giovedì 24 febbraio 2011

Letture da mamme

Qualche tempo fa postai su anobii il seguente messaggio:

Aiuto! Sono entrata nel tunnel delle letture da mamma! Tiratemi fuori!

La verità è che da quando è nata la pupa fatico a portare a termine una lettura che non riguardi direttamente o tangenzialmente l'universo mammistico.
E ciò è una realtà.
Facciamo che però da questa critica situazione io voglia trarre qualcosa di utile.
Ed ecco qua il riassunto per voi, mamme e future mamme, delle mie letture mammesche.
Non sono poi tante: Suster non è stata una di quelle madri che passano i nove mesi della gravidanza a sfogliare manuali e saggi sulla maternità, ma fiduciosa e ottimista come sempre ha creduto che le si sarebbe rivelata al momento giusto la soluzione ad ogni suo dubbio a riguardo, o quanto meno, che avrebbe seguito il suo istinto materno fino ad allora mai esercitato causa mancanza di occasioni.
Diciamo che poi all'in circa è andata così, salvo momenti di panico profondo, ma confrontarsi con altre esperienze non ha mai ucciso nessuno, e a volte può servire avere un minimo di canovaccio al quale fare riferimento, per sentirsi meno allo sbando nell'oceano di tematiche mai prima affrontate nemmeno di striscio (il cordone ombelicale? Il pizzico della cicogna? Il piede torto? Mah!).



Dunque ecco a voi:


Questi sono rispettivamente i due manuali di riferimento di Suster: quello per gravide disinformate e quello per mamme impedite, quest'ultimo soprattutto da me più e più volte citato qua e là nei miei post in ordine sparso.

Ok, vi parlo subito dei limiti: la scrittrice è una tipa americana, da quanto si evince di estrazione borghese medio-alta, vale a dire più che benestante, tanto da potersi permettere di elargire, anzi, come direbbe il mio Montalbano, "sparagnare" consigli su come ovviare a problemi che notoriamente affliggono tutte le mamme in dolce attesa ovvero come coniugare la gravidanza con i consueti trattamenti di bellezza quali depilazione laser, interventi di mastoplastica, corsi di Yoga, acquagym per donne incinte, prevenzione di cellulite e smagliature. Non so voi, ma a me questi argomenti durante i miei 9 mesi non mi attraversavano nemmeno la corteccia cerebrale esterna. Ero invece piuttosto presa da problematiche di tutt'altro tenore e registro: Oddio e mo' dove la infiliamo 'sta pupa? Dovremo cambiare casa? E chi ce l'ha i soldi per un affitto intero? E un solo stipendio basterà? Che poi magari ci fosse almeno uno stipendio, essendo il mio Lui libero imprenditore più libero che imprenditore, diciamo che andiamo avanti approviggionandoci alla bell'e meglio di quel che offre la sua attività, più qualche lusso ogni tanto, tipo fare la spesa al supermercato. Ah ah!


Comunque, passiamo al bambino scodellato: qui si dice che il vostro baby ha bisogno per poter crescere forte e in salute di tutta una serie di ammennicoli di cui Suster continua ad ignorare la costituzione, se non può continuare, per averlo appunto letto qui, ad ignorarne l'esistenza. Uno per tutti: il centro multi-attività, dove si raccomanda di non lasciare il vostro bambino ad ammuffire senza prestargli un minimo di attenzione per ore e ore mentre voi vi fate la colorazione permanente ai capelli, per esempio.
Primo: non credo ci sia bisogno di puntualizzare che i bambini non vadano dimenticati in alcun luogo. Non si tratta tanto di una questione morale, quanto di una realtà fattuale: a meno che una non abbia partorito il figlio di Lerch, il vitalissimo maggiordomo della famiglia Addams, dubito che un neonato permetterebbe alla propria madre di dimenticarselo in qualsivoglia luogo per un periodo più lungo di 30 secondi.
Secondo: che minchiolina è un centro multi-attività? Dal nome sembrerebbe una cosa molto ingombrante e piuttosto inutile, dato che a 7 mesi dalla nascita della pupa non ne ho ancora avvertito la lancinante mancanza. In ogni caso in casa mia non ci sarebbe lo spazio, questo è poco ma sicuro: dentro il centro multi-attività, fuori noi.
E basta, mi fermo qui e vi lascio scoprire da sole il resto, se sarete interessate a farlo.

