martedì 8 marzo 2011

Ho vinto!

Accidenti! Che confusione (mentale)!
Pensate che Suster ha ben 5 bozze di post ancora da finire, che probabilmente non vedranno mai la luce del lap-top, e due mezze idee in testa con le quali stamani si è svegliata, felice di aver trascorso una notte relativamente tranquilla, in cui il suo sonno è stato interrotto solo un paio di volte dal pianto della pupa e una da quello di Zorro, nell'intento di celebrare a suo modo, qui su queste pagine virtuali due ricorrenze collettive che guarda caso si accavallano nella giornata di oggi: la festa della donna e il martedi grasso. Tipo di inaugurare una festa della donna grassa, che sarebbe una manna dal cielo per le case produttrici di cioccolatini e affini. Come la vedete?
Insomma, allettata la pupa per il suo primo sonnellino diurno della giornata della donna grassa, subito si collega sul blog, che da un po' di tempo a questa parte è diventata un'idea fissa e ossessiva, dal momento che si tratta anche dell'unica distrazione che Suster si concede dal suo essere mamma full time, e che ti trova?
TADAAAAAAA'!

Suster ha vinto! Yes, we can! Allora è vero! Si può! Almeno una volta nella vita si può!
Qua il post ci vuole tutto.
Ora, per farvi capire qualcosa di più, vi dico cosa ho vinto. Ecco qua:


Un fantastico Give away (il primo a cui partecipo) da aggiungere alla mia collezione di letture da mamma. Tremate, che prima o poi lo recensisco! Eh eh!
E se non ci credete guardate pure qua.
Grazie a La Staccata che ha un blog bellissimo, uno spirito pungente, e la capacità di far sorridere.
Purtroppo la mia incapacità cronica di comprendere alcuni meccanismi della scienza internautica mi impedisce di capire come fare a diventare follower di questo blog, che alberga su Splinder (suggerimenti?).

La pupa mi si sveglia a tratti uggiolando e mi si riaddormenta di botto se le concedo la mia gelida manona (che diventa gelida sistematicamente quando batto le dita sulla tastiera, mi ci vorrebbero dei guanti senza dita) da manipolare tra le sue calde manine.

Il premio è vieppiù gradito dalla sottoscritta perchè davvero davvero in sua vita (ho vinto qualche cosa? Niente!) si contano sulle dita di una mano (la mia gelida manona) le volte in cui le accaduto di sentirsi baciare da quella santissima donna della dea bendata.
  1. Quella famosa dello scoiattolo (ricordate?).
  2. Un concorso letterario in terza media promosso dall'Arma dei carabinieri: bisognava partecipare con un tema sui Carabinieri, per l'appunto, che la sottoscritta, che il giorno innanzi si era guardata bene dall'andarsi a documentare sull'argomento, che poco glie ne caleva, scopiazzò qua e là in classe. Purtuttavia vinse (e questo la dice lunga: ma chi sarà stato a giudicare gli scritti? Avranno fatto anche lì l'estrazione con sistema random? Mah!). Cosa vinse? Anche stavolta il premio in palio (a parte l'onore), era di natura bibliografica: un fantastico dizionario grammaticale dell'Arma "Così si dice (e si scrive)", con tanto di fiamma tricolore in copertina.
  3. Una mano di Settemmezzo  (o un gioco affine) una sera di Santo Stefano nel lontano 2001 (forse), con gli amici di Amichetta (mia amica storica). Mi ero recata lì con pochi spiccioli, intenzionata a NON giocare: primo, perchè tanto non vincevo mai in queste occasioni; secondo, perchè non potevo permettermi di perdere quei pochi spiccioli di cui, che mi servivano per mettere benzina al motorino e all'epoca non è che disponessi di troppi capitali (i miei mi hanno sempre finanziato col contagocce). Invece giocai, e me ne tornai tronfia con una trentina di euro in saccoccia, che però mi pare che quell'anno si passava dalla lira all'euro e di lì a poco la vincita avrebbe quindi subito una clamorosa inflazione (infatti erano 30.000 lire, non 30 euro). E ci voleva l'attenuante: se proprio devi vincere, che almeno sia con clausola restrittiva!
  4. Una medaglia di cartoncino per il primo posto di Salto in lungo femminile all'età di 10 anni durante un campo scout.
E basta: credo di aver messo tutto. Quindi, cari i miei invidiosi: me la merito tutta questa vittoria! Wahahahahahahahahahahaha!
Scherzo, su: non fate quelle facce. Oggi a me domani a te. L'importante è partecipare. Le vittorie morali sono le più importanti... eccetera.
Oggi lasciatemi gongolare.

