giovedì 7 aprile 2011

Una stagione: la primavera #2

E' primavera: tiro fuori i miei vecchi vestiti fricchettoni di cotone leggero, e mi sento anche io finalmente un po' più leggera, un po' più somigliante a me stessa.









 
Ho anche riesumato da chissà dove le mie fantastiche scarpe per le grandi occasioni (da indossare tassativamente coi calzini a righe!).

In primavera mi vesto come mi va.

Ce ne stiamo sul terrazzo a piedi nudi, come piace a noi...










A cosa servono i calzini quando fa così caldo?
 Un piccolo geco prende il sole sul pavimento di cotto caldo, in terrazza.
 E Zorro ricomincia a portarci in casa cavallette e lucertole, doni graditi.



La gente esce volentieri in bicicletta per la città...


 ...il tempo e il cielo cambiano rapidamente...










Lo sa bene il Granduca Pietro Leopoldo, che da quarant'anni dalla sua morte fino a ora, da lassù troppe ne ha viste passare, di stagioni!

Un fiore misterioso è spuntato da uno dei nostri vasi, color del sole, e scalda il cuore e rallegra lo spirito...

In silenzio, inosservata e discreta, qualcuno lavora sodo, per assicurarci ancora il continuo rinnovarsi della vita...

Per essere corretti: questa foto l'ha fatta Hasuna.

Questo post partecipa alla rubrica "Una stagione: la primavera" di Kosenrufu Mama.
(Vedi anche su questo blog: Una stagione: la primavera #1)

6 commenti:

  1. Ah, la primavera! Belle le foto. Dammi qualche giorno e partecipo al contest. Buona giornata!

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  2. Ciccia, hai tempo fino al 2 giugno... avoja te!

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  3. indovina? pure io ho quei calzini a righe, dello stesso colore. se trovo la foto che ho messo nel blog ti do il link. Da oggi in poi ti chiamerò amica. Ne ho poche ma ben selezionate: non so se per te sia un merito o una sconfitta;) Belli i piedi della pupa!

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  4. @sere: grazie per l'invito e bentrovata qui. Sono stata a vedere il tuo contest ma non ci ho capito gran che... eh eh! Bisogna iscriversi a una rivista di moda? No, non fa per me. Grazie comunque.

    @Debbie, ma daiiiii! amica di calzini, mi va benissimo! Sono commossa di tanto affetto. Evviva, amica! (anche il picci ha bei piedi!) ;)

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  5. Ma lo sai che hai proprio un bel blog? In questi giorni mi sto facendo un bel po' i fatti tuoi leggendolo in lungo e in largo.
    Abbiamo quasi qualcosa in comune: io sono sposata con un libanese che molti scambiano per libico. Ciò la dice lunga sulle conoscenze geografiche degli Italiani, che arrivano a scambiare la Libia per il Libano... e talvolta l'Egitto per il Marocco)
    Comunque, spero di riuscire a trovare una foto emblematica dell'Italianità per partecipare al tuo contest.
    Complimenti per le belle foto primaverili (il fiore misterioso è, se non erro, una fresia).

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  6. Ciao Laura! Che bello! benvenutissima! Scusa i tanti punti esclamativi ma sono molto emozionata perchè, come forse potrai immaginare, l'assonanza tra questi due Paesi è stata a lungo un fastidioso tormentone anche per noi (dopotutto la Libia fino a poco tempo fa era praticamente sconosciuta ai più): persino all'aeroporto di Madrid un'addetta al Check-in una volta ci disse: "AH! Libia: Beirut!" Imbarazzante...come vedi non solo in Italia dunque! Ti aspetto per il contest. Grazie di tutto!

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