lunedì 12 novembre 2012

Punto Doula a Pisa. Un incontro.


In mezzo alla confusione di ciò che vorrei, ciò che dovrei, ciò che potrei fare, in questo periodo sento molto forte l'esigenza di ritagliare del tempo per me.
Per me e me sola. Che non è quello che mi rimane quando porto Mimi al nido, e che in genere impiego tra spesa, commissioni varie, preparazione cena e paranoie.
Ed è stato così, mettendo a fuoco questa esigenza, che sono approdata al Punto Doula.


Non mi riesce troppo facile trarre delle conclusioni o dei giudizi a caldo, subito dopo aver vissuto una qualsiasi esperienza. In genere lascio sedimentare, ci penso un po' su, metabolizzo.
In genere sono anche abbastanza reticente circa  aspetti che riguardano il mio lato "strettamente femminile", e in questo caso "gravidico" e che mi costringono a prendermi un pochino più sul serio.
Ma è da un bel po' che mi riproponevo di affrontare da un certo punto di vista il delicato tema del diventar mamma, di come l'ho vissuto la prima volta, e delle paure e le ansie che, mio malgrado, accompagnano ancora questo mio nuovo percorso, per quanto io mi possa ora fare forte dell'esperienza maturata e di un diverso atteggiamento di partenza con la maternità, forse un pochino meno sprovveduto, forse un pochino più consapevole, ma nemmeno poi tanto.
Diciamo che l'incontro con il Punto Doula mi ha dato l'opportunità per prendere in mano questi argomenti, mi ha dato l'occasione di parlarne in primo luogo con altre persone, persone preparate disponibili all'ascolto e competenti in materia, e quindi forse anche un poco di chiarirmi con me stessa, di comprendermi e fare ordine tra le mie aspettative, le mie ansie, i miei dubbi.

Dunque: da circa un anno attraverso il blog Una doula per amica ho avuto modo di conoscere in maniera un po' più approfondita la figura professionale della doula.
Cos'è esattamente una doula? Di cosa si occupa?
Dal blog di Laurence  prendo paro paro questa definizione, assai più esauriente di qualsiasi altra io possa darne:
La doula è una figura "maternante" che si occupa del sostegno emotivo e pratico alla donna e alla famiglia, dalla gravidanza fino al primo anno del bambino. Non è una figura sanitaria. È una donna che, forte della sua esperienza personale e della sua preparazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che si rivolgono a lei.

Il Punto Doula

Confesso che prima di incontrare questo blog, avevo sentito utilizzare il termine doula solo nel mio manuale di gravidanza (questo), e avevo pensato sbrigativamente si trattasse di una specie di chimera, una cosa da manuali, appunto, una figura mitologica importata dall'America, un po' come Halloween, roba da yankee radical-chick. Ma mi ero riproposta di essere seria...
Insomma: mai avrei pensato che proprio nella piccola e insospettata realtà della città in cui vivo esistesse una scuola per doule (è perché non faccio mai lo sforzo di informarmi), e una roba chiamata Punto Doula al cui interno si svolgono moltissime attività interessanti, di conoscenza, di interscambio, di informazione pratica e di sostegno emotivo su tutti gli argomenti in qualche modo correlati con lo sfaccettato mondo della maternità, dai pannolini lavabili al massaggio neonatale, dal portare i bambini al mercatino del riuso, e potrei riempire questo post di link, ma rimando chi fosse interessata a consultare le voci presentate nelle varie pagine del blog di Laurence.

Però, ciò che maggiormente mi ha colpito della figura della doula, è l'attenzione posta, durante l'intero percorso che va dal concepimento alla nascita e anche oltre, ovvero, del diventar mamma, sulla figura della donna, spostandola se così si può dire dal futuro bebé alla futura madre, sulle sue esigenze, i suoi pensieri, le sua aspettative, le sue difficoltà, e non solo i suoi compiti, gli esami clinici da espletare, le incombenze logistiche, le liste di materiale da procurarsi in vista della nascita: argomenti tutto sommato importanti, per carità, ma che molto spesso, a mio dire, distolgono e impegnano un po' troppo l'attenzione della nostra futura mamma, quando invece sarebbe molto importante che si concentrasse un pochino di più su quel che sta accadendo in lei, su quel che sta per diventare e sul suo rapporto con questa nuova vita.

