mercoledì 5 febbraio 2014

Associazione Genitori Anonimi.



Ciao, sono Suster ("Ciao, Suster!") e sono genitore da tre anni.
Tre anni e mezzo per l'esattezza. Tre anni, sei mesi, due settimane e quattro giorni.
Sì, va bene: conto ancora i giorni da quando è nata, lo ammetto.
Sempre meglio di quelli che continuano a oltranza a conteggiare l'età dei propri figli in mesi, anche quando quelli vanno già alle elementari a momenti, non so se mi spiego.
Quanto ha il bambino? Quarantasei mesi! Ah, bene, auguri alla puerpera!
Sì, insomma, non sono proprio un veterana, ma nemmeno una novellina, direi, e posso aggiungere con orgoglio che ne sono quasi fuori.
Intanto non mi faccio più venire i patemi d'animo a ogni nuovo appropinquarsi del compleanno di lei, non scrivo più cose melense col groppo alla gola, e ho smesso da tempo di celebrare ogni suo nuovo complimese annotando con dovizia di particolari i progressi compiuti.


Sì, va bene, lo ammetto: ho cucinato di notte per la festa del suo compleanno, e malgrado i miei propositi di parsimonia, ho comprato troppi regali.
Ma almeno non ho speso un patrimonio per farle la festa ai gonfiabili o su una terrazza sul mare.
Come dite?
Ehm... già, vero: poi c'è stato Natale.
Niente letterina, avevo detto, non inculchiamole in testa idee consumiste senza necessità. Ma è che abbiamo la famiglia lontana, e immaginavo che gli zii avessero difficoltà a indovinarne i gusti e così...
Va bene, va bene, lo confesso: quasi tutti i doni ricevuti da Mimi sono stata opera mia. Mia la principessa-Cenerentola, mio il libro delle principesse, mio il cofanetto de Il libro della giungla (l'ho cercato così tanto!). Ma è che temevo potesse rimanere delusa... in fondo lei ha chiesto così poco a Babbo Natale... va be', ma passiamo ad altro.
Disintossicarsi è stata dura, ma posso dire con un certo orgoglio di esserne praticamente fuori.
Davvero, sono sincera.
Mettetemi pure alla prova. Orsù.
Ah, la mia vita sociale, dite?
La mia vita sociale va alla grande!
Pensate che nel corso dell'ultimo anno ho conosciuto un sacco di persone nuove.
Diciamo che abbiamo interessi comuni. E anche ritmi comuni, e orari. Impedimenti, anche, e necessità comuni... tipo cosa far fare ai figli nel pomeriggio dopo scuola.
Beh, che c'entra: questo non vuol dire certo subordinare le mie esigenze a quelle dei figli!
Figli impegnati uguale mamma libera, no?
E quindi ho preso a freqquentare tutte queste persone che... Ah, i nomi?
Beh, c'è la mamma di... ehm... la mamm... ah, già, Francesca mi pare... la mamma di Matilde, e poi la mamma di Paolo. E il nonno di Tommaso! Ehm...
Ma cambiamo argomento.
Vacanze? Vacanze.
Quest'anno ci siamo scialati! Pensa che siamo stati al Parco di Pinocchio e Mimi... ma che c'entra! Mica è una cosa solo per bambini! Pinocchio ormai è parte della nostra cultura nazionale. Certo che ci sarei andata anche senza Mimi, che domande!
L'ultima cosa fatta senza Mimi?
Uhmm... lasciatemi riflettere.
Ah, già. Il supermercato non vale? Neppure la spazzatura? Ma sapeste che incontri faccio, io, al cassonetto! Ma su, scherzavo!
No, sono stata a una mostra. L'anno scorso. Ah-ah! Di Kandinsky. E poi ci ho portato pure Mimi: c'era un'allestimento per bambini che...
Beh, cosa sono quelle facce? Cosa quelle occhiate?
Non mi credete?
Ma vi giuro, vi dico che ormai ne sono fuori!
Cos'altro devo dirvi per convincervi!
Ultimo libro letto?
Beh... suppongo che sia... quello del Pecorone Marvin mai contento... aspé, no: la Principessa che non voleva mai dormire o forse... credo di aver dato un'occhiata all'incipit di un libro di Gadda, ma ora non mi sovviene il nome.