Però: ho trovato entrambi i manuali molto ben strutturati, di facile consultaziuone perchè forniti di ampie sezioni dedicate all'evolversi di panza prima, di marmocchio poi, mese dopo mese, oltre ad essere corredati alla fine di comoda leggenda dove la mamma terrorizzata pùo tranquillamente andare a cercare cose come: "trauma cranico" oppure "sindrome della morte in culla". Scherzo: ovviamente queste cose ci sono, ma non solo queste, bensì anche un più banale, sebbene non indolore "coliche" e "disturbi del sonno", ahimè.
Dopotutto, se non mi fosse piaciuto il primo, non avrei comprato il secondo, disperata perchè non riuscivo a capire se fosse normale che la pupa non dormisse MAI di giorno e tutti coloro ai quali confidavo questa mia angustia mi rispondevano: di notte dorme? Sì. E allora non ti lamentare. (Bastardi: vorrei vedere voi! Ora lei dorme di giorno e anche di notte: tiè!).
Trovate le mie utilissime, non che come sempre stringate e coincise recensioni sulla mia libreria anobii: qui e qui.
Oppure alla pagina dei libri: qui e qui.


Ho comprato questo libro senza sapere niente dell'autrice, perchè cercavo in libreria qualcosa da regalare a mia cognata, che a tre mesi di distanza dalla mia iniziazione alla maternità mi seguiva a ruota, e volevo qualcosa che sdrammatizzasse e la preparasse psicologicamente al trauma del lieto evento imminente che io ancora stentavo a metabolizzare.
Lo lessi prima di spedirglielo in un paio di pomeriggi (ma la lettura è rapida e scorrevole: senza la rogna di una bimba di 3 mesi da accudire ci si fa in una mezza giornata, e questo aspetto è molto importante per una neo madre che voglia intraprenderne la lettura).
Posso dire che questo libro ha nei miei riguardi almeno due meriti:
Quello di avermi un po' risollevato il morale in un momento in cui stentavo a riemergere dal profondo del mio abisso esistenziale, oberata com'ero dalle mie incombenze mammesche da cui mi sentivo sopraffatta.
Quello poi di avermi aperto la strada alla conoscenza dell'universo mamme-in-rete, poichè prima di quel momento non avevo la minima idea di cosa realmente fosse un blog, nè di come funzionasse, nè credevo di avere argomenti che valesse la pena scriverci dentro.
Quindi possiamo anche dire che questo libro e la sua autrice, a molti nota come blogger sotto il nome di Wonderland, ha creato un mostro, e ha contribuito a intasare la rete già satura di tutto e di più con una mole ingombrantissima di materiale che non saprei ben collocare nella sfera dell'inetersse comune dell'umanità (il mio blog).
Il libro è molto carino e ironico. Nel blog in questione mi ci ritrovo meno, per scarsa affinità di interessi suppongo (feste a tema, serate per locali, week-end a Londra e Parigi, aperitivi a go-go, esaltazione del tacco12... tutto ciò non interessa molto Suster e non fa parte del suo universo), ma lo consiglio a coloro le quali amano il genere Sex & the city .
Suster per proprio conto è molto poco sex e molto poco city, altrimenti non sarebbe Pisa&love. O sbaglio?
A parte questo continuo a seguirla spesso anche on-line, perchè non si può negare che scriva davvero bene e che abbia una gran carica ironica. A me piace più quando parla del suo rapporto con la sua bimba che di altro.
Mi sarò forse ormai trasformata in una mamma a 360°? Dite voi.
Qui la mia recensione su anobii, e qui la panoramica del libro.