Questa è stata almeno la storia della mia esperienza di approccio alla maternità: un caos di cose da fare e da imparare, una corsa perché tutto fosse pronto, e poi alla fine l'unica a non essere davvero pronta ero io.
Magari c'entra un pochino anche il carattere.
Io sono una che in genere preferisce affrontare un problema alla volta, una che dice: Eh, va be', poi ci penseremo, perché altrimenti si sentirebbe sopraffatta dall'urgenza di troppe cose a cui prestare attenzione. E non voglio dire che sia una strategia sbagliata. Solo che a volte si rischia di arrivare davvero al punto clou, un pochino impreparate.
Io per esempio durante le sedute di corso pre-parto, trovavo un po' prematuro che si parlasse di allattamento. Intanto pensiamo al parto, dicevo io, l'allattamento verrà in un secondo momento. E mentre c'erano madri che confessavano quasi con le lacrime agli occhi di non dormire la notte, inchiodate dall'ansia di non riuscire ad essere buone madri, io allibivo e pensavo che dal mio punto di vista era prestino anche per angosciarsi pensando al parto, che al momento giusto ci avrei pensato, poi magari mi sarebbe venuto naturale e tutto il resto, chissà.
Sbagliavo? Forse. Del resto non posso forzarmi ad essere come non sono ed è dagli errori che si acquisisce esperienza per il futuro.

So solo che stavolta sento l'urgenza di prepararmi un po' meglio sotto alcuni aspetti cruciali. Arrivare preparata, che significa in definitiva sentirmi più sicura, e quindi meno preda di ansie improvvise, di crisi di panico, di ingerenze esterne più o  meno invadenti, di consigli contraddittori e non sempre ben accetti. Sapere non tanto quale siano le decisioni e le scelte migliori da prendere in assoluto, quanto quale sia la mia volontà e portarla avanti determinata.
Sapere che se ho voglia di prendere in braccio mio figlio/a per farlo addormentare non sto commettendo l'errore più grande che una madre possa commettere, che della bilancia pesa neonati si può tranquillamente fare a meno, e che non succede niente se la quantità di latte ingurgitato non sarà esattamente la stessa ad ogni poppata, sapere che anche se decido di affidarmi ad una struttura ospedaliera ciò non significa il dover accettare passivamente e di buon grado qualsiasi decisione il personale di quella struttura mi voglia imporre come unica possibile, anche perché molto spesso non è così, e sapere di poter scegliere diversamente.

Ecco un po' delle questioni che mi si sono chiarite e che sono riuscita a mettere a fuoco durante un paio di incontri con Laurence ed Emanuela, responsabili e consulenti del Punto Doula.

Questa frase, che prendo sempre dal blog di Lurence, mi ha particolarmente colpito:
"La nascita non è solo far nascere i bambini, ma è anche far nascere le madri. Madri forti, competenti e capaci, che hanno fiducia in se stesse e che conoscono la loro forza e la loro saggezza interiore.
La Doula vuole assicurare la nascita di madri forti e sicure di sé."
(Carta delle Doule di Eco Mondo Doula)

Ecco: forse voglio essere una madre più forte e sicura di me, come non sento di essere stata, non abbastanza, almeno. Prima che per il benessere di mia figlia, per il mio, fermo restando che nei primi mesi di vita di un neonato la relazione mamma-bambino è talmente stretta che non credo sia possibile separare il benessere dell'una da quella del secondo.


Intento divulgativo di questo post abbastanza inconcludente: abitate a Pisa o dintorni, siete mamme o future mamme, o entrambe le cose, e vi piacerebbe trovare un luogo di aggregazione-scambio di esperienze supporto e informazione? Passate al Punto Doula, una realtà che ho trovato assai più vicina, intima e accogliente di qualsiasi corso pre-parto, perché non è solo distribuzione di nozioni: è ascolto, interscambio, attenzione alle necessità di ognuna.


E già che ci sono, colgo l'occasione per segnalare anche il Giveaway promosso da Una doula per amica. Il premio in palio è molto appetibile, quindi, accorrete mamme!

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