Va be', ma che vuol dire... Per leggere non ho tantissimo tempo, ma l'importante è tenersi aggiornati, no? No? Per esempio... beh, per esempio... sono stata a teatro...
Perchè volete sapere cosa davano?
Era uno spettacolo di burattini, contenti? Il titolo? "Cappuccetto Rosso e Peppa Pig", contenti? Cosa vorreste dire con ciò? Che non ne sono ancora fuori?
Vi dico di sì, e ora ve lo dimostro.
Ah! Sono stata al cinema! Sì, certo, con Mimi. Con chi se no? Ma che c'entra, lo sarei andata a vedere lo stesso Frozen: io non me ne perdevo uno dei film della Disney.
E comunque, pensate quel che volete.
Io lo so che non sono più dipendente.
Ho ricominciato anche a prendermi cura di me.
Sono stata dal parrucchiere, ecco. E senza Mimi, capito? DA SO-LA!
Come quando? Ormai sarà un du... tr... beh... ormai sarà un quattro-cinque mesetti fa.
E' che il taglio ancora mi tiene e poi io di capelli bianchi non ne ho praticamente nessuno.
E poi mi sto ritagliando del tempo per me, per i piccoli piaceri quotidiani.
Per esempio: shopping.
L'ultima cosa comprata? Sì, va be', è stata per Mimi, che c'entra. Ma lei cresce in continuazione e ad ogni stagione tocca aggiornare il guardaroba.
Però l'anno scorso mi sono comprata un sacco di cose per me.
Sul serio! Per esempio? Oh, ma lasciatemi pensare. Ecco: le mie fantastiche pantofole con i cupcakes.
Belle eh! Oh, in reparto c'era una che ce le aveva uguali alle mie, ma meno sminchiate, perchè, si vede, le aveva tenute con cura nella valigia preservandole per... per... beh, per quando le sarebbero servite, non so se mi spiego.
Io invece le avevo inaugurate già da qualche mese, a casa. Eh, non avevo resistito.
Mimi appena l'ha vista ha detto: "Mamma! Guarda! Quella ragazza ha le pantofole come le tue!" E tutti hanno riso. Ah ah... ah. Non fa ridere? No, non è che finisco sempre a parlare di Mimi, è solo una cosa che mi era venuta in mente e così... uff.
Ma torniamo a noi. Le pantofole, dicevamo. E un sacco di altra roba, non credete.
Due pigiami, tre camicie da notte aperte davanti (un affarone al mercato, dieci euro tre, tzè!).
Senza contare tutti quei vestiti pre-maman...
Ho detto pre-maman? UPS!
Cos'è quel sopracciglio sollevato? Cosa sono quelle occhiate scettiche?
Come ve lo devo dire che mi sono emancipata dal mio ruolo di mamma?
Cosa devo fare?
No, non ho ancora ricominciato a lavorare ma ci ho provato. Ho cercato, mandato curricula... Mi sono tenuta informata e poi, che volete, di questi tempi, la crisi, la disoccupazione, mica facile trovare un lavoro!
Dai, fatemi ancora una domanda e vediamo.
Come sarebbe a dire se ho mai passato uno o più giorni lontano da mia figlia!
Certo che sì! Ah ah! Non ve lo aspettavate eh? Vi ho fregati!
Certo che sì! Invece ne ho passati ben tre. Che vi dicevo?
Come dite? Dove sono stata?
Ehm... sono stata... qualche giorno in ospedale, perché, come vi dicevo... le pantofole... le vestaglie... le camicie da notte... i vestiti pre-maman... ecco, io... sono stata in ospedale e... e ho partorito! Ecco.
Ecco, l'ho detto. L'ho fatto un'altra volta, lo ammetto.
Ci sono ricascata. E' vero. Ma è successo solo una volta eh, non crediate che... lo giuro! E' l'ultima volta che ci casco!
E poi, vedeste che bimbona, la seconda dico. Quella ha dieci mesi e già è praticamente autonoma.
Vedrete che stavolta... (Dieci mesi una settimana e cinque giorni per l'esattezza).
Ehi, ma dove andate!
Sono pulita!
Sono puliiiiiitaaaaaa!

-sigh!-

Pantofole da partoriente.

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