Ah! E giacchè ci sono: a proposito di premi, vorrei ringraziare Ester per avermi assegnato questo fantastico premio:

che scopro ora significare in tedesco "Carissima".

Lusingata di tanto affetto, ricambio l'appellativo, e non giro il premio solo perchè arrivo come sempre in ritardo, quando ormai vedo che tutti coloro che bazzico, ne hanno ricevuto almeno uno, e lo sfoggiano orgogliosi nella loro bacheca virtuale.

Detto ciò posso considerarmi oggi una persona assai realizzata, e mi accingo a salutarvi, solo dopo aver puntualizzato che mai premio fu più calzante di questo (mi riferisco al give away, sì, scusate, è sempre la confusione mentale di cui vi parlavo) poichè Suster e i tacchi non sono mai andati troppo d'amore e d'accordo. Suster ha due piedi da lottatrice di sumo, conformi alle sue gelide manone, e ama tenerli ben piantati in terra. Perciò ne lascio l'appannaggio a Silvio, e a quanti amano guardare il mondo da 12 centimetri più in alto di quanto madre natura abbia concesso loro. Io m'accontento.
Buona festa della donna grassa a tutte le strafighe sopra i 70 Kg di peso! (No, perchè tra i 60 e i 70 oscilla Suster!)

7 commenti:

  1. wow...auguroni per la vincita..compliments!!!

    RispondiElimina
  2. Carissima Suster, il tuo messaggio privato è arrivato. Ti ho appena risposto, dovresti inviarmi i tuoi dati personali per spedirti il libro. Te lo ripeto anche qui: sei di una simpatia indescrivibile, sono veramente felice che abbia vinto tu :-)

    RispondiElimina
  3. Allora mia cara. Il libro l'ho spedito stamattina, più o meno.
    Decodifico questa criptica frase: ieri ho fatto un casino, ti spiego tutto in una lettera che ho allegato al pacchetto. Riceverai un libro macchiato sulla quarta di copertina, e non hai idea di quanto mi dispiaccia ma non avevo un'altra copia in sostituzione.
    Comunque non si tratta di una sostanza grassa nè potenzialmente mortale. E' una macchia di lava, quando ti arriverà il pacchetto capirai meglio.
    Oddio, in certe occasioni vorrei essere nata struzzo :-D
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Mmmmmmh, interessante! Non vedo l'ora di ricevere libro e biglietto. Amo il fatto che un libro sia vissuto! meglio se a viverlo sia stata proprio la sua autrice! Considererò la colata lavica parte della dedica (ora no che non posso proprio più riciclarlo!) ;)

    RispondiElimina
  5. Possiedi doti premonitrici, mia cara. Nella lettera di scuse ti ho esattamente scritto che puoi considerarla come una doppia dedica: la mia sul frontespizio e la firma di Superboy sulla quarta di copertina :-)

    RispondiElimina
  6. Più che doti premonitrici... una curiosa sintonia mentale! Ringrazia per me Superboy per il suo contributo alla causa.
    No, a parte gli scherzi: ma lo sai che la notte precedente all'estrazione ti ho sognata? Davvero. Solo che la situazione era un pochino più assurda e pretenziosa... mi contattavi per chiedermi la collaborazione alla stesura di un nuovo libro col contributo di alcune blog-mamme dalle spiccate doti letterarie (nei sogni mi permetto di non essere modesta, ma mi vergogno molto di confessarlo qui!)

    RispondiElimina
  7. Ma che sogni orribili che fai, Suster cara :-)
    Beh, in effetti è in previsione l'uscita proprio di una roba del genere, ma purtroppo in tutto ciò non sono altro che una minuscola pallina estratta dal calderone delle mamme blogger scrittrici e/o psicolabili.
    Non decido io, ma la mano di Dio. Beh... Proprio di Dio no, ma è di qualcuno che sta parecchio in alto, beato lui.
    Senti, just to know, ma il mio (semidistrutto) librucolo l'hai poi ricevuto? Guarda che se non rispondi subito a questo messaggio ti mando 8.500 sms o ti becco su Fb, ovviamente mentre culli la pupa :-)

    RispondiElimina

Che tu sia un lettore assiduo o un passante occasionale del web, ricevere un commento mi fa sempre piacere, purché inerente e garbato.
Grazie a chi avrà la pazienza e la gentilezza di lasciarmi un segno del suo passaggio.