giovedì 7 febbraio 2013

What a wonderful world!


Il quinto gradino di pietra della scala di casa nostra è rotto: l'ha rotto un elefante quando è venuto a trovarci e non ci passava. E non ci ha detto niente (birbante).

In corridoio ci sono i mostroni, ma vanno via quando accendi la luce, e poi alcuni sono buoni. Fortuna che c'è lo scheletro amico Penz, che provvede a mandare via quelli cattivi, che fanno paura.

Un trattore ieri è passato sopra a Mimi e l'ha tutta rotta, perché lei era di legno, e lei si è molto arrabbiata, e gli ha detto: non si fa così, trattore, adesso mi devi riaggiustare.

Quel birbante del mare si è mangiato la spiaggia. Mimi gli ha detto: "Screanzato!" Perché la spiaggia non si mangia: fa schifo. Rimetti la spiaggia a posto perché io devo fare il bagno.

Quando Mimi era grande una volta ha mangiato una mela avvelenata ed è morta.

Se Noemma non si sbriga a nascere, Mimi prenderà un coltello e mi taglierà la pancia (cesareo d'urgenza, direi), come fa il cacciatore con il lupo, e tira fuori Cappuccetto Rosso e la Nonna (certe fiabe andrebbero vietate ai minori di 14 anni).

Una volta Mimi ha trovato un lambicco nero nero, che stava dentro una bottiglia. Era una bottiglia molto strana, e il lambicco stava bene chiuso nella sua bottiglia. E la bottiglia l'aveva trovata dentro una macchina bianca, che era sua amica, e l'ha presa per le mani e l'ha portata a casa sua, e Mimi ha detto: "Grazie, Macchina Bianca!" E c'eravamo io, lei e Buia dentro la macchina bianca che andavamo in vacanza. Da nonna.

Ieri a scuola Mimi si è tuffata nello stagno e ha nuotato, perché era diventata una papera, e aveva molti amici: un serpente, che si chiamava Nifulap, una rana, una tigre e un gatto. E la macchina bianca.

Quando Buia era piccolo Mimi è andata in Libia e ha trovato un tesoro di Alì Babà. E Buia non sapeva parlare perchè era piccolo, e piangeva perché non aveva ancora i denti. Invece Mimi era grande e aveva tutti i denti.



Giuro che non ho idea di dove prenda i funghetti allucinogeni...



Nessun commento:

Posta un commento

Che tu sia un lettore assiduo o un passante occasionale del web, ricevere un commento mi fa sempre piacere, purché inerente e garbato.
Grazie a chi avrà la pazienza e la gentilezza di lasciarmi un segno del suo passaggio.