da cucina, la chioma arruffata che spunta da sotto le coperte al mattino, quando Tommy la sveglia trionfante: ha finalmente capito quale sia l'animale che fa per lui:



Ops! Mi sa che vi ho svelato il finale!

Credo che questo libro, oltre ad essere un piacevole e divertente gioco di indovinelli da farsi coi piccoli, rappresenti un utile manuale per le mamme meno esperte e più ingenue su come approcciarsi alle pretese impossibili dei propri figli, perché tanto lo so, che arriverà anche quel momento!
Non dire "NO" e basta, ma condurre alla non-fattibilità della cosa attraverso il ragionamento autonomo, guidato.
Magari non risolve del tutto la situazione, ma può aiutare ad "arginare" il problema!
Voto finale: 8,5

***

Seconda proposta:



La particolarità di questo libro, come avrete capito, è quella di poter essere letto al dritto o al rovescio: da un lato parliamo di dieci porcellini puliti, dall'altro di dieci porcellini sudici...
Ma non saranno forse gli stessi porcellini?




La pupa ci ha messo un po', per capire il meccanismo, ma devo dire che l'idea di poterlo leggere "all'infinito", poi, l'ha entusiasmata! (A me un po' meno...)
La fabula è molto elementare: i porcelli, sudici, si puliscono in una vasca da bagno. Alla fine, sono diventati puliti!

Dall'altro lato, i dieci porcelli puliti hanno appena finito di lavarsi e sono impegnatissimi ad asciugarsi, spazzolarsi, improfumarsi, vestirsi e truccarsi... Alla fine eccoli pronti per uscire di casa: dove credete che vadano a divertirsi? In una pozzanghera di fango, dite? ecco che non sono già più puliti.

Ora il libro chiudi e volta: vedrai la storia capovolta!


Niente effetti speciali, eh! ma l'idea è molto simpatica e forse sotto la storiella divertente dei porcelli e del loro insensato perdere più di metà del libro a tirarsi a lucido per poi spatasciarsi nel fango, si riesce anche a trovare un qualche significato educativo pedagogico circa la necessità di fare il bagno, da propinare a quei bimbi patologicamente recalcitranti all'acqua e al sapone...
I disegni sono molto ben fatti, simpatici i maiali, ben rappresentate le situazioni, un po' antiquata la veste grafica, ma nel complesso un librino piacevolmente ben riuscito.
Voto: 7,5

Questo post partecipa a  I venerdì del libro.
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4 commenti:

  1. Le tue recensioni sono sempre interessanti. Inutile dire che li ho già aggiunti alla lista dei desideri :)

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  2. Molto particolari le tue proposte. Sono certa che avrebbero un ottimo seguito anche qui da me. Prendo nota.

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