E per finire questo, di cui già credo di avervi parlato altrove.
Libro imprestatomi da amica gravida in dirittura di arrivo. L'ho letto: niente male, ma ammetto che mi ha lasciata piuttosto perplessa.
Non so, ma mi sembra di non riuscire a intravedere il filo rosso che tiene insieme i diversi argomenti satelliti trattati, che gravitano ovviamente attorno al macro-tema pianeta mamma.
La copertina espone il sottotitolo: "Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino". Indicazione quanto meno fuorviante. Non si può certo definire una guida questo semi-serio resoconto delle due successive esperienze di maternità dell'autrice, che non si pone nè in veste informativa, nè in quella di narratrice delle proprie vicende mammistiche.
Nel complesso un curioso mix di informazioni di vario genere e tirate umoristiche che non sempre ho condiviso: l'autrice presenta tutta una serie di mamme-tipo (la super-mamma, la solo-mamma, la mamma-svalvolata) esageratamente caricaturali per poter essere anche solo lontanamente realistiche. Il discorso si snoda un po' a casaccio, pur volendo seguire la cadenza mensile dei primi 12 mesi di vita del bambino, disseminando consigli e aneddoti come viene viene, o almeno questa l'impressione che me n'è venuta.
Quindi non lo consiglio? No, vabbè: nell'insieme il libro risulta abbastanza piacevole se pur dispersivo, e fonte di alcuni spunti interessanti e curiosità di stampo giornalistico.
Il perchè di questa mia impressione lo seppi poi: l'autrice è in effetti giornalista nella vita, e tiene un blog da cui il libro è stato ispirato: questo. Quindi vedete, il percorso è questo: uno parte con un innoquo mommy blog e finisce a scrivere un libro per mamme tra il serio e il faceto.
Non preoccupatevi, per Suster non accadrà: non c'è pericolo che a qualcuno venga la malsana idea di pubblicarla! Hi hi hi!
Comunque ho da fare un'ultima puntualizzazione su questo libro/blog: l'autrice chiama i propri figli La Pupa e Il Pupo. Trattasi di mera coincidenza con la sottoscritta: che non si accusi la Suster di plagio!
La mia pupa viene chiamata pupa anche nella vita reale, poveretta, la realtà è questa. Quando tra 15 anni mi incrocerà per strada con il suo drappello di amicizie adolescenziali, si guarderà bene dal presentare loro sua madre, che ancora la chiamerà teneramente "pupa"! Non che non abbia un nome reale, su questo vorrei rassicurarvi, solo che non viene usato quasi mai.
Speriamo che le cose si aggiustino crescendo.
Ok, questo era l'ultimo.
In mancanza di una mia recensione su anobii, ve l'ho scritta qui.
L'ultima grande fatica letteraria (da lettrice) di Suster è stata l'estenuante lettura di gruppo di Guerra e Pace, terminata con immensa difficoltà tra notti insonni e pianti ininterrotti di pupa appena sfornata. Da allora ho praticamente abbandonato il piascevolissimo social network che vi invito vivamente ad andare a visitare, se già non lo conoscete.

Spero di avervi dato indicazioni utili, anche per futuri eventuali regali da fare ad amiche che si avventurano nel tunnel senza ritorno della maternità.
Ora mi dedico alla pupa urlatrice, ce ha avuto fin troppa pazienza ad aspettare che terminassi questo impegnativissimo post.

Buone letture, qualsiasi esse siano!

4 commenti:

  1. ottimi suggerimenti!!! anche io nel tunnel dei libri per mamme...sono diventate una droga oramai!!!! grazie mille!!!

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  2. Mamma mia Potolina: mi hai bruciato sul tempo! Il tuo commento precede inspiegabilmente la mia pubblicazione. Caso curioso e inquietante....
    Felice di esserti stata utile. A presto!

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  3. Ciao Suster!
    La pazza di turno che non ha figli, ti farà sorridere dicendo che ovviamente non ha letto manuali circa la gravidanza, ma in compenso si è sparata i libretti di SOS tata, giusto x informazioni generali?!
    E spesso mi guardavo pure le puntate in tv!!!
    A volte essere genitori e NON esserlo è una fonte curiosa di punti di vista talmente differenti o paradossalmente anche identici, che comunque sono un ottimo motivo per trarne insegnamenti di vita.
    Leggere anche questo tuo post (a detta di una persona senza figli "non interessante") mi ha comunque dato il modo per sorridere, riflettere,immaginare ecc.ecc.
    Poi...c'e' da dire che...Mi mi auguro fortemente la presenza di qualcuno che riesca a notare il tuo talento, scrivi benissimo, ti si legge molto molto gioiosamente e oltretutto hai una vena umoristica decisamente non da tutti!
    Brava!!!! Elena.

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  4. Cara Ele, solletichi l'amor proprio di Suster con tutti questi complimenti, che poi diventa immodesta e ciò e male. Comunque grazie. Apprezzo l'apprezzamento. E spero che tu apprezzerai che ho apprezzato! tata lucia è il mio mito! Lo guardo da prima di essere mamma, anzi, si può dire che lo guardavo solo allora, perchè ora non ho neanche più la testa di sapere se lo danno ancora. Quindi vedi? non sei la sola. Lieta che questo post di argomento assai poco stuzzicante sia riuiscito a divertirti un po'. A presto! (Son sempre contenta di ricevere voostre visite)

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